La Borsa del 14 gennaio, Piazza Affari torna a crescere sostenuta dalle banche

I future europei si muovono in rialzo lasciando presagire un’inversione di rotta delle principali piazze dopo i cali di questi giorni

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 14 Gennaio 2025 08:52Aggiornato: 14 Gennaio 2025 17:53

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. La Borsa torna a crescere

    L’azionario europeo torna a crescere, sostenuto da un dato sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti inferiore alle attese e dall’ipotesi di un approccio più graduale ai dazi da parte dell’amministrazione Trump. La seduta si chiude in rialzo per le principali piazze europee, con Milano che avanza dello 0,93%, portando il Ftse Mib sopra i 35.000 punti a quota 35.124.

    Il dato sui prezzi alla produzione ha ridotto le preoccupazioni sui futuri interventi della Fed, spostando l’attenzione sul dato dei prezzi al consumo atteso per domani. Un risultato robusto potrebbe consolidare le aspettative di una Fed attendista per il 2025, o persino di un aumento dei tassi, mentre un dato debole, in linea con quello odierno, potrebbe rafforzare la previsione di un taglio dei tassi entro fine anno.

    A Piazza Affari, brillano le banche. Banca Popolare di Sondrio segna un +2,48%, con il mercato che scommette sul suo coinvolgimento nel risiko bancario. Intesa Sanpaolo si distingue con un rialzo del 2,78%, seguita da Bper (+2,28%). Bene anche Pirelli (+2,16%), premiata dai giudizi positivi di Mediobanca e Goldman Sachs. Al contrario, Nexi crolla del 6,84%, penalizzata da un declassamento e dal taglio del target price da parte di Jp Morgan.

  2. Milano rialza la testa, +0,7%

    Le borse europee si mantengono in territorio positivo in attesa dell’indice Zew, che misura la fiducia economica in Germania. Anche i futures statunitensi segnano rialzi, con gli investitori che puntano su una politica commerciale graduale da parte dell’amministrazione Trump, alla vigilia della pubblicazione del dato sull’inflazione americana.

    Parigi guida i guadagni con un progresso dello 0,9%, seguita da Milano (+0,7%), Francoforte (+0,58%), Madrid (+0,5%) e Londra, che registra un lieve aumento dello 0,1% dopo un avvio debole.

    Rialzo per i produttori di semiconduttori, con Asm (+1,7%), Asml (+1,56%) e Stm (+1,22%) che recuperano terreno dopo una seduta debole. Buona performance anche per Stellantis (+1,4%), sostenuta dal nuovo target price di Mediobanca, Volkswagen (+1,3%) e Mercedes (+1,05%).

    Le banche sono sotto i riflettori: Santander guadagna il 2,5%, seguita da Popolare di Sondrio (+2,4%), promossa dagli analisti di Mediobanca. Brillano anche Credit Agricole (+2,15%) e Intesa (+2,22%), mentre risultano più caute Unicredit (+1,2%), Banco Bpm (+1%) e Bper (+0,82%). In controtendenza Mps, che chiude in calo dello 0,34%.

    Tim migliora dell’1,3% dopo il rigetto, da parte del Tribunale di Milano, del ricorso di Vivendi (+0,55%) relativo alla cessione della rete.

  3. Dati importanti in arrivo negli Usa

    L'attenzione dei mercati è concentrata sull'inflazione statunitense, con il dato sui prezzi alla produzione in uscita oggi e quello sui prezzi al consumo previsto per domani. Nel frattempo, le aspettative sull'entità dei tagli della Fed per quest'anno si sono ridimensionate. Il timore di un ritorno dell’inflazione, alimentato dai dazi annunciati da Trump e dall’aumento dei prezzi energetici, insieme alla crescita dei rendimenti obbligazionari, pesa sul sentiment degli investitori.

    Ieri Wall Street ha vissuto una seduta volatile: dopo un avvio negativo, che ha cancellato il rally seguito alla vittoria elettorale di Trump, i principali indici hanno recuperato terreno chiudendo in positivo, con l'eccezione del settore tecnologico, penalizzato dalle nuove restrizioni annunciate dall'amministrazione Biden sulle esportazioni di chip legati all'intelligenza artificiale. Il rendimento del Treasury decennale statunitense ha toccato un picco del 4,79%, per stabilizzarsi oggi al 4,76%.

  4. Avanti Pirelli e Iveco

    Il FTSE MIB registra oggi movimenti significativi tra i titoli principali. Pirelli & C guida i rialzi con un incremento del 4,14% a 5,79 euro, seguita da Iveco Group, in crescita del 2,47% a 9,538 euro. Bene anche Amplifon (+2,32% a 26,43 euro), Stellantis (+2,04% a 12,286 euro) e A2A (+1,98% a 2,219 euro).

    Sul fronte opposto, tra i ribassi si segnala Nexi, in calo del 2,83% a 4,903 euro, mentre Saipem perde l’1,03% a 2,703 euro. Seguono Eni (-0,79% a 13,762 euro), Tenaris (-0,34% a 19,005 euro) e Leonardo (-0,22% a 27,34 euro).

  5. Borse in positivo

    Le principali borse europee mostrano un andamento misto in apertura. A Francoforte, il DAX si mantiene sui livelli precedenti con un rialzo dello 0,66%, mentre Londra registra una variazione pressoché nulla, segnando -0,02%. Parigi evidenzia maggiore vivacità con un progresso dello 0,99%, caratterizzando una seduta incerta. Anche Milano segue un andamento laterale, registrando un incremento dello 0,65%.

  6. Occhi su Intesa e Tim

    Sul listino di Piazza Affari riflettori puntati su Intesa Sanpaolo, che ha fatto un ingresso inaspettato nel mondo delle criptovalute. Nella serata di lunedì 13 gennaio è circolata sui social una mail interna in cui si annunciava il completamento del primo trade su Bitcoin, pari a 11 Bitcoin per un controvalore di un milione di dollari.

    Attenzione anche a Banco Bpm, che sta delineando una strategia difensiva per contrastare o rallentare l’Ops di Unicredit.

    Infine, focus su Tim, in attesa della decisione del tribunale di Milano sulla richiesta di Vivendi – principale azionista della società – di annullare la scelta dell’ex monopolista telefonico di vendere la rete fissa a un consorzio guidato da KKR.

  7. Mercati europei attesi positivi

    Le borse europee si preparano a un avvio in rialzo (+0,68% il future sull’Eurostoxx50) dopo il calo marcato registrato il 13 gennaio.

    Positivi anche i futures sugli indici statunitensi, con il Dow Jones a +0,16% e l’S&P500 a +0,30%, mentre l'attenzione è rivolta al dato sull'inflazione americana di dicembre, atteso per mercoledì 15 gennaio (precedente: +0,3% su base mensile, +2,7% su base annua; stime: +0,3% su base mensile). Il risultato sarà cruciale per valutare le prospettive sui tassi della Fed, che nell'ultima riunione ha adottato una posizione più restrittiva.