Piazza Affari chiude poco sotto la parità (-0,1%), pesano i cali di Mediobanca e Amplifon

Borse europee in rialzo in attesa del dato sull'inflazione Usa di agosto e della riunione della Bce. Unicredit compra quote di Commerzbank

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 33.174,42 punti, registrando un calo dello 0,12% al termine di una giornata volatile. Tra i titoli in evidenza sul listino milanese spiccano Unipol, con un guadagno dell’1,95%, seguita da Saipem (+1,7%), Italgas (+1,5%) e Campari (+1,1%). Sul fronte opposto, tra le blue chip, si segnalano i cali di Mediobanca (-1,6%), Amplifon (-1,55%), Nexi (-1,2%) e Diasorin (-1%). Lo spread Btp/Bund si attesta a 142 punti.

Unicredit ha chiuso la giornata a 36,155 euro per azione (+0,22%), dopo aver toccato un massimo di 37,26 euro in mattinata, grazie alla notizia dell’acquisto del 9% di Commerzbank per circa 1,5 miliardi di euro.

Sul fronte delle materie prime, i prezzi del petrolio sono in rialzo dopo i dati sulle scorte statunitensi. Il Brent si attesta a 70,4 dollari al barile (+2%), mentre il WTI è in crescita di oltre il 2%, scambiando a circa 67 dollari al barile.

Inflazione in calo negli Usa

Nonostante l’attesissimo dato sull’inflazione americana, i mercati non hanno trovato una direzione chiara, con gli indici che hanno cambiato rotta più volte. Il dato sui prezzi al consumo, cruciale per comprendere l’entità del prossimo taglio dei tassi della Fed, non ha fornito indicazioni definite.

Su base annua, l’inflazione è scesa dal 2,9% al 2,5%, leggermente inferiore alle stime del 2,6%. Su base mensile, l’aumento è stato dello 0,2%, in linea con le aspettative e con il mese precedente. Il 2,5% annuo rappresenta l’incremento più basso dal febbraio 2021. Tuttavia, il dato “core”, che esclude i prezzi dei beni alimentari ed energetici, è aumentato dello 0,3%, superando le previsioni dello 0,2%. Questo rafforza l’ipotesi che la Fed possa optare per un taglio dei tassi più contenuto, di soli 25 punti base, nella riunione della prossima settimana.

Borse ore 12: Piazza Affari apre in positivo alla vigilia della riunione della Bce

Le borse europee mostrano un andamento contrastato alla vigilia della riunione della Bce. Francoforte avanza dello 0,14%, mentre Parigi guadagna lo 0,10%. Al contrario, Milano registra una perdita dello 0,17%, scendendo a 33.157 punti, con Banco Bpm, Mediobanca e Amplifon sotto pressione. Anche Unicredit è in calo, segnando un -0,44% nonostante il rialzo di stamattina. Il Ftse100, invece, si attesta in lieve rialzo, con un +0,13% alle 11:50.

Continua ad andare bene Saipem, con un incremento del 2,20% portando il valore a 1,8365 euro. Seguono Italgas, in crescita dell’1,75% a 5,23 euro, e Unipol, che guadagna l’1,46% raggiungendo 9,365 euro. I maggiori ribassi del giorno vedono Mediobanca in calo del 2,08%, con il titolo che scende a 14,62 euro. Banco Bpm segue con una perdita dell’1,37%, attestandosi a 5,754 euro, mentre Amplifon registra un ribasso dell’1,26%, con il valore delle azioni a 27,45 euro.

Borse ore 9: Bene Piazza Affari

Le borse europee aprono in lieve rialzo, in attesa del dato sull’inflazione Usa di agosto. Gli analisti prevedono un calo della componente principale dal 2,9% di luglio al 2,6% su base annua, mentre la componente core dovrebbe rimanere invariata. Questo dato potrebbe influenzare le aspettative sui futuri movimenti dei tassi d’interesse, con gli investitori che anticipano una riduzione di 25 punti base al meeting della Fed del 18 settembre.

Lieve aumento per Piazza Affari che segue l’andamento delle principali Borse europee. Francoforte mostra un moderato progresso dello 0,45%, mentre Londra negozia con un incremento dello 0,1%. Parigi avanza dello 0,38%, ma senza particolari slanci. Milano è in crescita dello 0,49%.

I titoli in rialzo: bene Unicredit, Tim ed Eni

Sul listino milanese, Unicredit guadagna l’1,90% a 36,76 euro dopo aver acquisito una partecipazione del 9% in Commerzbank, con l’intenzione di aumentare oltre il 9,9%. Il 4,49% è stato acquistato tramite un’offerta di accelerated bookbuilding per conto del governo tedesco, mentre il resto è stato acquistato sul mercato.

I maggiori rialzi del giorno includono Saipem, che ha visto un aumento del 2,25%, raggiungendo 1,8375 euro. Seguono Iveco Group, con un incremento del 2,22% a 8,752 euro, e Stmicroelectronics, che è salita del 1,97% a 25,675 euro. Anche Interpump Group ha ottenuto un buon risultato, con un rialzo dell’1,48% a 38,52 euro. Prysmian ha visto un incremento dell’1,45%, arrivando a 61,46 euro e Tenaris ha guadagnato l’1,22%, raggiungendo 12,88 euro. Bene il lusso finora: Brunello Cucinelli è salita dell’1,39% a 84,00 euro, mentre Moncler è cresciuta dell’1,36%, con il titolo a 50,66 euro.

Guardando ai ribassi, Generali è scesa dell’1,20% a 24,68 euro. Male anche Enel che ha visto una diminuzione dell’1,13%, con il valore delle azioni sceso a 7,002 euro. Banco Bpm è arretrata dell’1,06%, con un prezzo di 5,772 euro, mentre Mediobanca ha perso lo 0,94%, arrivando a 14,79 euro. Recordati Ord ha registrato un calo dello 0,87%, con il titolo a 51,00 euro. Ferrari è scesa dello 0,66%, con il valore delle azioni a 421,90 euro, e Snam ha visto una flessione dello stesso entità, arrivando a 4,548 euro. Terna è calata dello 0,52%, con un prezzo di 8,066 euro, mentre Hera ha registrato una diminuzione dello 0,50%, arrivando a 3,554 euro. Infine, Amplifon è scesa dello 0,43%, con il titolo a 27,68 euro.

Spread a 145 punti

Alla vigilia del meeting della Bce, atteso per un possibile taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, lo spread Btp/Bund è ripartito da 145,10 punti base. I rendimenti dei Bot annuali sono previsti in leggero calo nell’asta odierna. Il tasso del Buono con scadenza 12 settembre 2025, in chiusura di ieri, 10 settembre, era poco inferiore al 3%, rispetto al 3,112% di metà agosto, secondo Reuters. Se confermato, questo tasso potrebbe segnare il minimo dal gennaio 2023.

Il Tesoro, che il 10 settembre ha lanciato con successo un nuovo Btp a 30 anni da 8 miliardi di euro, ha registrato ordini record per 130 miliardi di euro. Oggi, offre agli investitori 7,5 miliardi di euro. Anche la Germania è attiva sul mercato primario, con l’emissione di 4,5 miliardi di Bund con scadenza 15 agosto 2034 e una cedola del 2,60%.