Il Decreto Omnibus, dopo un lavoro serrato in Commissione, ottiene il via libera definitivo dal Senato e ora proseguirà col suo iter, verso la Camera dove sarà in esame mercoledì 2 ottobre. Palazzo Madama ha espresso parere favorevole con 98 voti, mentre 66 sono stati i contrari e uno solo l’astenuto per l’approvazione con fiducia. La conversione in legge dovrà avvenire entro l’8 ottobre e le novità introdotte spaziano dalla lotta alla pirateria audiovisiva, alla gestione più rapida dei fondi Pnrr, fino alla creazione di un portale unico per il patrimonio immobiliare pubblico.
Il condono per le partite Iva e il concordato preventivo biennale
Una delle novità di rilievo riguarda l’introduzione di un condono fiscale che coinvolge circa 2,7 milioni di partite Iva, che avranno la possibilità di regolarizzare cinque anni d’imposta (dal 2018 al 2022) tramite l’adesione al concordato preventivo biennale. La scadenza per usufruire di questa opportunità è il 31 ottobre 2024. Per chi non aderisce, i termini di decadenza dell’accertamento saranno prorogati di un anno; chi accetta il ravvedimento avrà invece tempo fino al 31 dicembre 2027.
Il meccanismo, descritto come un “ravvedimento operoso” dal governo, prevede per chi aderisce il pagamento di imposte ridotte sui redditi non dichiarati, con aliquote che variano dal 3% al 15%, senza interessi o sanzioni. L’aspetto più interessante è la possibilità di dichiarare solo una parte dell’imponibile evaso, basandosi sull’indice di affidabilità fiscale (Isa). Chi ha un Isa elevato, ad esempio, potrà dichiarare solo il 5% del totale, mentre chi ha un Isa inferiore a 3 dovrà dichiararne il 50%.
Su queste somme, si applicano poi imposte sostitutive che vanno dal 10% al 15% a seconda del livello di affidabilità, offrendo una via d’uscita vantaggiosa per i contribuenti che decideranno di regolarizzare la loro posizione. Per gli anni del Covid (2020-2021), l’aliquota è ulteriormente ridotta del 30%.
Velocizzare i pagamenti del Pnrr per accelerare i cantieri
Le Commissioni hanno anche dato l’ok a una misura del governo che mira a velocizzare i pagamenti legati al Pnrr, nel tentativo di imprimere un’accelerazione ai cantieri finanziati con i fondi europei. Al momento, solo il 30% delle risorse ottenute dall’Ue sono state effettivamente utilizzate. L’emendamento del governo approvato dalle commissioni prevede che le amministrazioni centrali eroghino fino al 90% delle risorse per ciascun progetto entro 30 giorni dalla richiesta, a condizione che i soggetti attuatori certifichino lo stato di avanzamento dei lavori. Questo provvedimento mira a garantire liquidità sufficiente a tutti gli attori coinvolti, riducendo i tempi e semplificando le procedure per i trasferimenti successivi all’anticipazione.
Lotta alla pirateria: pene severe e responsabilità per i fornitori di servizi
In tema di pirateria audiovisiva, il Dl Omnibus introduce nuove regole che impongono ai fornitori di servizi Vpn e Dns di bloccare l’accesso a contenuti trasmessi illegalmente, in particolare per eventi sportivi, film e serie tv. I prestatori di servizi di accesso a internet sono poi obbligati a segnalare immediatamente le condotte “penalmente rilevanti” all’autorità giudiziaria o alla polizia, pena “reclusione fino a un anno“. Secondo il senatore di Forza Italia Dario Damiani, la pirateria audiovisiva costa allo Stato italiano oltre 1,7 miliardi di euro in mancati introiti fiscali, con circa 5 milioni di utenti che usufruiscono di contenuti illegali.
Patrimonio immobiliare pubblico: la creazione di un portale unico
Sul fronte del patrimonio immobiliare pubblico, una delle misure chiave è l’avvio dell’interoperabilità tra le banche dati degli immobili di tutte le amministrazioni pubbliche, compresi enti locali e scuole. Questo processo sarà coordinato dal Ministero dell’Economia attraverso uno o più decreti specifici. L’obiettivo è quello di rendere più efficiente la gestione del patrimonio immobiliare pubblico e di razionalizzare la spesa. Il progetto prevede uno stanziamento iniziale di 50mila euro per il 2024, con l’intenzione di costruire un’unica piattaforma informatica dedicata agli immobili pubblici.
