Ultimo giorno dell’OPAS di Montepaschi su Mediobanca

La banca senese, che venerdì aveva già raggiunto il 45,8% di adesioni, punta ora al controllo dell'Istituto di Piazzetta Cuccia

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Redazione

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Ultimo giorno per aderire all‘offerta presentata da Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca, che si chiuderà oggi alle 17.30, con la fine delle contrattazioni in Borsa. Un’offerta che ha visto un crescendo di adesioni nell’ultima parte del mese di agosto, sia per l’adesione di alcuni azionisti rilevanti, sia per la revisione del corrispettivo, che ora prevede anche una componente in denaro ed ha di fatto trasformato l’OPS (Offerta Pubblica di Scambio) in una OPAS. L’obiettivo di Siena, non troppo lontano, è superare la soglia del 50% e di fatto controllare il Board di Piazzetta Cuccia.

Le adesioni già vicine al 46%

Dall’ultimo aggiornamento di Borsa Italiana sulle adesioni all’OPAS, pubblicato venerdì 5 settembre 2025, emerge che nella giornata sono state presentate 43.747.119 richieste di adesione. Pertanto, dall’inizio dell’offerta, le richieste di adesione hanno raggiunto quota 372.518.362, pari al 45,8045% delle azioni oggetto dell’offerta (o al 44,9110% sulle eventuali massime 829.458.551 azioni oggetto di offerta emesse a favore dei beneficiari dei Piani di Incentivazione). L’offerta terminerà alle 17.30 di oggi, 8 settembre, ma è prevista la riapertura dal 16 al 22 settembre.

Soglia minima già superata, si punta al controllo

L’operazione, che ha già superato la soglia minima necessaria alla validità dell’OPAS, pari al 35% delle adesioni, mira ora a un obiettivo più ambizioso, il superamento della soglia del 50% che garantisce a Monte paschi il controllo del Board dell’Istituto guidato da Aberto Nagel. Siena ha anche annunciato di aver rinunciato alla soglia del 66,7% del capitale, che avrebbe garantito la possibilità di convocare un’assemblea straordinaria pe runa eventuale fusione.

Il rilancio del corrispettivo, che valorizza le azioni Mediobanca a 20,776 euro, pari alla somma del corrispettivo in azioni MPS di 19,876 euro e del corrispettivo in denaro di 0,9 euro, è stato deciso dalla banca proprio per dare una spinta finale alle adesioni, che infatti entor pochi giorni si sono spinte vicino alla soglia target.

L’ennesima bocciatura del Board di Mediobanca

Nonostante il rilancio, il Board di Mediobanca ha nuovamente bocciato l’offerta, segnalando che “risulta priva di razionale industriale nonché priva di convenienza per gli azionisti di Mediobanca”. “Il nuovo corrispettivo – si afferma – non è di per sé sufficiente, anche alla luce dei rischi di dissinergie e di distruzione di valore che caratterizzano l’offerta, a mutare la precedente valutazione di non congruità e inadeguatezza del corrispettivo”.

In caso di assunzione del controllo del Board, l’amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel ed il presidente Renato Pagliaro sarebbero pronti a dimettersi e sarebbe già scattato il toto nomine. Fra i papabili al dopo-Nagel figurerebbero Fabrizio Palermo, Ceo di Acea e consigliere di Generali nella lista Caltagirone, Marco Morelli, già alla guida di Mps e oggi presidente di Bnp Paribas Asset Management.

Titoli cauti in Borsa

I titoli delle due banche, intanto, procedono in cauto rialzo a Piazza Affari: le azioni MPS mostrano un timido progresso dello 0,27% a 7,353 euro, mentre le azioni Mediobanca salgono dello 0,28% a 19,44 euro. Un andamento che sottoperforma l’andamento più brillante del comparto bancario.