Germania, crisi profonda: si rischia il crollo dell’economia

In Germania si assiste a un calo dell’attività economica che, per il secondo mese consecutivo, è in netta contrazione: per gli analisti il quadro è drammatico.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

In Germania l’economia continua ad accusare una netta contrazione, con i dati dell’ultimo sondaggio Pmi “flash” Hcob elaborato da S&P Global che mostrano come, anche ad agosto, l’attività commerciale tedesca abbia subito un calo per il secondo mese consecutivo. Ad aumentare sono stati solo il ritmo della contrazione, le spese medie per beni e servizi, mentre scende rapidamente l’occupazione. Secondo diversi analisti, in Germania si starebbe assistendo a un vero e proprio crollo dell’economia, con gli sviluppi che potrebbero mettere in serie difficoltà l’intero sistema economico.

Il calo dell’economia tedesca

Per comprendere il calo, o per meglio dire la contrazione, dell’economia della Germania è sufficiente guardare ai dati forniti da S&P Global. Ad agosto 2024 la contrazione registrata già a luglio ha trovato conferma, aumentando però leggermente il proprio ritmo. Una velocità maggiore viene registrata anche nella diminuzione dell’occupazione, che è scesa a una velocità di crociera maggiore rispetto agli ultimi quattro anni. Manca, in questo caso, un senso di ottimismo che spinga le imprese tedesche a fare investimenti prospettici per il prossimo anno. Male anche i prezzi, con le spese medie di beni e servizi che sono aumentate a un ritmo che decisamente più rapido rispetto a quanto avvenuto negli ultimi sei mesi. Restano comunque in media con la serie di lungo periodo.

La crisi della Germania in numeri

Nell’economia tedesca in difficoltà c’è un dato cui molto analisti danno maggiore importanza, ovvero l’indice Hcob flash composito. Anche in questo caso ad agosto 2024 è stata registrata una contrazione che porta il valore sotto ai 50 punti per il secondo mese consecutivo. È, nello specifico, a 48,5 punti, mentre a luglio 2024 era a 49,1, con le stime di agosto che lo davano in salita a 49,2 punti, ma così non è stato. E ancora, il Pmi manifatturiero è sceso ad agosto a 42,1 punti rispetto ai 43,2 di luglio (le attese erano a 43,5), mentre il Pmi servizi è passato da 52,5 punti di luglio a 51,4 di agosto (le previsioni lo davano a 52,3 punti).

Dati disastrosi per le banche

I nuovi dati sull’economia tedesca allertano le banche che non hanno mancato di definirli “disastrosi”. È questo l’aggettivo scelto da Cyrus de la Rubia, capo economista della Hamburg Commercial Bank, a commento dati Pmi flash tedeschi.

“Le difficoltà del settore manifatturiero iniziano a ripercuotersi sul comparto dei servizi, altrimenti stabile – ha detto Cyrus de la Rubia – Per il terzo mese consecutivo la crescita dell’attività dei servizi è rallentata. Le nuove attività sono cresciute a malapena e gli arretrati sono diminuiti ancora una volta. Il lato delle esportazioni dei servizi, compreso il turismo, non sta offrendo un grande sostegno, con una contrazione ancora più rapida rispetto a luglio”.

Per il capo economista “la ripresa prevista per la seconda metà dell’anno non riesce a prendere forma” malgrado vi fossero dei motivi per essere fiduciosi come “la riduzione dell’inflazione e l’aumento dei salari”. “Ma sembra che l’incertezza sulla politica economica abbia frenato la spesa dei consumatori – ha aggiunto – mentre la ripresa del settore manifatturiero globale si è inasprita prima che le aziende tedesche potessero sentirne la spinta. Al contrario – ha concluso – le probabilità di un secondo trimestre consecutivo di crescita negativa sono aumentate, il che significa che presto potremmo tornare a parlare di recessione in Germania”.