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La Borsa del 16 dicembre, Piazza Affari in positivo ma pesa il -4% di Stellantis
I mercati rimangono cauti riguardo alla traiettoria dei tassi a lungo termine poiché l'inflazione continua a essere fonte di preoccupazione
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Stellantis crolla a Piazza Affari, i motivi
Seduta negativa per Stellantis, che cede oltre tre punti percentuali, collocandosi in fondo al Ftse Mib in una giornata complessivamente difficile per il comparto auto in Europa (-1,95% l'Euro Stoxx 600). Il titolo, al momento in calo del 4,1% a 12,89 euro per azione, si trova poco sopra il minimo giornaliero di 12,808 euro. La discesa è alimentata anche dalle prese di beneficio, visto che dopo il crollo sotto i 12 euro all'inizio di dicembre, in seguito alle dimissioni improvvise dell'ex Ceo Carlos Tavares, il titolo aveva recuperato terreno, salendo del 13,6% tra il 2 e il 13 dicembre. Nonostante questo, le azioni di Stellantis sono scese del 52% dai massimi di marzo a 27,155 euro e del 39% nel 2024.
Il focus del mercato resta sul dibattito riguardante la nuova regolamentazione sulle emissioni, che entrerà in vigore nel 2025 e che potrebbe comportare pesanti multe per le case automobilistiche non conformi. Stellantis ha sempre dichiarato di essere pronta a rispettare le nuove regole: "Saremo compliant, non pensiamo neppure a pagare le multe", aveva affermato Jean-Philippe Imparato, COO Enlarged Europe di Stellantis, durante un incontro con i sindacati a Mirafiori. Le multe potrebbero ammontare a 2,7 miliardi di euro.
Un altro punto focale riguarda la trattativa con i sindacati per il rinnovo del contratto e soprattutto per il futuro dell'azienda. Nonostante l’uscita di Tavares, Stellantis ha ribadito la volontà di mantenere invariata la sua strategia, con l'Italia al centro. La discussione si concentrerà anche al tavolo al Mimit domani, importante per capire se i recenti segnali di disgelo potranno tradursi in un piano concreto e a lungo termine, come richiesto dal Governo.
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Solo Milano si salva nel pomeriggio
I mercati azionari europei sono in ribasso, con il Dax che perde lo 0,28%, il Cac40 scende dello 0,63%, e il Ftse100 cede lo 0,32%. Milano, tuttavia, si distingue con un modesto rialzo dello 0,11%, attestandosi a 34.928 punti, grazie soprattutto al buon andamento delle banche e di Unipol.
Tra i principali rialzi del giorno, Bper Banca guadagna l'1,86%, raggiungendo quota 6,34 euro. Banco BPM cresce dell'1,73%, arrivando a 7,982 euro, mentre Unipol avanza dell'1,52%, portandosi a 12,04 euro. Erg segue con un incremento dell'1,10%, attestandosi a 20,26 euro, e Banca Monte Paschi di Siena segna un +0,93%, chiudendo a 6,732 euro.
Per i ribassi invece comanda Stellantis, in forte calo del 4,14%, con il titolo che scende a 12,796 euro. Iveco Group perde l'1,89%, attestandosi a 9,766 euro, mentre Diasorin scivola dell'1,71%, chiudendo a 100,85 euro. Amplifon registra una flessione dell'1,50%, fermandosi a 24,92 euro, e Ferrari scende dell'1,48%, chiudendo a 425,10 euro.
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Gli impegni della settimana
Le Borse europee iniziano la settimana pre-natalizia all'insegna della prudenza, con gli investitori concentrati su una serie di dati macroeconomici e sull’importante appuntamento di mercoledì, quando la Federal Reserve comunicherà la sua decisione sui tassi di interesse. Il mercato prevede un taglio di 25 punti base e presterà particolare attenzione alle dichiarazioni del presidente Jerome Powell e al grafico "dot plot", che riflette le aspettative dei membri del board sulla futura traiettoria della politica monetaria.
