Piazza Affari, 2023 da record. I titoli che hanno guadagnato di più

Piazza Affari è stata assoluta protagonista in questo 2023 in cui le classi di investimento sono tornate a salire in modo corale

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 6 Gennaio 2024 14:14

Il 2023 si è rivelato un anno eccezionale per il mercato azionario italiano, evidenziato da un notevole incremento del 28% nel Ftse Mib. Tale performance ha superato sia l’andamento dell’indice S&P 500 (+25%) che la media delle principali borse europee, con l’Eurostoxx 50 che ha registrato un aumento del 19%. L’indice delle blue chip italiane ha raggiunto la significativa soglia dei 30.000 punti, segnando così il suo massimo dal 2008 e chiudendo l’anno a 30.3151 punti.

Piazza Affari chiude un 2023 record

Tra i titoli leader, il settore bancario ha brillato particolarmente, con Unicredit in prima posizione con un notevole aumento del 85%, seguita da Leonardo (+82%) e Stellantis (+60%). Anche Banca Mps (+58%) e Telecom Italia (+39%) hanno mostrato un recupero, piazzandosi rispettivamente al decimo posto nella classifica delle 40 grandi società italiane.

Tuttavia, cinque titoli hanno deluso gli investitori, evidenziando andamenti negativi: Italgas (-0,29%), Erg (-1,1%), Tenaris (-1,93%), FinecoBank (-13,66%), e in coda alla classifica Diasorin (-29%), un tempo molto popolare durante la pandemia.

Il Sole 24 Ore spiega che le grandi società italiane hanno superato la concorrenza europea nel corso del 2023. Mentre il Cac 40 di Parigi è cresciuto del 15%, e il Dax 40 di Francoforte, sebbene abbia raggiunto i massimi storici, ha registrato un incremento inferiore (+21%) in termini percentuali. Tra i principali indici globali, il Ftse Mib si posiziona al secondo posto solo dietro al Nasdaq 100 tecnologico (+44%). Anche il Nikkei 225 di Tokyo, in forte ripresa grazie alla politica espansiva della Bank of Japan, si colloca appena dietro il Ftse Mib con un aumento del 27%.

Il 2023 è stato un anno eccezionale, in cui, oltre alla generosa politica di distribuzione di dividendi (un punto di attrazione a livello internazionale per il listino italiano), le grandi aziende italiane hanno dimostrato una certa modernità. Questo è evidenziato anche dalla promozione dei buyback (il riacquisto di azioni proprie), una pratica da tempo seguita a Wall Street e apprezzata da molti investitori, anche per motivi fiscali. Molte aziende italiane, tra cui Unicredit, Stellantis, Bpm, Bper, Erg, Eni ed Enel, sono state particolarmente attive in questa strategia.

Nonostante l’eccezionale rendimento dell’anno, Il Sole 24 Ore sottolinea che il multiplo al quale sono attualmente valutate le azioni italiane (13 volte gli utili attesi per il 2024) rimane ancora relativamente basso e, in certo modo, allettante. Tuttavia, il futuro dipenderà notevolmente dall’andamento dell’economia e dalla capacità delle aziende quotate di mantenere le loro promesse, come previste dagli analisti che prevedono ulteriori aumenti degli utili nei prossimi 12 mesi.

Sarà una sfida non semplice superare tali stime, specialmente per le banche, considerando le aspettative di sei tagli dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE) da parte del mercato.

I titoli vincenti del 2023 che potrebbero salire ulteriormente nel 2024

Tra i tanti titoli che nel 2023 sono saliti alla ribalta, ce ne sono diversi per anche nel 2024 potrebbero restare sulla cresta dell’onda. Come Uber, che con la sua espansione in nuovi mercati e la continua innovazione dei servizi, compresa l’attenzione ai veicoli elettrici e alla tecnologia di guida autonoma, la posizionano favorevolmente per la crescita. Ma anche la performance stellare di Blackstone, una delle più grandi società finanziarie del mondo, nel 2023 è stata sostenuta dalla forza della sua attività di gestione di asset alternativi in un panorama di investimenti solido.

Nel 2023 è rinata anche Expedia, guidata dalla graduale ripresa del settore dei viaggi grazie all’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia. Il titolo ha registrato un’impennata nel 2023, con un guadagno del 75% da un anno all’altro, superando facilmente il mercato più ampio nello stesso arco di tempo.