Banche europee verso maggiori finanziamenti da parte di Bce e BoE

Secondo il report di S&P le banche centrali avranno un ruolo significativo nei piani di finanziamento e liquidità delle banche su base permanente

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Redazione

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La Banca centrale europea (Bce) e la Banca d’Inghilterra (BoE) hanno annunciato l’intenzione di mantenere un ampio stock di riserve, utilizzando principalmente le operazioni di rifinanziamento standard per distribuire tali riserve nel sistema bancario. Questo implica che le banche centrali avranno un ruolo significativo nei piani di finanziamento e liquidità delle banche su base permanente, il che, in linea generale, rende i profili di finanziamento delle banche più flessibili. È quanto emerge da un nuovo report di S&P Global Ratings (S&P) sul settore bancario europeo e sul ruolo di Bce e BoE nel sostenere i piani di funding e liquidità delle banche del continente.

Affinché questi nuovi framework operativi siano efficaci, – viene evidenziato nel report – sarà necessario eliminare il potenziale stigma che accompagna l’utilizzo delle linee di credito delle banche centrali e garantire che le banche siano preparate operativamente per accedervi. Si tratta di una sfida complessa, ma non insormontabile. S&P non considera necessariamente una debolezza da un punto di vista della liquidità la decisione di una banca di affidarsi ai fondi di emergenza delle banche centrali per coprire potenziali deflussi di liquidità. Al contrario, apprezzerebbe un aumento della preparazione da parte delle banche per accedere a tali strutture, ad esempio pre-posizionando asset idonei.

L’entità della domanda è ancora incerta

Sia la Bce che la BoE hanno riconosciuto le incertezze sull’esatto livello della domanda di riserve da parte delle banche. Ad esempio, la BoE stima un intervallo di riserva minima preferibile compreso tra 345 e 490 miliardi di sterline, sulla base di indagini di mercato. Per l’area euro, gli economisti di S&P prevedono una graduale riduzione delle riserve in eccesso, possibilmente fino a 1.500-2mila miliardi di euro entro la metà del 2026, da un picco di 4.600 miliardi di euro raggiunto a metà 2022 e 3mila miliardi di euro attuali. Questa stima tiene conto della domanda storica di liquidità delle banche europee in relazione ai depositi dei clienti e alla durata dei loro portafogli obbligazionari della BCE. Tuttavia, questa stima potrebbe essere aumentata una volta che si conosceranno maggiori dettagli sul portafoglio obbligazionario strutturale che la BCE costituirà. Al di là della questione dell’entità delle riserve in eccesso della banca centrale c’è la questione della loro fornitura.

La BoE ha optato per un sistema guidato dalla domanda, nel senso che fornirà riserve alle banche principalmente attraverso operazioni di rifinanziamento garantite piuttosto che acquisti di asset nel corso del tempo. Due vantaggi chiave di questo approccio sono che la banca centrale può mantenere bilanci più reattivi, ma anche evitare di sostenere il rischio di tasso di interesse associato alle partecipazioni obbligazionarie. La BoE ha introdotto nel 2022 una nuova linea di pronti contro termine settimanali a breve termine (STR), valutata al tasso bancario. Tale agevolazione garantisce un approvvigionamento delle riserve elastico su base settimanale, senza limiti prestabiliti. Nel 2022 la BoE ha introdotto un nuovo strumento settimanale short-term repo (STR) al tasso di cambio della banca. Questo sistema assicura che le riserve siano fornite elasticamente su base settimanale, senza un limite prestabilito.

Ciò significa che le richieste delle banche sono pienamente soddisfatte, a condizione che forniscano garanzie adeguate. Detto questo, a causa dell’elevato onere operativo associato alle scadenze settimanali, la fornitura di un grande stock di riserve non può dipendere interamente dal l’impianto STR. L’intenzione della BoE intende è che le banche si rivolgano anche al meccanismo Indexed Long-Term Repo (ILTR) che fornisce liquidità per sei mesi a fronte di un’ampia gamma di garanzie. Il prezzo del contante è superiore al tasso bancario in seguito a una procedura di gara. Per rendere lo strumento ILTR più adatto alla fornitura permanente di riserve alle banche, la BoE prevede di modificarne i termini e le condizioni nei prossimi mesi.

Le banche centrali influenzeranno i finanziamenti e la gestione della liquidità delle banche

I nuovi scenari implicano che le operazioni di rifinanziamento delle banche centrali svolgeranno un ruolo più centrale nelle strategie di finanziamento e di gestione della liquidità delle banche. Le operazioni di rifinanziamento delle banche centrali rappresentano, infatti, nuove fonti di liquidità contingente a cui tutte le banche possono attingere se le loro condizioni di finanziamento peggiorano, a condizione che siano preparate operativamente a farlo e forniscano garanzie adeguate. Nel lungo periodo, e una volta che i livelli di riserva saranno più vicini ai bisogni effettivi delle banche, le banche centrali si aspettano che le banche facciano un uso sistematico delle misure di rifinanziamento per coprire il loro fabbisogno permanente di riserve. Tali strumenti, tuttavia, non sostituiscono le più tradizionali misure di liquidità di emergenza fornite dalle banche centrali come prestatori di ultima istanza, come l’assistenza di liquidità di emergenza nel quadro dell’Eurosistema.