Sostegno alla filiera suinicola
Tra le altre misure approvate, spicca il sostegno agli allevatori della filiera suinicola, fortemente penalizzati dalla diffusione della peste suina africana. Sono stati stanziati 10 milioni di euro per il settore.
L’intervento per la protezione della filiera suinicola prevede anche l’installazione di recinzioni temporanee e altre strutture di contenimento per arginare la proliferazione dei cinghiali selvatici. Il contributo sarà erogato in base all’entità del danno economico subito dagli allevatori, secondo quanto previsto dai decreti del Ministero dell’agricoltura.
Rifinanziamento del bonus psicologo
Buone notizie: il Dl Omnibus prevede 2 milioni per rifinanziare il bonus psicologo, che era già stato confermato per la Manovra 2025. Il senatore del Pd Filippo Sensi, promotore dell’emendamento, ha sottolineato quanto sia stato complicato garantire ulteriori fondi per la salute mentale, ma ha confermato che queste risorse saranno destinate a rafforzare il supporto psicologico.
Salvataggio della Fondazione Santa Lucia
La Fondazione Santa Lucia, centro di eccellenza per la riabilitazione neuromotoria, ha affrontato una crisi finanziaria che ne minacciava l’operatività e la salvaguardia di decine di posti di lavoro specializzati. L’emendamento inserito nel Dl Omnibus prevede il diritto di prelazione all’acquisto per la Fondazione Enea Tech e Biomedical, con l’obiettivo di garantire la continuità delle cure e delle prestazioni sanitarie. Questo intervento segue il finanziamento straordinario di 11 milioni di euro stanziato dal governo Meloni per mantenere operativa la struttura, tutelando sia i pazienti che i lavoratori.
Risorse rinegoziazione mutui a enti locali
Ok anche all’estensione per un altro anno, dal 2026 al 2027, all’utilizzo da parte degli enti territoriali, senza vincoli di destinazione, delle risorse derivanti da operazioni di rinegoziazione di mutui e dal riacquisto dei titoli obbligazionari emessi. Questa possibilità, come detto, era già prevista ma sarebbe andata in scadenza nel 2026 dopo essere stata attivata nel 2015.
Più potere al commissario straordinario rifiuti in Sicilia e turismo open air
Importante anche l’ok per dare più potere al presidente della Regione Siciliana per accelerare la realizzazione dei termovalorizzatori nell’isola, il cui iter era stato avviato durante il governo regionale Musumeci. Nel dl Omnibus, infatti, sono stati rafforzati i poteri del commissario straordinario per i rifiuti in Sicilia che vengono allineati ai poteri di analoghi commissari straordinari in primo luogo a quello per la gestione dei rifiuti a Roma.
Passa anche la proposta del turismo open air, con caravan, case mobili per vacanze e tutti i mezzi mobili di pernottamento su ruote che si trovano in strutture ricettive turistiche all’aperto che dal 1° gennaio non saranno rilevanti ai fini catastali.
Le proposte non passate: il caso Poste e altre modifiche respinte
Nonostante le numerose modifiche apportate durante il passaggio in Commissione, alcune proposte non sono arrivate alla votazione in Aula. Tra queste, l’appello dell’Antitrust per eliminare una norma che, di fatto, abroga una disposizione del Testo Unico della Concorrenza del 1990, che vietava a Poste Italiane di utilizzare i propri asset per fare concorrenza sleale in mercati contigui. L’Antitrust ha richiesto che Poste Italiane apra i suoi uffici alla concorrenza per la vendita retail di luce e gas, ma la proposta non è stata accolta.
Il Dl Omnibus porta a 200mila euro la flat tax sui redditi prodotti all’estero dai Paperoni che trasferiscono la residenza fiscale in Italia. Questa mossa mira a raccogliere maggiori entrate, ma non passa inosservata la proposta di incentivare gli investimenti milionari. Chi investirà almeno 1 milione di euro in uno strumento collettivo potrebbe beneficiare di un dimezzamento dell’imposta, scendendo a 100mila euro per ciascun anno. Questo vantaggio però rimane in sospeso, in attesa di regolamenti del Ministero dell’Economia.
Altre modifiche, come il saldo e stralcio al 50% dei crediti d’imposta per ricerca e sviluppo o la posticipazione dell’obbligo assicurativo per le aziende contro le catastrofi, non sono state approvate e sono state ridotte a semplici ordini del giorno.