Trading di criptovalute: cos’è e come farlo

Il trading di criptovalute consiste nell'acquisto e nella vendita di asset digitali per ottenere profitti. Scopri strategie, piattaforme e rischi da considerare.

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Manila Carano

Esperta di criptovalute

Laureata in Economia, è specializzata nel settore crypto e trading forex. Grande appassionata di criptovalute, ha seguito l'evoluzione di Bitcoin fin dagli inizi

Pubblicato: 24 Febbraio 2025 17:01

Il trading di criptovalute è una delle attività più redditizie, ma anche rischiose, nel mondo degli investimenti digitali. Con il crescente interesse per Bitcoin, Ethereum e altre altcoin, sempre più persone vogliono capire come funziona il trading di criptovalute e come iniziare in modo sicuro ed efficace.

Cos’è il trading di criptovalute e come funziona

Il trading di criptovalute è una pratica che consiste nell’acquistare e vendere asset digitali con l’obiettivo di ottenere un profitto sfruttando le fluttuazioni di prezzo. A differenza dell’investimento a lungo termine, che prevede l’acquisto di criptovalute per mantenerle nel proprio portafoglio per mesi o anni, il trading punta su operazioni più frequenti, che possono durare da pochi minuti a diverse settimane.

Il funzionamento del trading si basa sulle dinamiche della domanda e dell’offerta, influenzate da fattori come l’adozione istituzionale, le normative, il sentiment del mercato e le decisioni degli investitori. Il prezzo di una criptovaluta può variare rapidamente, rendendo il trading un’opportunità molto redditizia, ma anche un’attività con un alto livello di rischio (si può anche perdere tutto il capitale investito).

Chi si avvicina al mondo del trading crypto deve comprendere le principali tipologie di operazioni:

  • Trading spot, ovvero l’acquisto e vendita diretta di criptovalute. Generalmente, si acquista per rivendere a un prezzo più alto, ma su alcune piattaforme è possibile anche operare allo scoperto (short selling), guadagnando in caso di ribasso del prezzo.
  • Trading con leva, che permette di amplificare i guadagni (ma anche le perdite) utilizzando capitali presi in prestito direttamente dall’exchange con cui si opera.
  • Trading di derivati, basato su contratti finanziari come futures e opzioni, che consentono di speculare sul prezzo di una criptovaluta senza possederla direttamente.

Comprendere il funzionamento del mercato è il primo passo per avvicinarsi a questa attività in modo consapevole, evitando di cadere nelle insidie della volatilità senza una strategia ben definita.

Come iniziare a fare trading con le criptovalute

Entrare nel mondo del trading crypto richiede alcune scelte fondamentali, a partire dalla selezione della piattaforma più adatta alle proprie esigenze. Esistono diversi exchange di criptovalute, ognuno con caratteristiche specifiche in termini di sicurezza, commissioni e strumenti di trading.

Gli exchange centralizzati (CEX), come Binance, Coinbase e Kraken, sono le piattaforme più utilizzate, in quanto offrono elevata liquidità e strumenti avanzati di analisi. Questi servizi sono facili da usare e permettono di depositare fondi in criptovalute o valute fiat per iniziare a fare trading immediatamente.

Per chi preferisce un maggiore controllo sui propri asset, esistono gli exchange decentralizzati (DEX), come Uniswap o dYdX, che permettono di scambiare criptovalute direttamente tra utenti, senza intermediari. Tuttavia, questi ultimi possono avere una liquidità inferiore e richiedono una conoscenza più avanzata del funzionamento degli smart contract.

Una volta scelta la piattaforma, è necessario aprire un account, depositare fondi e impostare le proprie preferenze di sicurezza, come l’autenticazione a due fattori (2FA). A questo punto, si può iniziare a operare, tenendo conto della propria propensione al rischio e definendo una strategia adeguata.

Strategie di trading per le criptovalute

Il successo nel trading di criptovalute dipende principalmente dall’applicazione di strategie efficaci e da una gestione disciplinata del rischio. Le strategie più diffuse si distinguono in base al tempo di durata delle operazioni e al livello di rischio che il trader è disposto ad assumersi.

Per chi vuole operare con grande frequenza, lo scalping è una tecnica che prevede la realizzazione di molte operazioni al giorno, sfruttando piccole variazioni di prezzo. È un approccio ad alta intensità (e alto stress) che richiede una buona esperienza e l’uso di strumenti di analisi avanzata.

Il day trading, invece, consiste nell’aprire e chiudere posizioni entro la fine della giornata, evitando di lasciare le operazioni aperte durante la notte. Questo metodo riduce il rischio di esposizione prolungata alla volatilità, ma richiede un monitoraggio costante del mercato.