Dopo la Fed, giovedì sarà il turno della Bank of England, che dovrebbe mantenere i tassi invariati, mentre venerdì la Bank of Japan potrebbe rinviare a gennaio il tanto atteso rialzo dei tassi.
In un intervento odierno, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha sottolineato che la politica monetaria dell'Eurotower rimane restrittiva, ma ha lasciato intendere una possibile ulteriore riduzione dei tassi se i dati in arrivo confermeranno lo scenario di base.
A livello europeo, sono attesi i dati Pmi di Eurozona, Francia e Germania, mentre a Berlino si tiene il voto di fiducia al cancelliere Olaf Scholz, passo cruciale verso le elezioni anticipate
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Spread a 114 punti
Lo spread tra BTp e Bund si amplia leggermente in apertura di seduta, attestandosi a 114 punti base rispetto ai 113 punti registrati alla chiusura del giorno precedente. Il rendimento del decennale italiano benchmark rimane stabile al 3,38%, lo stesso valore indicato nella giornata precedente.
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Le banche aprono bene
Sul FTSE MIB, tra i maggiori rialzi della giornata spicca Bper Banca, che chiude a 6,348 euro con un incremento dell’1,99%. Seguono Banco BPM, in crescita dell’1,30% a 7,948 euro, e Intesa Sanpaolo, che registra un aumento dell’1,25% raggiungendo quota 3,976 euro. Bene anche Banca Monte Paschi di Siena, in rialzo dell’1,23% a 6,752 euro. Leonardo chiude la lista con un incremento dell’1,05%, attestandosi a 26,02 euro.
I maggiori ribassi della giornata vedono Diasorin in calo dell’1,80%, con il titolo che chiude a 100,75 euro. Amplifon segue con una flessione dell’1,70%, attestandosi a 24,87 euro, mentre Stellantis perde l’1,32%, chiudendo a 13,172 euro. In ribasso anche Inwit, che scende dell’1,16% a 9,815 euro, e Interpump Group, che registra una contrazione dello 0,66%, fermandosi a 44,98 euro.
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Rialzi e ribassi frazionari per i mercati
Borse europee caute in avvio di seduta. Il Dax sale dello 0,05%, il Cac40 perde lo 0,25%, il Ftse100 cresce ma solo dello 0,05% e il Ftse Mib dello 0,13% a 37.166 punti.
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Stellantis e Tim gli osservati speciali di oggi
Stellantis al centro dell’attenzione dopo le dichiarazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha chiesto un piano “assertivo” per il futuro del gruppo automobilistico, con l’obiettivo di salvaguardare gli stabilimenti italiani.
Occhi anche su Banco BPM che prevede circa 1.000 nuove assunzioni nell’accordo che sarà definito oggi con i rappresentanti sindacali.
Ma attenzione anche Leonardo che, tramite l’amministratore delegato Roberto Cingolani, ha aperto alla possibilità di future collaborazioni con Starlink, l’azienda di telecomunicazioni satellitari di Elon Musk. “Per ora è un nostro fornitore, ma non escludo collaborazioni in futuro”, ha dichiarato in un’intervista.
Infine, Tim ha archiviato la sua miglior settimana in circa sei mesi con un rialzo di circa l’8%, che potrebbe continuare anche questa settimana.
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Borse attese in calo
Le borse europee sono previste in lieve calo all’inizio della settimana (future sull’Eurostoxx50 in ribasso dello 0,08%), condizionate dai dati deludenti provenienti dalla Cina. A novembre, le vendite al dettaglio sono aumentate del 3% su base annua, rallentando rispetto al +4,8% di ottobre e sotto le attese di una crescita del 4,6%.
L’attenzione si sposta ora sulla decisione della Federal Reserve, attesa mercoledì, che potrebbe tagliare i tassi di interesse di 25 punti base.