Banca Popolare Sondrio si smarca da BPER: ecco il Piano “stand alone”

Nel periodo 2025-2027 attesa la generazione di utili cumulati per 1,8 miliardi di euro e una redditività core stabile a 1,5 miliardi nel 2027

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Redazione

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Pubblicato: 12 Marzo 2025 09:08

Banca Popolare di Sondrio, florida banca del Nord Italia su cui ha messo gli occhi la Banca Popolare dell’Emilia Romagna nell’ambito del risiko bancario, ha approvato il nuovo Piano industriale “Our Way Forward”. Il Piano, che copre il periodo 2025-2027,  definisce la strategia ed i nuovi target, nell’ambito di uno scenario prudente, che assume una normalizzazione dei tassi di crescita di inflazione e PIL, e nell’ipotesi di indipendenza della Banca (stand alone).

Il Piano prevede, in breve, una generazione di valore significativa, una solida posizione patrimoniale, una distribuzione di dividendi agli azionisti sostenibile e in accelerazione e continui investimenti mirati nel digitale, facendo leva sui risultati record conseguiti nel corso dell’ultimo triennio e nel 2024 in particolare.

Le leve del Piano

Il Piano Industriale si fonda su un solido track record, profittevole e resiliente, sviluppato su un modello di business unico e distintivo. La Banca si posiziona quale leader “indipendente”, agile ed efficiente, con una cultura distintiva, che traduce il radicamento nei territori e la vicinanza alla clientela in valore duraturo per tutti gli stakeholders.

Più in dettaglio, Pop Sondrio si conferma leader in selezionate aree geografiche, chiave del tessuto economico del Paese (la florida Lombardia), con un forte radicamento territoriale, qualità del servizio, fidelizzazione del cliente e cultura “imprenditoriale” diffusa, allo stesso tempo, sviluppando una presenza distintiva in Svizzera e in altri mercati esteri.

In questo contesto, la Banca si contraddistingue per un modo di “fare Banca” non esportabile che si è dimostrato scalabile solo attraverso una crescita organica, progressiva e integrata nell’ecosistema “territorio” al quale appartiene, dispone di una rete di filiali con produttività best in class rispetto ai peer del mercato italiano e fa leva su fabbriche prodotto di eccellenza e polifunzionali integrate nel modello di servizio.

I target del periodo 2025-2027

I target del Piano prevedono, innanzitutto, la creazione di valore sostenibile, con utile netto cumulato 2025-2027 pari a circa 1,8 miliardi di euro ed  utile netto al 2027 pari a 583 milioni, in continuità con i livelli record registrati nel corso del 2024. Atteso un  ROE sempre superiore al 14% in arco Piano ed il pagamento di circa 1,5 miliardi di dividendi in arco Piano, con un raddoppio rispetto agli ultimi 3 anni e payout ratio al 85% a partire già dal 2025, rispetto al 63% del 2024.  E’ previsto anche il mantenimento della solidità patrimoniale con CET1 ratio superiore al 14% al 2027.

Sostenuta redditività caratteristica: redditività core stabile a 1,5 miliardi nel 2027, margine di interesse resiliente pari a circa 1 miliardo al 2027 (1,1 miliardi nel 2024), nonostante il contesto di riduzione dei tassi, trend di crescita delle commissioni (CAGR 2024-2027 pari al 5,1%).

Nell’ambito del funding si attendono crediti netti alla clientela in aumento a 38,6 miliardi nel 2027 da 35 miliardi nel 2024 (+3,3% CAGR 2024-2027). Volumi di risparmio gestito e assicurativo a 14,4 miliardi nel 2027 con CAGR 2024-2027 pari al +11% e premi assicurativi in crescita con CAGR 2024-2027 pari al +19%.

Valorizzazione del business “merchant acquiring”

Il Piano Industriale, concepito in una logica stand alone, assume anche il perfezionamento di alcune operazioni di valorizzazione di asset,  in particolare quella che potrà interessare le attività di c.d. merchant acquiring. Con riferimento a queste ultime, nel Piano Industriale sono stati riflessi gli impatti di un progetto di complessiva ridefinizione degli accordi con il gruppo Nexi, che prevede
la valorizzazione delle attività di merchant acquiring attraverso il loro conferimento in una società del gruppo Nexi (in cui BPS manterrà una partecipazione, monetizzandone una parte) e la contestuale estensione di una partnership nel lungo periodo, con correlato accordo distributivo in esclusiva. Nel medesimo contesto è prevista anche la cessione della partecipazione di minoranza attualmente detenuta da BPS in Nexi Payments.

L’operazione, che potrà fornire un contributo positivo all’utile netto 2025 di circa 100 milioni, si basa su un progetto già analizzato e discusso negli organi competenti delle parti, che non è stato possibile portare a compimento nei tempi ipotizzati a causa  dell’annuncio dell’OPS di BPER e della conseguente soggezione della Banca ai vincoli della c.d. “passivity rule”. Ma, tenuto conto delle tempistiche dell’Offerta e della natura del Piano stand alone,  si ipotizza che il progetto possa realizzarsi in un orizzonte compatibile con la chiusura dell’esercizio 2025.