La Borsa del 18 dicembre, si svegliano i mercati europei con Milano che va in positivo

Ci si aspetta un’apertura poco mossa delle Borse europee. A Piazza Affari occhi puntati sul settore bancario

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 18 Dicembre 2024 08:51Aggiornato: 18 Dicembre 2024 20:05

Le ultime notizie della Borsa italiana e internazionale .

  1. Quali titoli hanno chiuso in positivo e quali in negativo

    UniCredit guadagna l’1,31% dopo aver aumentato la sua posizione potenziale su Commerzbank, arrivando al 28% attraverso strumenti derivati. La mossa non è passata inosservata a Berlino, dove il governo tedesco ha criticato l'operazione, definendola "non coordinata e non amichevole", e ha richiesto che UniCredit riduca la sua quota. Banco BPM, invece, perde lo 0,7%, in seguito all’esposto presentato alla Consob contro l’Opslanciata da UniCredit e a tutela dell’offerta pubblica promossa su Anima, che cede l’1,07%.

    Tra i migliori titoli di giornata spicca STMicroelectronics (+2,53%), trainata dal buon andamento del settore tecnologico europeo (+1,2% l’indice Stoxx 600 di settore). Bene anche Prysmian (+1,24%), grazie all’annuncio di due commesse in Francia per un valore potenziale di circa 700 milioni di euro. Gli analisti di Citi vedono nella società una "solida opportunità di crescita", anche in vista di una possibile doppia quotazione negli Stati Uniti nel 2025.

    Sul fronte opposto, Moncler chiude in calo dell’1,56%, penalizzata dalla debolezza del settore del lusso, con Kering (-0,84% a Parigi) appesantita dalla notizia dello scorporo di immobili per circa 4 miliardi di euro. Vendite anche su utility e gas: Hera lascia sul terreno l’1,18%, mentre A2A perde l’1,12%.

  2. Borse chiudono in rialzo

    Le Borse europee chiudono in lieve rialzo, mantenendosi appena sopra la parità, mentre gli investitori attendono il verdetto della Fed sui tassi d'interesse e, soprattutto, le indicazioni di Jerome Powell in conferenza stampa. Sebbene un taglio di 25 punti base sia ormai dato per scontato, l'attenzione è rivolta alle prospettive per il 2024.

    La riunione di dicembre della Federal reserve dovrebbe portare i Fed funds targets al 4,25-2,50%, dal 4,50-4,75%, come indicavano a settembre i "dots", i punti che rappresentano le previsioni dei singoli governatori della banca centrale Usa.

    Il governatore della Fed potrebbe segnalare una pausa nell’allentamento monetario, prevedendo al massimo tre riduzioni dei tassi da 25 punti base l’anno prossimo, contro i quattro stimati a settembre. Intanto, Eurostat ha confermato un’inflazione annua al 2,2% nell’Eurozona per novembre.

    Positive anche Parigi (+0,3%) e Madrid (+0,2%), sulla parità Londra e Francoforte. A Milano, il FTSE MIB chiude in rialzo dello 0,25%, con riflettori ancora puntati sul risiko bancario.

     

     

     

  3. Si riprendono le borse europee

    Le Borse europee proseguono il loro rialzo, sostenute dai dati sull'inflazione nell'Eurozona e nel Regno Unito. L'attenzione dei mercati è rivolta alla riunione della Fed, con un ulteriore taglio dei tassi e le aspettative per il 2025.

    L'indice Stoxx 600 guadagna lo 0,2%, con Londra (+0,4%) positiva, grazie a un indice dei prezzi al consumo in linea con le attese. Madrid segna +0,3%, Parigi +0,2% e Francoforte +0,1%. Il Ftse Mib sale dello 0,44% a 34.467 punti alle 12:05, con Unicredit, Bper, Eni, Prysmian e Stm in prima linea.

    L'euro scende dello 0,07%, scivolando a 1,049 dollari, dopo che il tasso d'inflazione annuale nell'Eurozona è salito al 2,2% a novembre, rispetto al 2% di ottobre, secondo i dati definitivi di Eurostat. Tuttavia, la lettura finale è inferiore alla stima preliminare del 2,3%. Su base mensile, i prezzi al consumo sono scesi dello 0,3%, in linea con la stima flash. Il tasso d'inflazione core annuale dell'area euro, monitorato attentamente dalla Bce, è rimasto stabile al 2,7%, come previsto, mentre su base mensile i prezzi al consumo core sono diminuiti dello 0,6%, come atteso.

     

  4. Come aprono le Borse

    Le Borse europee aprono la seduta con cautela in attesa del verdetto della Fed sui tassi. Il Ftse Mib di Milano registra un lieve calo dello 0,26%, mentre il Dax di Francoforte (+0,01%) e il Cac 40 di Parigi (-0,07%) si mantengono sostanzialmente stabili. In ribasso l'Ibex di Madrid, che perde lo 0,2%, mentre l’Aex di Amsterdam mostra un andamento più vivace con un progresso dello 0,2%.

  5. I rialzi e ribassi di oggi

    Sul Ftse Mib, i maggiori rialzi della giornata vedono Azimut in testa, con un valore di 24,96 euro e un incremento dell'1,50%. Seguono STMicroelectronics, che si attesta a 24,665 euro (+0,69%), Eni a 12,838 euro (+0,42%) e Telecom Italia, in leggero aumento a 0,2744 euro (+0,22%).

    I maggiori ribassi della mattinata vedono invece Banco Bpm in calo dell'1,23%, con un valore di 7,862 euro. Seguono Banca Monte dei Paschi di Siena, che chiude a 6,602 euro (-1,11%), Nexi a 5,53 euro (-1,07%), e Inwit e Mediolanum entrambe in ribasso dello 0,78%, con valori rispettivi di 9,55 euro e 11,49 euro.

  6. Oggi è il giorno della Fed

    Le Borse europee si avviano verso un'apertura prudente (future sull'Euro Stoxx -0,06%) in attesa del verdetto della Fed sui tassi di interesse. Un taglio di 25 punti base è ormai ampiamente previsto dai mercati, ma l'attenzione degli investitori sarà rivolta alla conferenza stampa del presidente Jerome Powell, in cerca di indicazioni sulla politica monetaria per il 2024.

  7. A Piazza Affari occhi su Mps e Banco Bpm

    Sul listino di Piazza Affari, riflettori puntati su Banco Bpm, il cui consiglio di amministrazione ha chiesto alla Consob di adottare misure a tutela degli stakeholder della banca, del mercato e dell'offerta pubblica su Anima, in relazione all’Ops lanciata da UniCredit.

    Nel frattempo, Mps ha comunicato le dimissioni dei consiglieri indipendenti nominati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze tramite la lista presentata il 27 marzo 2023.