Aumenti alle stelle per le materie prime, per un caffè +18% rispetto al 2021

Nel 2024 il prezzo medio della tazzina al bar raggiunge 1,21 euro. La spesa degli italiani per l'espresso sale a 7,26 miliardi di euro

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 4 Gennaio 2025 14:06

La crisi internazionale delle materie prime fa schizzare alle stelle i prezzi al dettaglio di alcuni prodotti alimentari di largo consumo, con ripercussioni dirette per le tasche delle famiglie italiane. Lo afferma una indagine congiunta realizzata da Assoutenti e Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.), che ha passato in rassegna i listini al dettaglio di burro, caffè tostato, cioccolato ed espresso al bar nelle principali città italiane.

Quanto è aumentato il prezzo del caffè al bar

La produzione di caffè ha subito un drastico calo a causa dei danni provocati da prolungati periodi di siccità seguiti da forti piogge anomale nei principali paesi produttori, spingendo i prezzi dell’Arabica e del Robusta sui mercati internazionali ai livelli più alti dagli anni ’70.

Di conseguenza, i listini al dettaglio del caffè tostato hanno subito forti aumenti nei negozi e supermercati italiani. In particolare, il prezzo medio al chilogrammo è cresciuto del 42,8% negli ultimi tre anni, passando da 8,86 euro nel 2021 a 12,66 euro alla fine del 2024.

I rincari del prezzo dell’espresso continuano a farsi sentire nei bar italiani, con una crescita media del 18,1% rispetto al 2021, portando il costo medio della tazzina a 1,21 euro a fine 2024, come rilevato da Assoutenti e C.r.c. Bolzano si conferma la città più cara per il caffè, con un prezzo medio di 1,38 euro a tazzina, seguita da Trento (1,35 euro) e Pescara (1,34 euro), quest’ultima registrando l’aumento più consistente (+34% rispetto al 2021). La città più economica, Catanzaro, vede il prezzo dell’espresso a 1 euro, mentre a Roma si attesta a 1,12 euro. Con 6 miliardi di tazzine di espresso vendute ogni anno in Italia, il totale speso dai consumatori ha raggiunto i 7,26 miliardi di euro nel 2024.

Prezzi alle stelle per burro e cioccolato

Un altro prodotto di largo consumo che ha visto aumenti significativi nell’ultimo anno è il burro. Secondo Assoutenti e C.r.c., il rincaro è stato influenzato dalla riduzione della produzione di latte, causata da condizioni climatiche sfavorevoli nei paesi produttori e dalla minore disponibilità di pascoli, a fronte di una domanda in crescita. A fine 2024, il prezzo medio al dettaglio del burro in Italia ha raggiunto i 13,35 euro al kg, con un incremento del 48,8% rispetto al 2021. 

Gli amanti del cioccolato hanno dovuto fare i conti con un altro rincaro significativo. La crisi internazionale del cacao, aggravata dai danni alle coltivazioni in paesi produttori come Ghana e Costa d’Avorio a causa dei cambiamenti climatici e delle malattie che hanno colpito le piante, ha fatto impennare i prezzi della materia prima nel 2024.

Questo aumento si riflette direttamente sui listini del cioccolato in Italia: il prezzo di una tavoletta da 100 grammi è salito infatti da una media di 1,26 euro nel 2021 a 1,60 euro nel 2024, con un aumento del 26,9%. Palermo è la città dove il cioccolato costa di più, con una media di 2,08 euro per una tavoletta da 100 gr, seguita da Milano con 1,73 euro. La città più economica è Aosta (1,41 euro), seguita da Trento (1,42 euro), come rilevato da Assoutenti e Centro di formazione e ricerca sui consumi.

Gli aumenti nelle città italiane

Di seguito, ecco i rincari degli alimenti in Italia nel 2024, con il confronto rispetto al 2021. Le cifre si riferiscono, come già detto, a un kg di burro, a un kg di caffè tostato, a una tavoletta di cioccolato da 100 grammi e a un espresso al bar.

Città Burro Caffè tostato Cioccolato Espresso al bar
Ancona 13,99 (+61,7%) 14,34 (+51,9%) 1,58 (+21,5%) 1,20 (+15,4%)
Aosta 14,45 (+35,7%) 13,73 (+26,5%) 1,41 (+19,5%) 1,12 (+6,7%)
Bari 12,74 (+70,1%) 10,82 (+46,0%) 1,54 (+26,2%) 1,14 (+32,6%)
Bologna 12,47 (+50,2%) 12,48 (+42,1%) 1,52 (+32,2%) 1,27 (+12,4%)
Bolzano 12,62 (+37,3%) 13,27 (+38,2%) 1,58 (+33,9%) 1,38 (+16,9%)
Cagliari 15,43 (+45,0%) 12,37 (+48,0%) 1,72 (+26,5%) 1,17 (+10,4%)
Catanzaro 14,40 (+60,0%) 10,36 (+36,7%) 1,66 (+23,9%) 1,00 (+25,0%)
Firenze 10,07 (+29,1%) 10,43 (+40,8%) 1,53 (+37,8%) 1,21 (+11,0%)
Genova 12,87 (+30,5%) 13,92 (+52,5%) 1,49 (+27,4%) 1,18 (+14,6%)
Milano 12,14 (+35,0%) 13,05 (+64,8%) 1,73 (+41,8%) 1,18 (+14,6%)
Napoli 13,37 (+56,9%) 11,53 (+30,9%) 1,61 (+20,1%) 1,16 (+28,9%)
Palermo 13,99 (+87,8%) 12,06 (+64,1%) 2,08 (+30,0%) 1,20 (+22,4%)
Pescara 14,26 (+72,6%) 12,62 (+41,6%) 1,63 (+9,4%) 1,34 (+34,0%)
Perugia 14,00 (+41,6%) 13,46 (+42,1%) 1,68 (+26,3%) 1,18 (+15,7%)
Roma 14,53 (+65,7%) 13,17 (+48,5%) 1,68 (+23,5%) 1,12 (+20,4%)
Torino 15,85 (+35,9%) 12,77 (+62,3%) 1,52 (+35,7%) 1,29 (+20,6%)
Trento 11,39 (+44,4%) 13,11 (+29,0%) 1,42 (+20,3%) 1,35 (+19,5%)
Trieste 13,32 (+44,8%) 14,34 (+32,2%) 1,54 (+36,3%) 1,32 (+15,8%)
Venezia 11,79 (+43,4%) 12,65 (+31,2%) 1,57 (+26,6%) 1,24 (+14,8%)