Il Tesoro tornerà quest’anno con nuovi BTP dedicati alla clientela retail, in particolare i BTP Valore, che tanto sono piaciuti ai risparmiatori, e con nuovi BTP Green, destinati a finanziare obiettivi di sostenibilità ambientale. E’ quanto emerge dalle Linee guida della gestione del Debito Pubblico pubblicate dal Dipartimento del Tesoro (MEF).
“Come noto il Tesoro da diversi anni persegue una politica di gestione del debito finalizzata tra l’altro ad ampliare il coinvolgimento dei piccoli investitori al dettaglio, che hanno la possibilità o necessità di investire somme anche contenute nella detenzione diretta di titoli di Stato”, spiega il Tesoro, ricordando che negli anni passati, “il perseguimento di questo obbiettivo è stato complesso” a causa della politica di tassi bassi perseguita dalla BCE.
Per questo motivo, “la quota dei titoli di Stato in mano a questi investitori in anni recenti è rimasta molto bassa” – ha rilevato – ma questa “tendenza si è invertita, grazie all’aumento dei tassi di interesse registrato a partire dal 2022 ed all’offerta di titoli dedicati quali il BTP Italia, il BTP Futura e il BTP Valore“.
Va ricordato che, a causa dell’aumento dei tassi, il costo medio per il servizio del nuovo debito emesso si è innalzato fra il 2021 ed il 2023 dall’1,71% al 3,76%, mentre la vita media del debito pubblico italiano si è accorciata leggermente, da 7,04 a 6,97 anni.
BTP Valore: previste almeno due emissioni
“Durante il prossimo anno, in considerazione dell’ottimo riscontro ricevuto dal mercato sulle emissioni dedicate al pubblico dei risparmiatori retail, il Tesoro continuerà a proporre questi strumenti”. Nel 2023 sono state effettuate due emissioni (giugno e ottobre) per un ammontare complessivo pari a oltre 35 miliardi.
Nel 2024, pertanto, “il Tesoro valuterà l’opportunità di effettuare una o più emissioni di BTP Valore, riservandosi massima discrezionalità nel valutare in prossimità del collocamento la struttura finanziaria più opportuna circa la scadenza, tipologia e periodicità di pagamento delle cedole e il premio extra finale di fedeltà”.
BTP Italia: possibile una o più emissioni
Nel corso del 2023, in considerazione delle dinamiche inflazionistiche, il Tesoro ha mantenuto il suo impegno nel fornire ai risparmiatori retail uno strumento di protezione dall’inflazione, il BTP Italia, per un ammontare complessivo di quasi 10 miliardi.
“Considerando i rimborsi di tre titoli in scadenza nell’anno per un ammontare complessivo di circa 25 miliardi e le operazioni di concambio che hanno interessato il comparto, le emissioni nette sono state ampiamente negative” ne 2023, spiega il Tesoro, ricordando che “nel 2024 verranno a scadenza due BTP Italia per complessivi 12 miliardi di euro circa” e quindi “valuterà l’opportunità di effettuare una o più emissioni di BTP Italia nel corso dell’anno, riservandosi la massima flessibilità nella scelta della scadenza più opportuna per il nuovo titolo”.
BTP Futura: dipendente da condizioni mercato
Per quanto riguarda il BTP Futura, il titolo di Stato riservato esclusivamente al mercato retail, introdotto per la prima volta nel 2020 per finanziare i provvedimenti varati dal Governo per fronteggiare la crisi da Covid-19, il Tesoro non ha ritenuto opportuno effettuare nuove emissioni nel corso del 2023.
Nel 2024, la possibilità di effettuare un nuovo collocamento verrà valutata attentamente sulla base delle condizioni di mercato e della domanda verso lo strumento.
BTP Green: emissioni aumenteranno con transizione
C’è poi un’ultima classe di titoli di finanza “green” legata alla sostenibilità ambientale ed emessi nell’ambito di un programma (Green Bond Framework) redatto in aderenza ai Green Bond Principles redatti dall’ICMA (International Capital Market Association) ed in linea con la Tassosnomia UE.
“Alla luce del positivo, vasto riscontro ricevuto dalla platea degli investitori in occasione per i primi due BTP Green emessi nel corso del 2021 e 2022 lo scorso aprile ha avuto luogo l’emissione sindacata del terzo BTP Green con scadenza 30 ottobre 2031, per un importo pari a 10 miliardi di euro”, ricorda il Tesoro, aggiungendo che in quell’occasione “si è riconfermato l’interesse degli investitori ESG (Environmental, Social and Governance) che hanno sottoscritto circa i due terzi del collocamento e la cui domanda complessiva ha raggiunto i 53 miliardi di euro. Inoltre, per fornire un adeguato sostegno alla liquidità sul mercato secondario, è stato riaperto tramite asta marginale sia a marzo che ad ottobre il secondo BTP Green con scadenza 30 aprile 2035, emesso nel 2022″.
“I proventi delle emissioni di BTP Green – si ricorda – sono destinati alla copertura del pool di spese sostenibili presenti nel Bilancio dello Stato. A giugno il Tesoro ha pubblicato il Rapporto di Allocazione e Impatto BTP Green 2023, in cui viene illustrata, l’allocazione dei proventi raccolti con le emissioni di titoli di Stato verdi avvenute nel 2022. Inoltre, il documento fornisce una stima del positivo impatto ambientale degli interventi resi possibili dalle spese rendicontate, attraverso l’utilizzo di indicatori sia fisici di risultato, che di impatto ambientale.
“Il 2024 sarà caratterizzato da sviluppi significativi per questo mercato” , afferma il Tesoro, prevedendo che “proseguirà con il suo programma di emissioni di BTP Green per volumi allineati alla media di questi tre anni di emissione, fornendo liquidità ai titoli esistenti e valutando la possibilità di collocare un nuovo titolo mediante sindacato”.