Una costellazione di satelliti pronta a cambiare le regole del gioco. Con Starlink, Elon Musk non solo punta a garantire connessioni internet ovunque, ma si prepara a ridefinire le infrastrutture digitali italiane. Il governo Meloni ha già messo sul tavolo 7 miliardi di euro provenienti dal Pnrr per finanziare progetti spaziali entro il 2026, aprendo la porta a collaborazioni che vanno oltre la semplice tecnologia.
Con un piano normativo che potrebbe trasformare i satelliti in una rete di riserva strategica per comunicazioni militari, civili e diplomatiche, l’Italia si posiziona come partner privilegiato di Space X, altra azienda di Musk che poterbbe trovare nuovi investimenti in Italia. Starlink non è solo connessione: è potere, economia e geopolitica, con implicazioni che potrebbero ridefinire il ruolo del Paese sul palcoscenico internazionale.
Indice
Starlink: 7 miliardi di opportunità per le comunicazioni satellitari
La rete satellitare Starlink, fiore all’occhiello di Space X, si prepara a rivoluzionare le comunicazioni italiane. Il governo Meloni ha approvato a giugno una norma che prevede l’adozione di sistemi satellitari per garantire servizi strategici, in particolare durante emergenze o blackout. Questa mossa, che allinea l’Italia a standard tecnologici avanzati, rappresenta un’opportunità per Musk di consolidare la sua presenza.
Secondo le stime di Bloomberg, Roma punta a investire circa 7 miliardi di euro nel settore spaziale entro il 2026, creando uno scenario favorevole per Space X. Con Starlink, Musk potrebbe contribuire alla digitalizzazione del Paese, offrendo una valida alternativa alle reti tradizionali in fibra ottica, che richiedono ancora investimenti di 12 miliardi nei prossimi cinque anni solo per aggiornare le infrastrutture in rame.
Il legame con Giorgia Meloni: una sponda politica ed economica
La relazione tra Elon Musk e Giorgia Meloni si sta trasformando in una collaborazione strategica. Durante un recente evento a New York, Musk ha consegnato alla premier un premio, consolidando un’intesa che guarda oltre i protocolli istituzionali. Meloni ha definito Musk un interlocutore fondamentale per rafforzare i rapporti economici tra Italia e Stati Uniti, e il miliardario sembra considerare l’Italia un laboratorio ideale per i suoi progetti.
Starlink e l’ombra di un accordo con il governo italiano
Starlink, il sistema satellitare creato da Space X, si propone come una soluzione innovativa per garantire internet a banda larga anche nelle aree più isolate. L’ipotesi di una collaborazione tra il governo italiano e la società di Musk non sembra in fondo poi così lontana.
I rapporti tra Musk e Giorgia Meloni sono noti, con il premier che ha definito l’imprenditore un “interlocutore fondamentale” per rafforzare la cooperazione tecnologica.
Le indiscrezioni di un possibile contratto tra Palazzo Chigi e Starlink hanno già sollevato dibattiti. Secondo Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva e membro del Copasir, il governo starebbe valutando un accordo che includerebbe anche la copertura satellitare per navi militari come la Garibaldi e la Vespucci, oltre alla rete diplomatica italiana. Borghi ha già annunciato in tutta fretta un’interrogazione ufficiale per chiarire i contorni di queste trattative.
Tra i piani in corso, emerge l’impiego della rete satellitare di Space X, gestita tramite Starlink, per garantire comunicazioni strategiche in ambito militare e diplomatico. Secondo quanto riportato da L’Espresso, Starlink è già stata utilizzata dalla Farnesina per operazioni in Libano durante l’offensiva israeliana contro Hezbollah e dalla Marina per mantenere i contatti con la nave scuola Amerigo Vespucci. Le comunicazioni satellitari di tipo civile, intanto, si sono diffuse grazie a un accordo tra Telespazio, partecipata di Leonardo, e Space X, coinvolgendo migliaia di euro in acquisiti da parte del Ministero degli Esteri e delle Forze Armate.
Sul fronte normativo, il governo italiano sta lavorando all’articolo 25 del disegno di legge sullo spazio, che prevede l’uso di una rete satellitare come riserva per la comunicazione, con 7 miliardi di euro del Pnrr pronti a finanziare progetti aerospaziali. E poi c’è la proposta di Musk, dal costo stimato di un miliardo e mezzo di euro, per affidare a Starlink le comunicazioni satellitari più sensibili di diplomazia e intelligence italiana, un progetto che mette l’Italia al centro delle ambizioni tecnologiche di Musk e al tempo stesso solleva interrogativi sulla dipendenza da una multinazionale privata.
Il monopolio dei satelliti e le sfide globali
Starlink non è solo un’avventura tecnologica, ma il simbolo di un controllo totale sulle comunicazioni satellitari. La rete di Musk ha già fatto la differenza in Ucraina, garantendo connessioni vitali durante il conflitto, e ora si prepara a diventare un’arma strategica per la difesa e i servizi civili in Italia. Mentre l’Europa insegue, Space X vola alto, forte di miliardi raccolti dai principali fondi internazionali per sviluppare i suoi vettori di nuova generazione. Musk non compete, domina: i suoi satelliti non guardano al futuro, lo costruiscono. Ma quale sarà il costo, e non solo in termini economici?
Collaborazioni strategiche: Tesla e il piano energetico
Nel 2024, la divisione energetica di Tesla ha registrato un fatturato superiore a 7 miliardi di dollari nei primi nove mesi, con una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente. Questa linea di business, che include batterie e sistemi di stoccaggio energetico, sta diventando più redditizia rispetto all’automotive.
L’Italia, che sta accelerando sulla transizione energetica, potrebbe essere una delle prossime destinazioni per una megafactory di Tesla. Investimenti di questo tipo non solo rafforzerebbero l’economia locale, ma rappresenterebbero un passo avanti nella modernizzazione delle infrastrutture energetiche.
Oltre l’economia: il peso politico di Musk in Italia
Non si tratta solo di affari. Musk sta mostrando un interesse crescente per il panorama politico italiano. Attraverso la sua piattaforma social, X, l’imprenditore ha più volte espresso sostegno alle posizioni del governo Meloni, commentando temi come la migrazione e la politica internazionale. Questo legame potrebbe tradursi in un’influenza ancora maggiore sull’agenda europea, con benefici diretti per le sue aziende.
Andrea Stroppa: l’esperto che collega Musk all’Italia
Tra i protagonisti dell’intreccio tra Elon Musk e l’Italia c’è un volto inaspettato: Andrea Stroppa, esperto di cybersicurezza e tra i più apprezzati a livello internazionale. Spesso indicato come il braccio operativo di Musk nel Paese, Stroppa preferisce precisare: “Sono orgogliosamente suo amico, ma non sono il referente italiano di Musk. Mah. Ho un ruolo di advisor in alcune sue aziende e in Starlink, e ci confrontiamo spesso su alcuni temi che riguardano l’Italia”.
Secondo Stroppa, l’Italia ha grandi potenzialità, ma resta imbrigliata in problemi sistemici: “Qual è il problema dell’Italia? Ha tantissime piccole imprese, ad alto contenuto tecnologico, ma che non riescono a crescere. Il Paese non ha dimensioni per poter competere a livello internazionale. Il perché si trova nelle politiche industriali non all’altezza. E poi in un sistema poco competitivo perché la competizione viene bloccata dalla burocrazia e dai corpi intermedi”.
Per Stroppa, la visione e il genio di Musk potrebbero aiutare l’Italia a superare questi ostacoli e a ritagliarsi un ruolo di primo piano nei settori del futuro.