Fare la spesa costa 347 euro in più a causa dell’inflazione

L’inflazione rallenta ma pesa ancora sul carrello della spesa: aumenti record per burro, caffè e vacanze: le famiglie sono in difficoltà

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 30 Maggio 2025 12:17

Torna a scendere l’inflazione, anche se il dato resta alto. Stando alla stima provvisoria dell’Istat, a maggio l’indice registra una variazione nulla su base mensile, ma su base annua cala dell’1,7%, rispetto al +1,9% del mese precedente. Ma il dato che preoccupa è quello relativo al carrello della spesa: si passa da +2,6% a +3,1%.

Calo per l’energia, ma l’alimentare sale alle stelle

Il rallentamento dell’inflazione è legato soprattutto al calo dei prezzi dell’energia:

  • quelli regolamentati (come gas ed elettricità soggetti a tariffe) è a +29,1%, contro il +31,7%;
  • mentre quelli non regolamentati (come carburanti e gasolio) sono scesi del 4,3%.

Ma non tutto va nella stessa direzione. I prodotti alimentari lavorati hanno visto un’accelerazione marcata, passando da un +2,2% a un +3,2% annuo.

L’inflazione acquisita per il 2025, cioè quella che si registrerebbe anche se nei prossimi mesi i prezzi restassero fermi, è pari al +1,4% per l’indice generale e al +1,6% per la componente di fondo.

In frenata invece i prezzi di frutta, verdura e altri alimenti freschi (+3,7% da +4,2% rispetto ad aprile), così come quelli di alcuni servizi legati al tempo libero e ai trasporti.

I listini di cibi e bevande analcoliche che a maggio salgono del +3,6% su anno dal +3,2% di aprile. Un dato estremamente preoccupante, visto che riguarda spese primarie di cui i cittadini non possono fare a meno.

Quanto costa fare la spesa adesso

L’inflazione su base annua cala, ma nell’immediato non porta alcun beneficio ai consumatori. I prezzi infatti restano molto alti e per le famiglie andare a fare la spesa resta ancora un salasso per il portafoglio.

L’Unione Nazionale Consumatori fa i calcoli su quanto impattano questi aumenti nei conti delle famiglie italiane.

Per una coppia con due figli ben 329 euro in più se ne vanno solo per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, mentre sono 347 per il carrello della spesa.

Per una coppia con 1 figlio, 291 euro sono per cibo e bevande, 310 per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona.

Divisioni di spesa Famiglia media Coppia con 1 figlio Coppia con 2 figli Inflazione annua maggio
Prodotti alimentari e bevande analcoliche 227 291 329 3,6
Bevande alcoliche e tabacchi 11 15 14 2,1
Abbigliamento e calzature 12 18 22 1
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 158 166 172 3,9
Mobili, articoli e servizi per la casa 8 10 11 0,6
Servizi sanitari e spese per la salute 23 26 26 1,6
Trasporti -66 -98 -107 -1,9
Comunicazioni -35 -45 -50 -3,9
Ricreazione, spettacoli e cultura 11 15 19 0,9
Istruzione 6 10 17 3
Servizi ricettivi e di ristorazione 63 90 108 3,4
Altri beni e servizi 69 96 90 2,7
Totale rincaro annuo 488 592 651 1,7
Carrello della spesa 241 310 347 3,1

Per Assoutenti alcuni prodotti continuano a risentire della crisi delle materie prime:

  • il burro a maggio rincara del +20,1% sul 2024;
  • aumento simile per il caffè, del 24,2%;
  • il cioccolato cresce del 12%;
  • infine, le uova del 7,3%.

Ritocchi al rialzo anche per alcuni beni tipici del periodo estivo: i prezzi dei gelati salgono infatti del 5%, le bevande analcoliche del 10,3%, i succhi di frutta del 4,3%, la frutta fresca del 4,4%, l’acqua minerale del 4,3%.

Lo fa sapere Gabriele Melluso, presidente dell’associazione:

Un trend, quello dei rialzi alimentari, che prosegue oramai da mesi e che rischia di avere un impatto non indifferente sulle abitudini degli italiani, portandoli a ridurre la quantità e la qualità dei cibi in tavola come forma di contrasto ai rincari.

Aumenti anche per il settore viaggi

E il Codacons lancia l’allarme. L’aumento dei prezzi, pari al +1,7% su anno, equivale a un maggiore esborso pari a +559 euro annui per la famiglia “tipo” e +761 euro per un nucleo con due figli.

Ulteriore allarme anche per le voci legate al turismo, che anche queste hanno registrato a maggio una decisa crescita.

Spiega il Codacons:

I prezzi dei voli nazionali, ad esempio, sono rincarati del +30,8% su anno, le tariffe dei traghetti del +9,7%, quelle dei servizi ricreativi e sportivi (piscine, stabilimenti, palestre, parchi divertimento, ecc.) del +8,3%, i prezzi dei pacchetti vacanza nazionali del +7,2%. Gli alberghi rincarano del +3,2% su anno mentre i listini di case vacanza, b&b e altre strutture ricettive del +4,5%.

Un pessimo segnale in vista della stagione estiva, poiché attesta come gli operatori turistici e le società di trasporto abbiano iniziato a ritoccare i listini al rialzo in prossimità delle partenze degli italiani.

Per l’associazione, ciò comporterà un sensibile aggravio di spesa a carico dei cittadini che si sposteranno per trascorrere giorni di villeggiatura fuori casa nel periodo estivo, un vero e proprio salasso che sta per abbattersi sulle vacanze degli italiani.