Per chi preferisce operazioni meno frenetiche, lo swing trading permette di mantenere le posizioni aperte per diversi giorni o settimane, seguendo le tendenze generali del mercato. Questo approccio si basa sull’analisi tecnica e sulla capacità di identificare punti di ingresso e uscita ottimali.

Oltre a queste strategie più comuni, i trader esperti possono adottare tecniche più avanzate, come l’arbitraggio, che consiste nello sfruttare le differenze di prezzo tra diversi exchange, o il trading con leva, che amplifica i guadagni (ma anche le perdite) utilizzando capitali presi in prestito dalla piattaforma.

Indipendentemente dalla strategia scelta, è essenziale adottare una buona gestione del rischio, impostando ordini di stop-loss per limitare le perdite e take-profit per proteggere i guadagni.

L’equilibrio tra profitto e rischio è un fattore chiave in ogni forma di trading.

Intelligenza artificiale e trading di criptovalute

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha rivoluzionato il mondo del trading crypto, introducendo strumenti sempre più sofisticati per l’analisi del mercato e l’esecuzione delle operazioni.

I “robot trading” non sono tuttavia un’invenzione recente: esistono da tempo sotto forma di algoritmi automatizzati. Ciò che l’IA ha fatto è stato potenziare questi strumenti, consentendo analisi più rapide e approfondite, oltre a una maggiore capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato.

Uno degli usi più comuni dell’IA è l’automazione del trading attraverso bot programmati per eseguire operazioni in base a specifici parametri di mercato. Questi bot possono analizzare migliaia di dati in tempo reale e prendere decisioni più rapide ed efficienti rispetto agli esseri umani.

Un altro settore in crescita è l’analisi predittiva, che utilizza algoritmi di machine learning per individuare pattern nei movimenti di prezzo e prevedere le tendenze future. Alcune piattaforme, come CryptoHopper e Pionex, offrono strumenti basati su IA per aiutare i trader a ottimizzare le proprie strategie.

Tuttavia, l’uso dell’IA nel trading non è privo di rischi. Affidarsi completamente a un algoritmo può portare a perdite significative in caso di condizioni di mercato impreviste. Per questo motivo, è importante integrare gli strumenti di IA con un’analisi attenta e una strategia ben definita.

Rischi e sicurezza nel trading di criptovalute

Il trading di criptovalute offre opportunità di guadagno, ma espone anche a rischi significativi. Uno dei principali problemi è l’elevata volatilità, che può causare variazioni di prezzo del 10-20% in poche ore, rendendo le operazioni estremamente imprevedibili.

Un altro rischio è rappresentato dalla sicurezza degli asset digitali. Gli exchange centralizzati sono stati oggetto di attacchi hacker in passato, portando alla perdita di milioni di dollari in criptovalute. Per proteggere i propri fondi, è sempre consigliabile trasferire le criptovalute su wallet hardware, come Ledger o Trezor, che offrono un livello di sicurezza superiore rispetto ai wallet online.

Infine, chi si avvicina al trading deve fare attenzione a truffe e schemi Ponzi, evitando piattaforme non regolamentate o promesse di guadagni garantiti, che spesso nascondono frodi.

Trading di criptovalute: mercati regolamentati e non regolamentati

Uno degli aspetti meno considerati dai trader principianti è la distinzione tra mercati regolamentati e mercati non regolamentati nel mondo delle criptovalute. Questa differenza è fondamentale perché influisce sulla sicurezza dei fondi, sulla trasparenza delle operazioni e sulla protezione degli investitori.

I mercati regolamentati includono exchange centralizzati che rispettano le normative finanziarie imposte dai governi e dalle autorità di controllo. Piattaforme come Coinbase, Kraken e Bitstamp sono registrate presso enti di vigilanza e devono seguire protocolli stringenti per garantire la sicurezza degli utenti. Ciò significa che offrono:

  • Maggiore protezione contro frodi e attacchi hacker, grazie a polizze assicurative sui fondi depositati.
  • Procedure di KYC (Know Your Customer) e AML (Anti-Money Laundering) per prevenire il riciclaggio di denaro.
  • Supporto legale e conformità fiscale, il che semplifica la dichiarazione dei guadagni.

Dall’altro lato, gli exchange non regolamentati, spesso operanti in giurisdizioni con poche normative, possono offrire maggior anonimato, meno restrizioni e accesso a strumenti avanzati. Tuttavia, questi mercati comportano anche rischi elevati, come:

  • Possibili problemi di liquidità, che possono rendere difficile l’acquisto o la vendita di asset a prezzi vantaggiosi.
  • Mancanza di protezione in caso di fallimento dell’exchange o attacchi informatici.
  • Rischio di manipolazione del mercato, poiché l’assenza di regolamentazione permette a grandi investitori di influenzare i prezzi.

