La Borsa del 26 novembre, mercati europei in rosso dopo le minacce di Trump sui dazi

Trump promette di applicare dazi fin dal primo giorno di insediamento alla Casa Bianca a gennaio e prende di mira Canada, Messico e Cina

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 26 Novembre 2024 08:42Aggiornato: 26 Novembre 2024 10:42

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  1. Le minacce di Trump minano le Borse e il mercato valutario

    Le minacce di Donald Trump su nuovi dazi e l’incertezza riguardo alle prossime mosse delle banche centrali pesano sulle Borse europee, che avviano la giornata in territorio negativo. A Milano l’indice Ftse Mib perde l’1,1%, mentre Parigi cede lo 0,75%, Francoforte lo 0,62%, Madrid lo 0,87%, Amsterdam lo 0,52% e Londra lo 0,3%.

    Nonostante sia presto per capire se le dichiarazioni del presidente eletto americano si tradurranno in azioni concrete, l’annuncio di dazi aggiuntivi del 10% sulle importazioni cinesi e del 25% su quelle da Messico e Canada alimenta la volatilità nei mercati. Tale instabilità si riflette anche nel mercato valutario, penalizzando il dollaro canadese, il peso messicano e lo yuan cinese.

  2. Spread a 127 punti

    Lo spread tra BTp e Bund apre la giornata con un lieve rialzo, attestandosi a 127 punti base rispetto ai 126 della chiusura precedente. Il rendimento del BTp decennale benchmark mostra anch'esso un leggero incremento, avviando la seduta al 3,47% contro il 3,46% registrato al termine della giornata precedente.

  3. I titoli in rialzo e ribasso di oggi

    Sul Ftse Mib, tra i titoli più performanti della giornata spicca Generali, che registra un incremento dello 0,95% portandosi a 27,53 euro per azione. Segue Leonardo, in crescita dello 0,76% a 25,19 euro. Banco Bpm e Saipem mostrano entrambe un lieve rialzo dello 0,17%, con il primo leggermente in controtendenza rispetto ai dati di ieri. Infine, Snam chiude con un incremento marginale dello 0,07%, attestandosi a 4,375 euro.

    Sul Ftse Mib, la giornata vede Stellantis tra i titoli con le peggiori performance, con una perdita significativa del 4,85% e un valore che scende a 12,192 euro. Seguono Pirelli, in calo del 2,54% a 5,07 euro, e Iveco Group, che registra una flessione del 2,14% a 9,136 euro. Anche Interpump chiude in ribasso del 2,05%, attestandosi a 42,98 euro, mentre Campari perde l'1,80%, fermandosi a 5,688 euro.

    Tra gli altri titoli, Prysmian scende dell'1,62% a 61,80 euro, Tenaris dell'1,54% a 17,63 euro e Ferrari dell'1,51%, portandosi a 411,40 euro. Diasorin e Nexi registrano rispettivamente cali dell'1,44% (105,85 euro) e dell'1,40% (5,338 euro).

  4. Le Borse aprono in negativo

    Le principali Borse europee aprono la settimana in territorio negativo, caratterizzate da un clima di incertezza. A Londra, l'indice FTSE 100 registra un calo dello 0,31% poco dopo l'apertura. Parigi mostra un andamento più marcato al ribasso, con il CAC 40 in flessione dello 0,77%. Anche Milano avvia la seduta in terreno negativo, con il Ftse Mib in calo dello 0,55%. Francoforte, infine, segna un ribasso dello 0,49%, mantenendosi sui livelli della chiusura precedente.

  5. Sempre in primo piano Banco Bpm e UniCredit

    Il Consiglio di Amministrazione di Banco Bpm, riunitosi oggi come previsto, ha avviato una prima analisi sull’Offerta Pubblica di Scambio (Ops) presentata da UniCredit. Un portavoce dell’istituto ha confermato l’informazione, mentre fonti di stampa riportano che una valutazione interna definisce il prezzo proposto da UniCredit come "troppo basso, quasi offensivo".

    Nel frattempo, Financial Times riferisce che Natixis Investment Managers è in fase di trattative preliminari con Generali per un’eventuale integrazione delle rispettive attività di asset management. Parallelamente, fonti indicano che Cassa Depositi e Prestiti (CDP) potrebbe entrare nell’azionariato del gruppo assicurativo triestino per garantirne una maggiore stabilità.

  6. Borse si apprestano ad aprire in negativo

    Con Donald Trump che torna a minacciare l'introduzione di nuovi dazi contro Cina, Canada e Messico già dal primo giorno del suo eventuale insediamento alla Casa Bianca a gennaio, i mercati asiatici si mostrano nervosi, mentre le valute risentono del rafforzamento del dollaro. Questo contesto ha spinto i futures sull'Eurostoxx 600 in calo dello 0,6% alle ore 8:30 italiane.