Settimana positiva per il comparto immobiliare italiano, che fa meglio del settore a livello europeo, in scia ai segnali che parlano di uno stato di saluto buono del settore. Banche centrali in primo piano, soprattutto la Fed, ma anche numeri contrastanti sullo stato di salute del settore Oltreoceano.
Dalle banche centrali
L’appuntamento più importante della settimana è stato con la Fed: da Jackson Hole il Presidente Jerome Powell ha confermato l’importanza di seguire i dati e tenere sotto controllo l’inflazione, ma ha anche aperto a possibili interventi sui tassi a settembre.
Sul fronte della BCE, la Presidente Christine Lagarde ha confermato l’aspettativa di una fase di rallentamento dell’economia dell’Eurozona nel terzo trimestre dell’anno, a causa dell’aumento dleel tariffe imposte dagli USA sui beni importati dalla UE.
La Banca Centrale d’Islanda questa settimana ha deciso di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento al 7,50%, a fornte di un’inflazione complessiva che si è attestata al 4% a luglio.
I dati macro della settimana
Tornano a diminuire le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 15 agosto 2025, l’indice registra un decremento dell’1,4%, dopo il +10,9% registrato la settimana precedente. Le richieste di rifinanziamento sono scese del 3,2%, mentre le nuove domande sono aumentate dello 0,1%. I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,68% dal 6,67% precedente.
Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti si sono attestate a 4,01 milioni di unità a luglio, superando le attese (3,92 milioni) e registrando un aumento del 2% su base mensile ed una crescita dello 0,8% su base annuale.
Invece, l’indice NAHB sulla fiducia del settore immobiliare USA si è attestato ad agosto a 32 punti, rispetto ai 33 punti del mese precedente e contro i 34 del consensus.
In Regno Unito, l’indice dei prezzi delle case elaborato da Rigtmove, ha segnalato un nuovo calo dei prezzi delle case, registrando un decremento dell’1,3% su base mensile ad agosto, dopo il -1,2% di luglio, e registrano un incremento dello 0,3% su base annuale. Anche l’indice elaborato dall’ufficio statistico ONS ha deluso con una crescita tendenziale del 3,7%, inferiore al 3,9% del mese precedente ed al 4% del consensus.
Le novità dal settore
Una indagine di Facile.it e Mutui.it conferma che il mercato dei mutui e di rimando quello immobiliare stanno vivendo una fase favorevole, complici anche le condizioni più migliori praticate dalle banche in scia ai tagli dei tassi della BCE. Nei primi sei mesi dell’anno chi ha presentato domanda di finanziamento ha chiesto in media un mutuo di 137.315 euro, valore in aumento del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. L’importo richiesto non è l’unico parametro ad aumentare, crescono anche il valore medio degli immobili oggetto di mutuo, arrivato a 208.405 euro (+1%), la durata del piano di ammortamento, passato da 24 a 25 anni e l’LTV medio, vale a dire il rapporto tra valore del mutuo e dell’immobile, che ha raggiunto il 72%.
Sul fronte Corporate, è stata annunciata questa settimana l’aggregazione fra due gestori di fondi immobiliari del Regno Unito, Federated Hermes Property Unit Trust (FHPUT) e Managed Property Fund (MPF) di Legal & General, che arriveranno a gestire insieme un patrimonio totale del valore di 4,7 miliardi di sterline. Si tratta solo dell’ultima operazione di consolidamento del settore in UK.
Da segnalare anche la francese Frey, attiva nella gestione di immobili commerciali, che ha firmato un accordo di partnership strategica con Cale Street, di investimenti e finanza immobiliare fondata nel 2014 in partnership con il fondo sovrano del Kuwait, per l’acquisizione di tre dei principali centri commerciali italiani – Franciacorta (Lombardia), Valdichiana (Toscana) e Palmanova (vicino a Trieste) – da Blackstone per 410 milioni di euro.
L’andamento del settore in Borsa
Il settore immobiliare in Borsa ha vissuto una settimana molto positivo, facendo meglio dell’indice paneuropeo Stoxx 600 Real Estate, che non ha registrato variazioni apprezzabili (+0,1% su base settimanale).
L’indice FTSE Italia All Share Real Estate italiano invece mostra un solido incremento del 2,35%, performando anche meglio dell’indice di mercato FTSE MIB che registra un progresso dell’1,44%.
Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, la performance migliore è quella di Brioschi, che avanza del 6,79% su base settimanale. La peggiore è NextRe, che scivola del 6,71%. Fra i migliori della settimana anche Aedes (+4%) e IGD (+3,28%), mentre AbitareIn chiude l’ottava in rosso (-2,13%). Variazioni frazionali per Gabetti (+0,29%) e Risanamento (-0,50%).