Scegliere un exchange regolamentato e affidabile è un passo cruciale per chi vuole fare trading di criptovalute in modo sicuro e consapevole.

Aspetti fiscali del trading delle criptovalute

Un aspetto spesso sottovalutato nel trading crypto riguarda la fiscalità. In molti paesi, compresa l’Italia, i guadagni derivanti dal trading di criptovalute sono soggetti a tassazione e devono essere dichiarati alle autorità fiscali.

Quando si devono dichiarare i guadagni e come dichiararli?

Le criptovalute sono considerate asset finanziari e vengono tassate come plusvalenze (capital gain) quando si realizza un profitto attraverso la vendita. In Italia, la normativa attuale prevede che:

  • A partire dal 1° gennaio 2025 tutti i guadagni derivanti da criptovalute sono tassati con un’aliquota del 26%.
  • Fino al 31 dicembre 2024 c’era una esenzione fiscale di 2.000€, che significa che solo i guadagni superiori a questo importo erano tassati. Benché questa esenzione è stata abolita, rimane valida per gli anni fiscali passati.

Inoltre, sembra che a partire dal 1°gennaio 2026, l’aliquota sulle plusvalenze da criptovalute passerà dal 26% al 33%.

Per rispettare gli obblighi fiscali, è importante tenere traccia di tutte le operazioni eseguite su exchange e wallet, utilizzando strumenti di reportistica come CoinTracking o Koinly, che aiutano a calcolare le plusvalenze e a generare documenti da allegare alla dichiarazione dei redditi.

Ignorare questi obblighi può comportare sanzioni e accertamenti fiscali.

Disclaimer: le aliquote e le esenzioni fiscali indicate sopra potrebbero cambiare senza preavviso, per cui prima ancora di iniziare informati sempre da un commercialista esperto in criptovalute sulle aliquote e sulle esenzioni fiscali aggiornate, oltre che sugli obblighi legali e fiscali che devi rispettare.

La psicologia del trading e la gestione del processo

Uno degli aspetti meno tecnici, ma più critici del trading, è la gestione emotiva. Anche il trader più esperto può commettere errori se si lascia influenzare dalle emozioni, soprattutto in un mercato volatile come quello delle criptovalute.

Tra gli errori psicologici più comuni, ritroviamo:

  • FOMO (Fear of Missing Out): la paura di perdere un’opportunità porta spesso a decisioni impulsive, come acquistare un asset quando il prezzo è già salito molto, senza una valutazione razionale.
  • FUD (Fear, Uncertainty, Doubt): notizie negative possono generare panico e spingere i trader a vendere in perdita, anche quando il mercato potrebbe recuperare.
  • Overtrading: fare troppe operazioni per ansia o euforia può portare a perdite inutili, senza una strategia chiara.
  • Bias di conferma: cercare solo informazioni che confermano una convinzione preesistente e ignorare segnali contrari può portare a scelte errate.

Per avere successo nel trading crypto, evitando questi errori, è fondamentale adottare un approccio disciplinato, seguendo alcune regole base:

  • Stabilire un piano di trading chiaro, con obiettivi realistici e livelli di stop-loss e take-profit.
  • Non investire più di quanto si è disposti a perdere: il trading deve essere considerato un’attività di investimento e non una scommessa.
  • Evitare di operare in momenti di forte stress emotivo, perché la lucidità è essenziale per prendere decisioni razionali.
  • Mantenere un diario di trading, annotando errori e successi per migliorare le proprie strategie nel tempo.

La correlazione tra il mercato delle criptovalute ed altri asset finanziari

Molti trader tendono a considerare il mercato delle criptovalute come isolato, ma in realtà è fortemente influenzato da altri asset finanziari e da fattori macroeconomici.

Bitcoin, ad esempio, ha spesso mostrato una correlazione con l’andamento del Nasdaq e delle azioni tecnologiche. Quando i mercati azionari tradizionali crollano, anche le criptovalute tendono a subire forti vendite, poiché gli investitori cercano rifugi più sicuri come l’oro o il dollaro.

Anche i tassi d’interesse delle banche centrali, come quelli della Federal Reserve, hanno un impatto significativo sulle criptovalute. Un aumento dei tassi di interesse tende a ridurre l’appetito per investimenti speculativi come le crypto, mentre una politica monetaria più accomodante può favorire il loro apprezzamento.

Comprendere queste dinamiche aiuta i trader a prendere decisioni più informate, tenendo conto non solo dei fattori interni al mercato crypto, ma anche del contesto economico globale.