Il settore immobiliare chiude una settimana molto negativa, frenata dalla politica prudente della Federal Reserve, che ha di nuovo annunciato un nulla di fatto sui tassi, facendo risalire i rendimenti dei Treasury USA. Il mercato non ha così beneficiato dei segnali di ripresa arrivati dal mercato immobiliare.
Fed conferma impostazione cauta
L’appuntamento più importante della settimana è quello con la Federal Reserve, che ha confermato un atteggiamento prudente, confermando i tassi nell’intervallo 4,25-4,50%. La banca centrale statunitense, in concomitanza con una revisione al ribasso delle previsioni di crescita, ha spiegato che l’incertezza sulle prospettive economiche è aumentata e non c’è fretta di modificare la posizione di politica monetaria, mentre l’inflazione resta sotto controllo
Anche il bollettino mensile della BCE ha confermato una leggera risalita dell’inflazione, ma la componente di fondo resta sotto controllo, e una impostazione della politica monetaria molto flessibile ed orientata ai dati. Più seguito ha avuto il discorso della Presidente Christine Lagarde, che ha quantificato n3llo 0,3% del PIL l’impatto negativo dei dazi USA al 25%.
Anche le altre banche centrali – dalla Bank of Japan alla Bank of England – hanno lasciato invariato lo status quo, in attesa di capire gli sviluppi e gli impatti della guerra commerciale, mentre si è mossa in anticipo la Swiss National Bank, tagliando il costo del denaro di 25 punti base. Ha chiuso la settimana la Banca centrale russa con la conferma di tassi al 21%.
Segnali di recupero dal mercato immobiliare
Sul fronte dei dati macro della settimana, si segnala l’uscita dell’indice NAHB sul mercato delle abitazioni in USA, che ha registrato a marzo un c alo a 39 punti dai 42 precedenti ed attese, ma le vendite di abitazioni esistenti sono rimbalzate del 4,2% dopo il -4,7% del mese precedente.
Le richieste settimanali di mutui sono calate del 6,2%, perlopiù a causa della contrazione dei rifinanziamenti, in risposta alla risalita del tasso sui mutui trentennali al 6,72%.
L’Istat ha confermato un deciso recupero del mercato immobiliare italiano, segnalando che l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie per fini abitativi o per investimento ha registrato una crescita tendenziale del 4,5% nel 4° trimestre 2024, in accelerazione rispetto al +3,8% del terzo trimestre 2024.Nel 2024, i prezzi delle abitazioni sono cresciuti in media del 3,2% rispetto all’anno precedente (in sensibile accelerazione dal +1,3% del 2023).
Guardando agli studi di settore, un recente report sul mercato immobiliare di Aberdeen Investments segnala che le prospettive dei rendimenti immobiliari in Europa e nel Regno Unito sono migliorate, in quanto si prevede una “crisi edilizia” più profonda che limiterà la nuova offerta e aumenterà le pressioni sugli affitti.
L’andamento del settore in Borsa
Il settore immobiliare ha vissuto una settimana stabile a livello europeo, dove l’indice Stoxx 600 Real Estate ha registrato un incremento dello 0,6% su base settimanale.
Una performance peggiore è stata registrata dall’Italia, dove l’indice FTSE Italia All Share Real Estate ha accusato una perdita del 2,4%, in controtendenza rispetto all’indice di mercato FTSE MIB che segna un progresso del 2,5%.
Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, la migliore performance è ancora quella di IGD che fa un saldo di circa il 5% su base settimanale. Nel comparto brilla Next Re +4%. Performance pesantemente negativa per Risanamento (-15%) e per Brioschi (-5%) e Abitare In (-1,3%).