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La Borsa del 2 dicembre, negative tutte le piazze europee, pesa la crisi in Francia e Trump
Donald Trump ha messo in guardia i Paesi dei Brics dal creare una loro valuta o di sostenerne un'altra, minacciando dazi del 100%
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Francia e Trump affossano l'Europa
Le Borse europee aprono il mese di dicembre in rosso, influenzate dalle dichiarazioni del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha avvertito i Paesi dei Brics contro la creazione di una propria valuta o il supporto di una valuta alternativa al dollaro, minacciando dazi del 100% in caso contrario.
In Francia, le tensioni politiche si riacutizzano con il governo che ha respinto le richieste di ulteriori concessioni da parte del Rassemblement National, in merito alla legge di Bilancio per l'anno prossimo. Questa situazione ha alimentato le aspettative di un possibile voto di sfiducia nei prossimi giorni, una notizia che potrebbe influenzare ulteriormente i mercati, oscurando la recente conferma del rating e dell'outlook stabile della Francia da parte di S&P Global, che ha mantenuto il rating AA- venerdì scorso.
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I rialzi e ribassi giornalieri
Nella seduta odierna del Ftse Mib, Leonardo si distingue come il miglior titolo della giornata, con un rialzo dell’1,73%, che porta il valore a 25,91 euro. Prysmian avanza dello 0,48%, raggiungendo quota 62,72 euro, mentre Interpump Group guadagna lo 0,41%, attestandosi a 44,24 euro. Anche Campari registra una performance positiva, con un incremento dello 0,39% a 5,70 euro, seguita da Banca Monte dei Paschi di Siena, che cresce dello 0,29% a 6,238 euro. In lieve rialzo anche Nexi, che segna +0,18% a 5,614 euro, dopo che nel fine settimana era stata funestata dai problemi con i pagamenti elettronici.
Stellantis crolla del 7,99% che porta il titolo a 11,534 euro, dopo l'annuncio delle dimissioni del Ceo Carlos Tavares. Italgas segna un calo dell'1,85%, scendendo a 5,57 euro, mentre Iveco Group arretra dell'1,29%, attestandosi a 9,348 euro. In flessione anche Banca Popolare di Sondrio, che perde l'1,04% a 7,125 euro, seguita da Moncler, in ribasso dello 0,91% a 45,93 euro. STMicroelectronics chiude in calo dello 0,89%, a 24,065 euro, mentre Unipol cede lo 0,88%, scendendo a 11,32 euro.
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Spread a 122 punti
In avvio di seduta, lo spread tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata si amplia, attestandosi a 122 punti base rispetto ai 119 di venerdì. Il rendimento del BTp decennale rimane stabile al 3,28%, in linea con la chiusura della sessione precedente.
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Negative tutte le borse europee
In apertura di seduta, le principali piazze europee mostrano un andamento incerto. Londra segna un leggero calo dello 0,1%, mentre Francoforte avvia gli scambi in ribasso dello 0,21%. Parigi registra una flessione più marcata, con un -1,21%, mentre Milano si muove in territorio negativo, cedendo lo 0,53% in un contesto di scambi laterali.
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Occhi su Stellantis e UniCredit
A Piazza Affari riflettori puntati su Stellantis, dopo che il Consiglio di Amministrazione ha accettato le dimissioni di Carlos Tavares dalla carica di Ceo. Il nuovo amministratore delegato sarà nominato nel primo semestre del 2024.
Nel settore bancario, Unicredit rimane sotto i riflettori. L’amministratore delegato Andrea Orcel attenderà i risultati di Banco BPM e l'esito dell'offerta su Anima Holding, previsto per marzo, prima di valutare un possibile adeguamento delle condizioni dell’offerta sul Banco. Inoltre, Orcel ha in agenda un incontro con il management di Crédit Agricole per discutere delle collaborazioni tra i due istituti, in seguito all'OPS lanciata da Piazza Gae Aulenti.
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Apertura incerta per i mercati
Lunedì 2 dicembre i mercati si muovono in maniera contrastata: mentre le Borse asiatiche spingono al rialzo, i future di Wall Street e quelli europei segnano una flessione, dopo i recenti massimi record registrati a New York. L'attenzione degli investitori è ora rivolta al rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti, atteso per venerdì, che potrebbe influenzare le prossime decisioni della Fed sui tassi di interesse.