Intel cerca nuovi investitori dopo l’investimento del governo americano, nell’ambito di una iniziativa volta a rafforzare la posizione del produttore di chip in difficoltà e favorirne il rilancio. E in quest’ottica avrebbe contattato Apple per esplorare la possibilità di un investimento nel capitale ed altre società statunitensi potenzialmente interessate. Lo rivela Bloomberg in un’anticipazione, citando fonti vicine alla vicenda. Nonostante l’accordo non sia garantito, le azioni Intel sono schizzare ieri a New York, mettendo a segno un rialzo del 6,4% a 31,22 dollari.
Intel sente Apple per un potenziale ingresso nel capitale
Apple e Intel, stando a quanto riferisce l’agenzia internazionale, avrebbero discusso dell’ingresso di Apple nel capitale della società californiana con sede a Santa Clara e discusso su una collaborazione più stretta.
Apple, cliente Intel di lunga data, è passata ai processori interni negli ultimi cinque anni, rivolgendosi alla concorrenza. I chip più sofisticati del produttore di iPhone sono ora prodotti dalla Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. ed appare alquanto improbabile che Apple possa tornare sui suoi passi ed adottare nuovamente i processori Intel per i suoi dispositivi.
I colloqui fra Intel ed Apple sarebbero ancora in una fase iniziale e potrebbero non portare ad alcun accordo.
Colloqui ad ampio raggio
Intel non si è limitata ad Apple, ma ha contattato anche altre aziende per possibili investimenti e partnership. La scorsa settimana è stato annunciato un accordo con Nvidia, che ha investito 5 miliardi nel capitale di Intel, nell’ambito di una partnership volta a collaborare con la big americana sui chip per PC e data center.
SoftBank, il colosso tecnologico giapponese che punta ad espandersi ulteriormente negli Stati Uniti, ha annunciato un investimento di 2 miliardi di dollari in Intel il mese scorso.
Questi due investimenti fanno seguito all’inconsueto ingresso del governo statunitense nel capitale di Intel con una quota del 10%, mediato dallo stesso Presidente Donald Trump, poiché Intel è considerata un elemento chiave per rilanciare la produzione nazionale, una priorità per la Casa Bianca.
Un futuro molto incerto
La strategia di finanziare il rilancio trovando il supporto finanziario e la complicità di altre big tecnologiche potrebbe però non dare i suoi frutti. Le sfide per Intel rimangono scoraggianti, poiché l’azienda si trova a confrontarsi con una concorrenza sempre più agguerrita ed ha ceduto il suo consolidato vantaggio tecnologico e le sue quote di mercato a favore di Advanced Micro Devices, perdendo anche il treno dello sviluppo dell’intelligenza artificiale, che ormai è una specialità di Nvidia.