Dopo un primo bimestre difficile, in scia alla performance di fine 2023, il risparmio gestito rialza la testa nel mese di marzo ed fa segnare una raccolta positiva di 387 milioni di euro ed un patrimonio di 2.343 miliardi. E’ quanto emerge dall’ultimo report mensile di Assogestioni, che ha stimato in un +1,4% l’effetto performance complessivo e +1,3% l’effetto performance sui soli fondi aperti.
Raccolta e patrimonio in crescita
Come detto, a marzo si è registrata una raccolta positiva per 387 milioni di euro, che si confronta con deflussi per oltre 2,4 miliardi a fine febbraio e per oltre 2,6 miliardi a fine gennaio. Il saldo da inizio anno fa segnare infatti deflussi per oltre 4,6 miliardi di euro.
Il patrimonio gestito a marzo è risultato pari a 2.343 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 2.310 miliardi di fine febbraio, con una crescita di 33 milioni (+1,4%).
L’andamento per categoria
Più in dettaglio, i fondi aperti hanno raccolto 1,92 miliardi di euro nel mese di marzo, che sommati ai 155 milioni di euro confluiti nei fondi chiusi, porta le gestioni collettive a +2,08 miliardi di nuovi capitali.
Lo spaccato per categorie di fondi conferma il trend consolidatosi negli ultimi trimestri, caratterizzato dal continuo slancio dei fondi obbligazionari con +4,65 miliardi di euro di raccolta a marzo e +16,25 miliardi di euro da inizio anno. UN effetto dovuto anche alla maggiore richiesta di titoli di Stato.
I fondi azionari, bilanciati e flessibili hanno invece registrato deflussi rispettivamente per 1,63 miliardi, 1,68 miliardi e 1,32 miliardi, confermando la tendenza negativa dell’ultimo periodo.
Sul fronte delle gestioni di portafoglio si registra nel complessi un saldo negativo per 1,69 miliardi euro, influenzato dai 2,54 miliardi euro fuoriusciti dalle gestioni di portafoglio istituzionali. Le gestioni retail hanno invece raccolto 846 mln euro.
Chi sale e chi scende
Guardando alle singole realtà operanti nel comparto del risparmio gestito, Intesa Sanpaolo si conferma al primo posto nel mercato con il 21,9% di quota ed un patrimonio di oltre 499 milioni di euro, dopo aver registrato a marzo una racoclta positiva per circa 180 milioni di euro.
Segue il Gruppo Generali con una quota del 20,3% ed un patrimonio di 462 milioni, ma la performance di marzo è stata negativa per oltre 1,5 miliardi. Deflussi anche per Amundi (deflussi per 563 milioni e quota di mercato del 9,7%) e Anima (-240 milioni e quota dell’8,3%).