Un caldo mai visto prima, temperature da record e milioni di italiani boccheggianti a causa del termometro andato spesso oltre i 40°. È la perfetta sintesi del mese di luglio 2023, il più caldo mai registrato nella storia, che purtroppo ha portato con sé parecchie emergenze. Una su tutte è quella legata agli incendi che hanno colpito Sicilia e Sardegna, mentre dal lato opposto dell’Italia Milano soccombeva al nubifragio e ai danni ingenti provocati dalla caduta degli alberi in città.
E il grande caldo, unito anche ai diversi roghi scoppiati nel Sud Italia, ha portato purtroppo a un drastico aumento dei decessi nel mese di luglio, con alcune città in particolare in cui l’afa è stata un vero e proprio killer per gli italiani, con le percentuali di mortalità balzate oltre le aspettative.
Caldo killer, il report
A dare un quadro della situazione è il report del Ministero della Salute sul “Piano operativo nazionale per la prevenzione degli Effetti delle ondate di calore” che ha preso in esame l’indice di mortalità dall’1 luglio al 4 agosto 2023 legato al caldo. Uno studio, condotto anche dal dipartimento di epidemiologia del Lazio, che ha fatto emergere dati allarmanti per alcuni territori.
Secondo quanto rilevato, nel mese preso in esame sono stati 522 i deceduti a causa della grande ondata di caldo, dati che indicano come purtroppo le fasce maggiormente colpite sono quelle degli over 65 e degli over 85. I più fragili, insomma, sono state le vittime dell’afa estiva, con numeri che rispetto al tasso di mortalità atteso sono andati ben oltre.
I grafici, pubblicati sul sito del ministero della Salute, dicono che nelle regioni del Nord c’è stato il 13% in meno di mortalità, ma nello stesso periodo nel Centro-Sud si sono registrate più vittime, ovvero il 9% in più tra gli anziani, con picchi diversi di città in città. A patire di più, purtroppo, le città del sud, con Reggio Calabria che guida questa triste classifica (+61%). Numeri allarmanti anche a Campobasso (+53%) e Bari (+42%).
In Sicilia è invece Catania a registrare un allarmante +35%, ma incrementi importanti sono stati registrati a Palermo (30%), Messina (20%) e Siracusa (14%) con in tutto una stima totale di 270 decessi in più tra gli anziani.
E tra le città in cui è attiva la sorveglianza degli accessi in pronto soccorso, si legge nel report, si confermano incrementi nel numero di accessi giornalieri nella popolazione ‘over 65’ in concomitanza con i giorni di aumento delle temperature a Venezia, Genova, Bologna, Ancona e Roma. Il report ipotizza che a peggiorare le cose siano stati anche i tanti incendi scoppiati in quel periodo, con l’inquinamento atmosferico conseguente.
Ancora caldo
E purtroppo potrebbe non essere finita qui, perché le ultime settimane di agosto saranno roventi, col ritorno del grande caldo. Tra il 27 e il 31, infatti, arriverà una nuova ondata di caldo africano che farà boccheggiare da Nord a Sud, temperature che poi caleranno con l’arrivo di settembre.
E attenzione, perché con l’arrivo del nuovo mese potrebbe sì arrivare una brezza piacevole, ma se il modello delle previsioni dovesse essere rispettato potrebbero verificarsi nuovamente violente ondate di maltempo con nubifragi e rischio allagamenti o alluvioni.