La Borsa del 15 novembre, Europa apre in calo ma a Milano vola Generali dopo le trimestrali

Grande attesa per l'apertura delle Borse europee nell'ultima seduta settimanale di contrattazioni per i mercati

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 15 Novembre 2024 08:30Aggiornato: 15 Novembre 2024 10:15

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Cosa aspettarsi dalla giornata

    Le borse europee aprono in calo nell'ultima seduta della settimana, seguendo un andamento contrastato delle piazze asiatiche, dove i mercati cinesi hanno chiuso in ribasso, mentre Tokyo ha registrato un lieve rialzo dello 0,28%. L'entusiasmo iniziale seguito all'elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti sembra affievolirsi e l'attenzione degli investitori torna ora a concentrarsi sulla politica monetaria.

    Ieri, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha ribadito che la banca centrale americana non ha fretta di procedere con tagli dei tassi d'interesse. Allo stesso tempo, restano in sospeso le prossime mosse della Banca Centrale Europea, per cui potrebbero emergere indicazioni importanti oggi, con la pubblicazione delle nuove stime economiche della Commissione Europea.

    Nel frattempo, l'attenzione è rivolta ai dati sull'inflazione: in Italia si attendono nuove rilevazioni, mentre in Francia è stato registrato un aumento dello 0,3% su base mensile e dell'1,2% su base annua per ottobre.

  2. Ftse Mib in calo con Stm e Interpump, vola Generali

    Nella seduta odierna del Ftse Mib, spicca Generali con un deciso balzo in avanti, che ha archiviato i primi nove medi del 2024 con premi lordi in significativa crescita a 70,7 miliardi di euro. Il titolo è in rialzo del 4,77% a 27,04 euro. Segue Telecom Italia, che cresce dello 0,55% a causa dei buoni trimestrali presentati ieri, come anche Banca Popolare di Sondrio che apre in positivo, salendo dello 0,47%.

    Guardando ai cali invece, i maggiori ribassi sono guidati da Interpump Group, che cede il 5,23% scendendo a 41,70 euro, dopo aver presentato dei trimestrali negativi; segue Stmicroelectronics, con una perdita del 2,11% che porta il titolo a 24,61 euro. Negativi i titoli del settore petrolifero di riflesso al calo dei prezzi del Brent (-1,53% a 71,50 dollari) come Eni (-0,40% a 13,95 euro), Tenaris (-0,29% a 17,40 euro) e Saipem (-0,60% a 2,303 euro).

  3. Milano a -0,27%

    Le principali borse europee aprono la seduta del 15 novembre in territorio negativo, evidenziando un clima di incertezza. A Francoforte, l'indice segna un calo dello 0,66%, mentre a Londra la flessione si attesta allo 0,43%. Parigi mostra un ribasso dello 0,76%, mentre Piazza Affari registra un'apertura in lieve contrazione dello 0,27%.

  4. I titoli da tenere d’occhio

    Sul listino milanese, fari puntati sui titoli del comparto petrolifero, in particolare Eni, Tenaris e Saipem. Quest'ultima ieri ha ottenuto un contratto Epci da TotalEnergies Ep Suriname, controllata di TotalEnergies, per lo sviluppo sottomarino del progetto GranMorgu, stipulando un accordo dal valore complessivo di 1,9 miliardi di dollari.

    Per quanto riguarda Generali, i conti dei primi nove mesi del 2024 mostrano una crescita significativa, con premi lordi saliti a 70,7 miliardi di euro (+18,1%), trainati dai rami Vita (+23,3%) e Danni (+9,8%). L'utile netto è aumentato del 5%, raggiungendo i 3 miliardi.

    Infine, Stellantis ha rassicurato sul fronte occupazionale, affermando che non ci sono in programma chiusure di stabilimenti nel Paese né licenziamenti collettivi.

  5. Borse europee attese in calo

    Le borse europee sono previste in ribasso all'apertura (-0,62% il future sull'Eurostoxx50), seguendo la scia di Wall Street, che giovedì ha chiuso in calo dopo che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha sottolineato come la solidità dell'economia statunitense offra alla banca centrale più tempo per valutare eventuali tagli dei tassi di interesse.