G7 in Puglia, banco di prova per Giorgia Meloni: dai fondi russi all’India

Cosa attende la premier Giorgia Meloni in Puglia: ecco i temi del G7 più caldi per il futuro dell'Italia in questo clima di grandi cambiamenti

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Tutto pronto per i lavori del vertice G7 in Puglia, precisamente a Borgo Egnazia. Da giovedì 13 a sabato 15 giugno i vertici dell’Occidente si ritrovano e, innegabilmente, per la premier Giorgia Meloni questo è un banco di prova chiave.

G7 2024 in Puglia

A rendere di estrema rilevanza questo G7 non è soltanto l’equilibrio geopolitico attuale. Occorre tener conto infatti anche dei risultati delle Europee 2024, con sguardo rivolto soprattutto a quanto espresso alle urne in Francia e Germania.

Uno dei temi più caldi, proprio alla luce delle elezioni e dell’annuncio di Macron, è senza dubbio la richiesta del presidente degli Stati Uniti Biden di sfruttare i fondi congelati alla Russia. Se in precedenza i governi francesi e tedeschi avevano evidenziato una posizione prudente in merito, adducendo motivazioni annesse alla stabilità dei mercati finanziari, oggi la situazione non è altro che più complessa.

Il ruolo di Giorgia Meloni potrebbe dunque risultare cruciale. Sotto quest’aspetto, ma non solo, si può parlare di vero e proprio banco di prova per la premier. In una condizione instabile, la sua posizione stabile al governo italiano rappresenta qualcosa di insolito nel clima di cambiamento e irrequietezza politica che si respira.

Riuscire a individuare un punto di sintesi tra le due differenti visioni potrebbe garantirle una posizione internazionale di maggior rilievo. Ciò dinanzi allo sguardo attento dei detrattori del G7, ovvero di parte della comunità internazionale che vede nell’Occidente nel suo insieme un blocco dalla reputazione ormai corrotta.

Sfida tecnologica: corsa all’intelligenza artificiale

L’Italia mira a una vera e propria rivoluzione tecnologica. Nella grande sfida tra Stati Uniti e Cina, il nostro Paese mira a individuare una posizione privilegiata. Gli investimenti sull’intelligenza artificiale sono un tema caro a Giorgia Meloni. Questo topic è infatti stato voluto proprio dall’Italia al G7 in Puglia.

Questo è un primo passo cruciale per un’evoluzione che, pur tenendo conto dell’effetto regolatore dell’Ue, a tutela dei diritti della persona e, dunque, dei lavoratori, possa vedere l’Italia emergere rispetto al resto del vecchio continente.

L’immagine del G7

Al di là dei temi specifici, è compito dei vari leader, Giorgia Meloni compresa ovviamente, riuscire a garantire un’immagine dell’Occidente che non risulti in piena crisi sistemica. Occorre garantire una parvenza di “visione” comune e in questo le giuste alleanze possono risultare fondamentali.

La premier ne è ben consapevole e potrebbe far valere il suo legame con il premier indiano Modi. L’India rappresenta infatti un Paese strategico per la sicurezza marittima dell’Occidente.

È giunto il momento di guardare al di fuori dei confini del G7 in maniera strutturale. Sguardo rivolto al Sud del mondo, con l’Italia nello specifico che deve garantirsi una nuova Via della Seta, con l’Imec, ovvero il corridoio economico India-Medio Oriente-Resto d’Europa, che occupa uno spazio privilegiato nell’agenda della premier. Si decide ora quanto i porti italiani possano rappresentare dei terminali chiave per il domani.