Leasing sociale per le auto alle famiglie: l’ipotesi del Governo

L'Esecutivo starebbe valutando di introdurre il noleggio a lungo termine di auto elettriche o a basso impatto ambientale fornito dallo Stato alle famiglie

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Un’auto elettrica o a basse emissioni acquistata dallo Stato e consegnata alle famiglie, con rate a partire da 75 euro: è l’idea sul tavolo del Governo italiano che starebbe pensando di importare dalla Francia il modello del leasing sociale, per permettere ai cittadini a basso reddito di cambiare la vecchia macchina.

L’idea allo studio

In Francia le domande per beneficiare della misura sono partite l’1 novembre e a gennaio il Governo Macron dovrebbe assegnare alle famiglie le prime vetture acquistate.

Una formula sulla quale si è già focalizzato l’interesse dell’Italia, dove il ministero dei Trasporti, guidato dal vicepremier Matteo Salvini, il Mimit di Adolfo Urso e il dicastero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che fa capo a Gilberto Pichetto Fratin, hanno già avuto un incontro con l’Aci, che si candida a gestire il parco auto dato in affitto a chi rottama le macchine più obsolete.

“La prossima settimana ci sarà un altro confronto”, ha annunciato il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, sottolineando che “l’importante sarebbe partire nel 2024 con la sperimentazione, anche con un numero minimo di vetture. Poi lo strumento si potrà affinare” (qui abbiamo scritto dei profitti in crescita del leasing in Italia grazie anche all’auto elettrica).

Come funzionerebbe il leasing sociale

Il leasing sociale in Francia prevede un prezzo fisso di 95 euro al mese, per il noleggio con riscatto di auto a basso impatto ambientale, concesso alle famiglie meno abbienti. Ma i requisiti per beneficiare della misura sarebbero ancora in fase di definizione: l’unico criterio stabilito finora sarebbe quello di un tetto massimo di 18mila euro annui di reddito a nucleo familiare, ma allo studio del Governo francese ci sarebbe anche l’introduzioni di limiti riguardanti il tipo di lavoro e la distanza tra casa e ufficio.

Come riportato da ‘Agi’, il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha dichiarato che entro la fine di novembre sarà implementato il sistema di prenotazione, per permettere alle famiglie di accaparrare le prime auto disponibili a inizio 2024. Oltralpe la misura dovrebbe riguardare esclusivamente veicoli elettrici realizzati in Europa, con un costo medio tra i 20mila e i 25mila euro.

Stando a quanto riportato dall’emittente francese TF1, i pochi modelli che potrebbero essere coinvolti nel leasing sociale sarebbero per ora la nuova Citroen e-C3, la Renault Twingo E-Tech e la Fiat 500e.

Prendendo spunto dal modello francese, l’Aci avrebbe proposto al Governo Meloni un piano, attualmente allo studio dei ministeri coinvolti, per sostituire quei 10 milioni di auto appartenenti alle categorie più inquinanti, da Euro 0 a Euro 3,  e che costituiscono il 27% dei 40 milioni di veicoli circolanti in Italia (qui abbiamo parlato della vittoria dei colossi dell’auto per lo slittamento dello stop alla produzione degli Euro 7).

“Abbiamo il parco auto più vecchio d’Europa, vuol dire che gli incentivi non servono” ha ricordato Sticchi Damiani, spiegando come l’idea sarebbe di proporre nel nostro Paese un leasing sociale con “rate comprese tra i 75 e i 125 euro” tenendo conto dell’Isee, dell’età della macchina da rottamare e della tipologia di auto che verrà acquistata (qui abbiamo parlato degli aumenti sugli incentivi auto).