Questi 3 minerali possono sconvolgere l’economia mondiale

La transizione energetica sta plasmando il settore delle materie prime, generando un interesse per tre minerali ora molto richiestithe

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il mercato globale delle materie prime sta subendo un cambiamento significativo a causa della rivoluzione della transizione energetica. Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, la domanda di minerali essenziali per sostenere un futuro incentrato su tecnologie a basse o zero emissioni è in costante aumento, principalmente a causa delle crescenti esigenze dell’industria energetica.

I motivi della crescita di domanda

In un recente rapporto pubblicato il 12 luglio, l’Agenzia internazionale per l’energia, con sede a Parigi, ha rivelato che tra il 2017 e il 2022 sono emersi tre minerali chiave che stanno registrando una forte crescita nella domanda. È importante considerare l’equilibrio tra la domanda e l’offerta di tali minerali e valutare tutti i fattori rilevanti, nonché i rischi associati a un mercato delle materie prime sbilanciato, con una forte dipendenza da alcuni paesi. Attualmente, la Cina si posiziona in cima a questa classifica.

In sintesi, la rivoluzione della transizione energetica sta causando un aumento della domanda di materie prime cruciali. Questo trend sta spingendo l’industria energetica a richiedere sempre più minerali necessari per le tecnologie a basse o zero emissioni. È fondamentale monitorare attentamente il mercato delle materie prime, considerare l’equilibrio tra domanda e offerta e affrontare i rischi associati a una dipendenza eccessiva da determinati paesi, tra cui la Cina.

I tre minerali chiave

Secondo la relazione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE), nel periodo compreso tra il 2017 e il 2022 si è verificata una forte crescita nella domanda di tre minerali chiave. In particolare, la domanda complessiva di litio è triplicata, la domanda di cobalto è aumentata del 70% e la domanda di nichel è aumentata del 40%. Questi minerali sono attualmente considerati i più rilevanti nel contesto attuale. La Critical Minerals Market Review ha attribuito l’aumento principalmente alla domanda proveniente dal settore energetico.

Inoltre, gli investimenti nello sviluppo di minerali critici sono aumentati del 30% nel 2022, basandosi su un incremento del 20% nel 2021. Le aziende specializzate nello sviluppo del litio hanno registrato un aumento del 50% nelle spese, seguite da quelle focalizzate sul rame e sul nichel. È interessante notare che le imprese cinesi hanno quasi raddoppiato la loro spesa per gli investimenti nell’anno precedente.

Nel dicembre 2022, l’AIE ha annunciato che le energie rinnovabili supereranno il carbone e diventeranno la principale fonte di generazione di elettricità a livello mondiale entro la metà di questo decennio. In questo contesto emergente, i minerali critici rivestono un ruolo fondamentale per il funzionamento di tecnologie come le turbine eoliche e i veicoli elettrici.

I ritardi nell’estrazione e produzione

Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE), se tutti i progetti pianificati per l’estrazione e la produzione di minerali critici venissero realizzati, potrebbe essere raggiunta un’offerta sufficiente per soddisfare gli impegni sul clima annunciati dai governi. Tuttavia, ci sono diverse sfide da affrontare che potrebbero influire su questo equilibrio.

L’AIE ha evidenziato il rischio di ritardi nei progetti di estrazione e produzione dei minerali critici, che potrebbero influenzare l’offerta disponibile. Inoltre, sono presenti carenze specifiche di tecnologia che potrebbero limitare la capacità di soddisfare la domanda in modo adeguato. Pertanto, l’AIE sottolinea che non vi è spazio per l’autocompiacimento riguardo all’adeguatezza dell’offerta e che il delicato equilibrio tra domanda e offerta potrebbe avere esiti incerti, compresi gli effetti sui prezzi mondiali dei minerali critici.

In sintesi, l’AIE mette in guardia sulla complessità e le sfide associate all’equilibrio tra domanda e offerta di minerali critici. Sebbene i progetti in corso possano potenzialmente soddisfare gli impegni climatici, ci sono rischi di ritardi e carenze di tecnologia che potrebbero influenzare l’offerta e avere conseguenze incerte sui prezzi globali.

