Debito pubblico cresce di oltre 30 miliardi a giugno: ogni italiano è indebitato per 50mila euro

Il debito pubblico sale ancora: lo scorso giugno il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 30,3 miliardi

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il debito pubblico italiano continua a crescere, raggiungendo i 2.948,5 miliardi di euro, secondo i dati aggiornati forniti dalla Banca d’Italia. A giugno, il debito delle pubbliche amministrazioni è aumentato di 30,3 miliardi di euro rispetto al mese precedente, avvicinandosi così alla soglia dei 3mila miliardi.

A quanto ammonta il debito pubblico italiano

Bankitalia ha spiegato che tale incremento è dovuto al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (15,3 miliardi), all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (45,4 miliardi) e agli effetti combinati di scarti e premi all’emissione e al rimborso dei titoli indicizzati all’inflazione e delle variazioni dei tassi di cambio (1,4 miliardi).

Ma se il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 30,4 miliardi di euro, quello delle amministrazioni locali è invece sceso di 0,1 miliardi. Per quanto riguarda gli enti previdenziali, il debito è rimasto sostanzialmente stabile. La vita media residua è lievemente diminuita a 7,7 anni, da 7,8 del mese precedente.

In merito alla detenzione del debito, il report di Bankitalia indica che la quota in possesso dell’istituto è scesa al 23,1%, rispetto al 23,3% del mese precedente. Inoltre, a maggio (ultimo mese per cui sono disponibili i dati), la quota detenuta dai non residenti è aumentata al 28,9%, rispetto al 28,8% del mese precedente, mentre quella detenuta da altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è salita al 14,3%, rispetto al 14,1% del mese precedente.

Aumentano le entrate tributarie

Infine, il report esamina in dettaglio le entrate tributarie, che rappresentano le tasse versate dai contribuenti e costituiscono una fonte cruciale di entrate per lo Stato. A giugno 2024, queste hanno raggiunto la cifra di 42 miliardi di euro, segnando un incremento significativo rispetto al mese dello scorso anno. In particolare, questo importo rappresenta un aumento del 9,9% rispetto ai 38,2 miliardi di euro raccolti nello stesso mese del 2023, corrispondente a un incremento assoluto di 3,8 miliardi di euro.

Nel primo semestre del 2024, il totale delle entrate tributarie ha raggiunto 248,8 miliardi di euro, evidenziando una crescita del 7,5% rispetto ai 231,3 miliardi di euro raccolti nello stesso periodo del 2023. Questo aumento di 17,5 miliardi di euro riflette una crescita continua e sostanziale delle risorse finanziarie disponibili per il bilancio dello Stato, dimostrando un miglioramento nella raccolta delle tasse e nella gestione delle entrate fiscali.

Quanto costa il debito pubblico al cittadino

Un aumento del debito pubblico che sicuramente non rende felici i cittadini italiani. Suddividendo l’intero debito, attualmente pari a circa 2.948,5 miliardi di euro, per la popolazione residente di circa 59 milioni di persone, si ottiene una cifra di debito vicina ai 50mila euro, pari ad uno stipendio medio-alto di un cittadino italiano.

Secondo le stime del governo riportate nel Documento di economia e finanza (Def), il debito pubblico italiano è previsto superare i 3.000 miliardi di euro l’anno prossimo. Negli ultimi 12 mesi, il debito è aumentato di 91,5 miliardi di euro. Secondo il Governo, tra le maggiori cause del balzo in avanti del debito pubblico sono le spese per il superbonus edilizio al 110%, che secondo le ultime stime dell’Enea ha comportato oneri per lo Stato da 122,7 miliardi di euro.