Scende l’inflazione nell’Eurozona a giugno 2024: è al 2,5 per cento

A giugno 2024 l'inflazione nell'Eurozona passa dal 2,6 per cento di maggio al 2,5: cresce il potere d'acquisto delle famiglie e la propensione al risparmio

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Se in Italia l’inflazione resta stabile a giugno 2024, il tasso registrato nei Paesi dell’Eurozona lascia qualche speranza per il futuro. Nel mese appena concluso, infatti, nell’area indicata si è registrato un leggero calo della crescita dell’aumento generale dei prezzi, passato dal 2,6 per cento di maggio al 2,5 per cento.

Inflazione in lieve calo nell’Eurozona a giugno 2024

Così come riferito dalle stime flash di Eurostat, a giugno 2024 il tasso d’inflazione nei Paesi dell’Eurozona ha subito una leggera flessione, scendendo come detto dello 0,1 per cento. È lo stesso Ufficio statistico dell’Unione europea a fornire i dati relativi ai singoli Paesi della zona d’interesse e, in Italia, il tasso passa infatti dallo 0,8 per cento di maggio allo 0,9 per cento di giugno 2024. Tra gli altri dati generali dell’Eurozona, lo studio statistico conferma la ripresa del potere d’acquisto delle famiglie, che sale al 3,3 per cento, così come cresce anche la propensione al risparmio.

Inflazione Eurozona giugno 2024, per cosa resta alta

Nell’area euro sono i servizi a registrare a giugno 2024 un tasso di inflazione ancora molto alto, il 4,1 per cento, ma quantomeno non è stata registrata un’ulteriore crescita rispetto alla percentuale di maggio. Stabili sono risultati anche i beni industriali non energetici, con percentuale sul mese precedente ferma allo 0,7 per cento, mentre scende la percentuale di alimentari, alcol e tabacco, che passa dal 2,6 per cento di maggio al 2,5 per cento, e dell’energia, con la percentuale che passa nell’Eurozona dallo 0,3 per cento di maggio allo 0,2 per cento di giugno.

Il tasso di disoccupazione nell’Eurozona

Eurostat ha anche fornito i dati relativi al tasso di disoccupazione nell’Eurozona. Più nel dettaglio, a maggio 2024 questo è risultato essere pari al 6,4 per cento, ovvero lo stesso livello registrato ad aprile e di poco inferiore rispetto al dato del medesimo periodo del 2023. Invariato, rispetto ad aprile 2024, anche il tasso di disoccupazione dei 27 Paesi Ue, che si stanzia a quota 6 per cento.

In tema di disoccupazione giovanile, Eurostat precisa che a maggio 2024 è rimasta stabile al 14,2 per cento nell’Eurozona rispetto ad aprile. Nei 27 Paesi dell’Unione europea è passata invece dal 14,5 per cento di aprile al 14,4 per cento di maggio. In Italia gli under 25 senza lavoro sono risultati essere a maggio 2024 il 20,5 per cento rispetto al 20,4 di aprile e al 20,3 di marzo, mentre a febbraio 2024 erano il 22,4 per cento.

Inflazione in Italia a giugno 2024

Ponendo il focus sulla sola Italia, i dati sull’inflazione di giugno 2024 forniti dall’Istat evidenziano una stabilità rispetto al mese di maggio. La percentuale si è infatti mantenuta al più 0,1 per cento su base mensile e al più 0,8 per cento su quella annua. Rallentano, più nel dettaglio, i prezzi dei beni alimentari non lavorati, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei beni durevoli, mentre si attenua la diminuzione dei prezzi degli energetici non regolamentati. Crescono, invece, i prezzi degli energetici regolamentati e dei beni alimentari lavorati.

“A giugno – dicono dall’Istat – secondo le stime preliminari, l’inflazione si mantiene sullo stesso livello dei due mesi precedenti (+0,8 per cento). La stabilizzazione del ritmo di crescita si deve principalmente al venir meno delle tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati (+0,4 per cento da +2,2 per cento di maggio), i cui effetti compensano l’attenuazione delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore energetico, dove i prezzi tendono a risalire, pur restando su valori ampiamente negativi (-8,6 per cento da -11,6 per cento del mese precedente). Prosegue anche a giugno la fase di rallentamento del tasso di crescita su base annua dei prezzi del carrello della spesa (+1,4 per cento da +1,8 per cento), mentre l’inflazione di fondo resta stabile al +2,0 per cento”.