Le dimensioni del mercato

Il mercato dei minerali critici per la transizione energetica ha raggiunto una dimensione significativa, raggiungendo i 320 miliardi di dollari nel 2022, con un raddoppio negli ultimi cinque anni. Questo aumento è stato trainato dal crescente utilizzo di tecnologie come le batterie e il fotovoltaico solare. È importante notare che le start-up nel settore dei minerali critici hanno registrato un record di raccolta fondi di 1,6 miliardi di dollari l’anno scorso.

La dimensione e la crescita del mercato dei minerali critici hanno un impatto significativo sulla geopolitica. Vista l’ampia portata della rivoluzione energetica in corso, è inevitabile che si verifichino cambiamenti e tensioni geopolitiche legate a queste risorse cruciali. Paesi che detengono depositi significativi di minerali critici possono aumentare la loro influenza sulla scena internazionale, mentre i paesi che dipendono fortemente dall’importazione di tali risorse potrebbero trovarsi in una posizione di dipendenza e vulnerabilità.

Inoltre, la competizione per l’accesso e il controllo delle riserve di minerali critici potrebbe aumentare le tensioni tra i paesi e influenzare le dinamiche geopolitiche. La sicurezza delle forniture e la diversificazione delle fonti diventano elementi chiave per i governi che cercano di garantire un approvvigionamento stabile di minerali critici per sostenere la transizione energetica.

In sintesi, l’espansione del mercato dei minerali critici per la transizione energetica ha un impatto significativo sulla geopolitica, creando cambiamenti nelle dinamiche di potere e aumentando le tensioni tra i paesi. È essenziale affrontare le sfide geopolitiche correlate a queste risorse critiche e lavorare verso una maggiore sicurezza delle forniture e una diversificazione delle fonti per garantire una transizione energetica sostenibile.

Il ruolo della Cina

Il rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) evidenzia l’aspetto geopolitico significativo legato allo sviluppo di siti per l’estrazione e l’elaborazione dei minerali critici, dato l’importante ruolo che questi materiali svolgono nelle tecnologie a basse e zero emissioni. Ad esempio, il litio è una componente essenziale delle batterie utilizzate nei veicoli elettrici.

Attualmente, la Cina svolge un ruolo di leadership nell’estrazione di grafite e terre rare e nella lavorazione del litio, secondo l’analisi condotta dall’AIE. Tuttavia, nonostante ciò, la seconda economia mondiale dipende ancora in modo significativo dalla Repubblica Democratica del Congo per l’estrazione del cobalto.

Il rapporto dell’AIE mette in evidenza che negli ultimi anni sono stati compiuti progressi limitati nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Sebbene ci siano segnali di un miglioramento nel settore dell’estrazione mineraria, le operazioni di raffinazione dei minerali critici continuano ad essere concentrate in poche regioni.

La concentrazione dei minerali nel mondo

La maggior parte dei progetti pianificati si sviluppa nelle regioni già incumbenti, con la Cina che detiene la metà degli impianti chimici di litio pianificati e l’Indonesia che rappresenta quasi il 90% degli impianti di raffinazione del nichel pianificati.

In sintesi, la concentrazione delle attività di estrazione e raffinazione dei minerali critici in determinate regioni, con la Cina in prima linea in diversi settori, solleva questioni geopolitiche significative. La diversificazione delle fonti di approvvigionamento è un aspetto chiave da considerare per garantire una maggiore sicurezza delle forniture e ridurre la dipendenza da singoli paesi o regioni.

L’importanza per la transizione dall’energia pulita

È importante tenere sotto osservazione le credenziali di sostenibilità dell’intera industria dei minerali critici. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE), i prelievi idrici nel settore sono quasi raddoppiati tra il 2018 e il 2021, e le emissioni di gas serra rimangono persistentemente elevate.

In un momento cruciale per la transizione verso un’energia pulita a livello globale, il direttore esecutivo dell’AIE, Fatih Birol, ha sottolineato l’importanza della crescita rapida del mercato dei minerali critici, che sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi energetici e climatici del mondo. Tuttavia, Birol ha riconosciuto che rimangono ancora sfide significative da affrontare.

È necessario fare molto di più per garantire che le catene di approvvigionamento dei minerali critici siano sicure e sostenibili. Ciò implica l’adozione di pratiche di estrazione e produzione responsabili dal punto di vista ambientale e sociale, nonché l’attuazione di misure per ridurre i prelievi idrici e le emissioni di gas serra associate all’industria dei minerali critici.