Buone noti per Flavio Briatore, che non si era mai detto dubbioso in merito all’esito di questa vicenda. Sappiamo infatti che la Suprema Corte ha disposto l’annullamento (con rinvio) del sequestro del Force Blue, il celebre yacht dell’imprenditore e personaggio pubblico Flavio Briatore. È la seconda volta che la Cassazione invalida una decisione della Corte d’Appello riguardante il presunto coinvolgimento del patron del Billionaire in un affare di evasione dell’Iva sull’imbarcazione oggetto di contesa.
Ora la palla torna alla Corte d’Appello. Nel caso in cui il terzo processo d’Appello dovesse procedere con il rivedere la decisione appena contestata dall’organo di terzo grado, Briatore potrebbe tornare in possesso del suo yacht. C’è però un problema a dir poco ostico in questa vicenda. Qualcosa che ha un po’ dell’assurdo, provando a mettersi nei panni del celebre miliardario.
Lo Stato italiano ha infatti già proceduto a mettere il “Blue Force” all’asta. Se le cose stessero così, esattamente, sarebbero ancora risolvibili. Invece sono ben più complesse, dal momento che l’imbarcazione è stata anche venduta. La vendita ha fruttato una cifra raguardebole, pari a ben 7 milioni di euro. Non sono in molti a potersi permettere un veicolo dalla stazza simile. E infatti l’acquirente è un altro businessman di successo: si tratta di Bernie Ecclestone. Si tratta di un personaggio ben noto a Briatore, dal momento che entrambi hanno vissuto da protagonisti il mondo della Formula 1, con l’imprenditore britannico che ha ricoperto a lungo il ruolo di direttore esecutivo.
Perché lo yacht Blue Force è stato sequestrato a Briatore (che è stato rinviato a processo)
Briatore è stato accusato dell’iscrizione a utilizzo diportistico del “Force Blue”, in modo da poter simulare un’attività di noleggio dell’imbarcazione. Emettendo false fatture, questa l’accusa, Briatore avrebbe risparmiato 3,6 milioni di euro. Soldi che invece sarebbero dovuti essere stati versati sotto forma di Iva per successivi cinque anni circa: dal 2006 al 2010.
Uno dei precedenti capitoli della vicenda giudiziaria aveva visto i militari della Guardia di Finanza salire a bordo dello yacht di super lusso, che misura 63 metri di lunghezza e si articola su ben 3 piani. A bordo del veicolo c’erano, oltre a una ventina di uomini dell’equipaggio, anche Elisabetta Gregoraci, showgirl e conduttrice televisiva all’epoca moglie del dirigente d’azienda italiano, che stava allattando il figlio piccolo.
Cosa succede adesso, il nodo di restituire un’imbarcazione già venduta
“Il secondo annullamento da parte della Cassazione testimonia la bontà delle argomentazioni difensive”, ha detto l’avvocato Lattanzi che difende Briatore. Il nodo dunque non è facile da sciogliere: come restituire un’imbarcazione già messa all’asta e ceduta a un altro proprietario? Una delle potenziali soluzioni percorribili vede l’imprenditore, o per meglio dire i suoi legali, procedere con il far causa allo Stato. L’obiettivo non sarebbe quello di riottenere il bene materiale, bensì di garantirsi un adeguato risarcimento. Il governo dovrebbe dunque procedere a versare nelle sue casse una somma che si avvicini al valore stimato del super yacht. Flavio Briatore è naturalmente uno degli imprenditori più in vista del nostro Paese. È stato al centro delle polemiche anche durante il Covid: il famoso Billionaire è stato infatti legato in qualche modo alla pandemia.