Netflix, scattano gli aumenti sugli abbonamenti: i nuovi prezzi

La piattaforma streaming ha stabilito un incremento delle tariffe sugli abbonamenti standard e premium

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Uno o due euro in più per abbonarsi a Netflix. Il colosso di film e serie TV in streaming, che un tempo rappresentava la rivoluzione contro il sistema televisivo, è nettamente passato dall’altra parte. Ha infatti attuato il suo terzo ritocco al tariffario da quanto ha effettuato il suo approdo ufficiale in Italia. Non tutti i piani d’abbonamento sono stati rivisti, occorre specificarlo. Hanno subito le conseguenze delle decisioni aziendali soltanto due tariffe su tre.

Nello specifico parliamo del piano Standard, che ora prevede un costo su base mensile pari a 12,99 euro. Nettamente più costoso invece il piano Premiumil premium che, dopo questa modifica contrattuale unilaterale, arriva a quota 17,99 euro. Una delle grandi differente è data dal numero di utenti, ovvero dalla libertà di trasmissione in contemporanea su differenti dispositivi. A ciò si aggiunge ovviamente il grado di qualità visiva del prodotto trasmesso in streaming. Nessuna ulteriore modifica, almeno per il momento, a quello che è il piano Base. Questo è il pacchetto introduttivo, sfruttabile da un solo dispositivo per volta e con una qualità nettamente ridotta rispetto agli altri due. Il costo in questo caso richiesto agli utenti su base mensile è di  7,99 euro.

Netflix, scattano gli aumenti sugli abbonamenti: i motivi

Una scelta che potrebbe risultare impopolare, ma che sarebbe motivata dalle innovazioni tecnologiche e gli sviluppi del servizio approntati in questi anni da Netflix.

“Il nostro obiettivo principale – spiegano dalla multinazionale di Los Gatos – è offrire un’esperienza di intrattenimento che superi le aspettative dei nostri abbonati. Stiamo aggiornando i nostri prezzi per riflettere i miglioramenti che apportiamo al nostro catalogo di film e di show e alla qualità del nostro servizio e, cosa ancora più importante, per continuare a dare più opzioni e portare valore ai nostri abbonati. Proponiamo diversi piani di abbonamento affinché ciascuno possa trovare l’opzione più soddisfacente per le proprie esigenze”.

Non si tratta di una novità dall’arrivo della piattaforma di contenuti in streaming nel nostro Paese, nel 2015: il primo rincaro è stato applicato nel 2017, seguito da un ulteriore rialzo dei prezzi registrato nel giugno 2019.

Invariato rispetto all’offerta di lancio dell’abbonamento base che permette la visione dei contenuti in un dispositivo alla volta e senza alta definizione, a 7,99 euro.

Netflix, scattano gli aumenti sugli abbonamenti: i dati

In attesa di sapere se la strategia sarà vista di buon occhio dai potenziali clienti e dai 3 milioni di abbonati stimati in Italia, nel mondo ai circa 209 milioni utenti si sono aggiunte soltanto 1,54 milioni di iscrizioni nel periodo aprile-giugno.

Un dato che segue la tendenza in ribasso del numero di registrazioni al servizio e a testimonianza del momento di difficoltà  del colosso dei contenuti streaming, dopo l’esplosione di vendite durante i periodi di lockdown per la pandemia da Covid-19.

Anche in previsione della nascita nel 2022 del distaccamento italiano di Netflix, con lo spostamento della contabilizzazione dei ricavi nel nostro Paese dall’Olanda, la piattaforma ha continuato ad accrescere la proposta di contenuti originali nostrani, come le serie “Generazione 56K” o “Luna Park” o il film “Il Divin Codino”.