Il debito pubblico italiano sfiora i 3mila miliardi: il peso sui cittadini

Il debito pubblico italiano continua a crescere e sfiora i 3mila miliardi di euro, pesando sempre di più sui cittadini

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 15 Luglio 2024 13:19

Il debito pubblico italiano si avvia verso i 3mila miliardi. Nel mese di maggio lo Stato ha accumulato altri 13 miliardi da restituire ai propri creditori, portando il totale a 2.919 miliardi di euro. Si tratta del record nominale per il nostro Paese, che conferma di avere una delle situazioni debitorie peggiori d’Europa.

La ragione principale di questo aumento è da ricondurre al fabbisogno della pubblica amministrazione. Pesano però anche i premi per i titoli di Stato, la variazione dei tassi di cambio che ha indebolito l’euro nei confronti del dollaro e la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione. Sono le amministrazioni centrali ad aver creato debito, mentre quelle locali lo hanno leggermente ridotto.

Aumenta il debito pubblico italiano: quasi 3mila miliardi

Il debito pubblico italiano è cresciuto di 13 miliardi di euro a maggio, in confronto ad aprile 2024. Su base annua, l’incremento è invece di 99 miliardi di euro. Lo riportano i dati della Banca d’Italia, inseriti nel rapporto sulla finanza pubblica. Buona parte dell’aumento del debito si deve alla crescita del fabbisogno delle amministrazioni pubbliche centrali, pari a 13,6 miliardi di euro. Si è invece ridotto quello delle amministrazioni locali, di 300 milioni di euro.

Altri fattori che hanno portato all’aumento del debito sono il cambio sfavorevole con il dollaro della moneta unica, l’aumento dei costi dei titoli indicizzati all’inflazione e il pagamento dei premi dei titoli di Stato. In positivo, oltre al risultato degli enti locali, ha agito anche una riduzione delle disponibilità liquide del ministero del Tesoro, di 300 milioni di euro.

Con questo risultato, l’Italia sfiora i 3mila miliardi di euro di debito. Precisamente, il nostro Paese ha un passivo di 2.918,9 miliardi di euro. A detenere il debito delle amministrazioni pubbliche è principalmente la Banca d’Italia e le banche italiane. In senso relativo però, più del 25% del debito italiano, la fetta più ampia, è in mano a non residenti.

Il peso del debito pubblico sui cittadini

Questo aumento di debito pubblico rappresenta un peso non indifferente sui cittadini italiani. Dividendo l’intera cifra per l’attuale popolazione residente nel Paese (circa 59 milioni di persone) si ottiene una cifra di debito pro capite di poco superiore ai 49mila euro. Si tratta di più di un anno e mezzo dello stipendio medio di un lavoratore, che in Italia risulta essere di circa 33mila euro all’anno. Nonostante le intenzioni del governo però, la situazione continuerà a peggiorare ancora per alcuni anni.

Il Governo ha già previsto un aumento del debito pubblico oltre i 3mila miliardi di euro nel 2025. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha già da tempo intavolato una trattativa con l’Unione europea per il rientro in margini accettabili della situazione debitoria dello Stato. Il programma sarà di sette anni, coinvolgendo la legislatura in corso per intero.

Il picco del debito pubblico italiano dovrebbe essere raggiunto nel 2027, quando toccherà i 3.306 miliardi di euro. Da quel momento però le strategie dell’esecutivo dovrebbero iniziare a dare i primi frutti e il passivo dovrebbe cominciare a calare. Anche il rapporto tra debito e Pil continuerà a crescere, seppur in maniera moderata, fino al 2026, sfiorando, senza però raggiungere, il 140%.