Una visita breve ma intensa quella della premier Giorgia Meloni, che si è recata negli Stati Uniti per incontrare il presidente eletto Donald Trump. L’aereo della presidenza del Consiglio è decollato da Palm Beach intorno alle 5 del mattino, ora italiana, per fare rientro nel nostro Paese. Durante l’incontro si è discusso di temi centrali come gas, dazi, Ucraina, Medio Oriente e, probabilmente, del caso della giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata a Teheran lo scorso 19 dicembre.
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Il tema dei dazi commerciali
Secondo quanto riferito da un reporter del Wall Street Journal, Trump avrebbe detto che Meloni “ha davvero preso d’assalto l’Europa“. “È molto emozionante, sono qui con una donna fantastica, il primo ministro italiano”, avrebbe detto il Potus. Salendo sul palco, il futuro segretario di Stato Marco Rubio ha definito Meloni “grande alleata, leader forte”.
Numerosi i dossier affrontati in un clima conviviale e informale nella villa di Mar-a-Lago. Tra questi ci sono i dazi commerciali, una priorità per Trump, che accusa l’Europa di concorrenza sleale e punta a riequilibrare la bilancia commerciale. Non solo l’Europa sarebbe colpita duramente dai dazi, ma anche e soprattutto l’Italia.
Secondo i dati annuali più recenti diffusi dall’Istat, nel 2023 le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti hanno raggiunto un valore di 67,3 miliardi di euro, mentre le importazioni dagli Stati Uniti verso l’Italia si sono attestate a 25,2 miliardi di euro. L’export è una componente cruciale del Pil italiano, con un valore complessivo che nel 2023 ha raggiunto i 626 miliardi di euro, e una eventuale diminuzione di questi volumi a causa dell’introduzione di nuovi dazi potrebbe avere ripercussioni sul Pil.
Ma al centro anche il caso Sala
Tra i temi anche la liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala detenuta nel carcere iraniano di Evin, una questione strettamente legata all’estradizione negli Stati Uniti dell’ingegnere iraniano Mohammed Abedini, attualmente agli arresti in Italia. Si è discusso anche di pace in Ucraina, con un focus sulla roadmap per raggiungere una tregua tra Mosca e Kiev, a tre anni dall’invasione russa.
Giorgia Meloni ha aggiornato Trump sulla cena tra i leader europei della Nato tenutasi nella residenza del segretario generale dell’Alleanza atlantica. L’incontro che ha evidenziato lo stallo europeo: da un lato, i Paesi nordici e baltici favorevoli a intensificare il sostegno militare a Kiev, dall’altro segnali di stanchezza nelle cancellerie e negli elettorati europei, sottolineati da Olaf Scholz e dalla stessa Meloni.
La premier italiana ha ascoltato la proposta di Trump, che prevede concessioni territoriali da parte di Kiev in cambio di garanzie di sicurezza, pur escludendo l’ingresso dell’Ucraina nella Nato nel prossimo futuro, un punto su cui Trump e Meloni sembrano concordare. Entro metà gennaio, il generale Keith Kellog, inviato di Trump per l’Ucraina, sarà a Palazzo Chigi per approfondire i dettagli.
Gli affari di Starlink in Italia
Nessuna traccia della presenza di Elon Musk al vertice, ma se ci fosse stato con Meloni avrebbero sicuramente parlato dell’interesse sempre più alto di Starlink per l’Italia. Attualmente, cinque dei più di seimila satelliti del colosso di Musk forniscono internet veloce a circa 40mila famiglie italiane, un dato che potrebbe crescere nei prossimi mesi.
Le trattative per ampliare gli investimenti in Italia sono state rallentate dall’inchiesta della Procura di Roma per corruzione e turbativa d’asta, che ha coinvolto alcuni appalti di Sogei, società pubblica controllata dal Ministero dell’Economia. Tra i progetti sotto esame figura anche il sistema satellitare proposto dal gruppo di Musk per il governo italiano, come riportato nelle carte dell’inchiesta.