René Benko rischia l’arresto per maxi operazione anticorruzione, 9 già ai domiciliari

Maxi operazione anticorruzione in Trentino Alto Adige: coinvolti 77 indagati, tra cui l'imprenditore René Benko. Le accuse vanno da associazione a delinquere alla truffa

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 3 Dicembre 2024 15:36

L’Italia ha annunciato un mandato d’arresto per il magnate austriaco René Benko. La richiesta è arrivata dalla procura di Trento in seguito alle indagini della maxi operazione anticorruzione nel settore edilizio in Trentino Alto Adige. Oltre al magnate austriaco, sarebbero coinvolte 77 persone fisiche, 11 amministratori pubblici, 20 dirigenti e altri funzionari. Sono nove le persone arrestate e ai domiciliari, tra cui la sindaca di Riva del Garda. Gravi le accuse presentate: utilizzo di metodo mafioso, turbativa d’asta, finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze illecite, truffa e diverse altre. La maxi operazione ha comportato perquisizioni su oltre 100 tra società ed enti pubblici nelle province di Trento, Pavia, Roma, Milano, Brescia ed altre. Molti gli imprenditori e le società coinvolte, tra cui Benko. Cosa sta succedendo?

Settore edilizio sotto indagine: associazione a delinquere e truffa allo Stato

La procura di Trento ha emanato un mandato d’arresto contro René Benko, ma ha anche già eseguito diverse misure cautelari nei confronti di 9 delle 77 persone indagate per corruzione e non solo.

Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Trento, hanno scoperto l’esistenza di una fitta rete di corruzione capace di influenzare l’amministrazione pubblica, il settore della speculazione edilizia e la politica nell’Alto Garda.

Delle 77 persone indagate, 11 sono amministratori pubblici, 20 dirigenti e funzionari di enti locali e società partecipate, ma anche forze dell’ordine, professionisti e imprenditori. Questi sono accusati di aver finanziato campagne elettorali per ottenere agevolazioni o procedure semplificate per le concessioni immobiliari.

Ma la lista delle accuse è lunga:

  • associazione per delinquere
  • turbativa d’asta
  • finanziamento illecito ai partiti
  • traffico di influenze illecite
  • truffa
  • indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato
  • corruzione
  • induzione indebita
  • rivelazione dei segreti d’ufficio
  • omissione di atti d’ufficio
  • violazione delle norme tributarie legate all’emissione di fatture per operazioni inesistenti

Mandato di arresto per René Benko

Tra i molti nomi emersi, spunta quello di René Benko. La procura distrettuale di Trento ha emesso un mandato d’arresto per il magnate austriaco. Questo è il fondatore del gruppo Signa, già finito sulla stampa internazionale per il mega crac da 27 miliardi di euro.

Le indagini portano a una sua partecipazione. A differenza dei nove agli arresti domiciliari, Benko è stato ascoltato, ma resta libero. Il magnate, nato a Innsbruck nel 1977, è un amico dell’ex presidente Sebastian Kurz. Secondo la ricostruzione di alcuni giornali, Benko ha iniziato a fare affari in Italia passando per Bolzano. È qui che ha trasformato soffitti in attici di lusso e ha iniziato a fare soldi. Poi ha messo le mani, circa 10 anni fa, sul capoluogo dell’Alto Adige, lavorando al progetto del centro commerciale Waltherpark.

Nove arresti: ai domiciliari anche la sindaca di Riva del Garda

È caos in Trentino Alto Adige, dove 77 tra imprenditori e amministratori pubblici sono finiti indagati nella maxi operazione anticorruzione. Tra questi anche la sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, e l’ex senatore Vittorio Fravezzi.

Le indagini hanno messo insieme un gran numero di nomi di coinvolti, dai quali emergerebbe una fitta rete di interessi economici portati avanti con metodo definito “mafioso”.

Tra gli indagati, alcuni ai domiciliari, troviamo il commercialista Heinz Peter Hager, l’imprenditore arcense Paolo Signoretti, il sindaco di Arco Alessandro Betta, gli architetti Fabio Rossa e Andrea Saccani, il giornalista Lorenzo Barzon, la dirigente del Comune di Bolzano Daniela Eisenstecken e molti altri.