Sono tre le persone arrestate nell’ambito di un’indagine su una possibile frode nell’utilizzo di fondi Ue. Una di queste è la rettrice del Collegio d’Europa, Federica Mogherini, alla quale si aggiungono Stefano Sannino e Cesare Zegretti. Le accuse riguardano frode negli appalti e corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale.
In particolare, per l’ambasciatore Sannino è scattata una verifica amministrativa e la revoca dell’immunità relativa ai beni, così da permettere agli investigatori di accedere ai dispositivi elettronici.
“Forti sospetti” di irregolarità nell’appalto della nuova Accademia diplomatica europea, si legge nella notizia resa nota dalla Procura europea, alla guida delle indagini. Al centro, il programma di formazione di nove mesi per giovani diplomatici, assegnato nel 2022 da Seae al Collegio d’Europa. I tre sono stati rilasciati dopo l’interrogatorio, perché “non ritenuti a rischio di fuga”.
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L’inchiesta per frode su appalti e corruzione
La Procura europea ha dato notizia di aver perquisito la sede del Collegio d’Europa, con sede a Bruges, e il Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) di Bruxelles nell’ambito dell’indagine su presunte frodi relative alla formazione finanziata Ue per giovani diplomatici.
Il blitz, come raccontano le fonti, è avvenuto poco dopo l’alba di martedì 2 dicembre. Intorno alle 7:30 del mattino una decina di agenti in borghese sono entrati nelle sedi e hanno sequestrato documenti e supporti informatici. Sono state perquisite anche alcune abitazioni private.
Il blitz ha portato all’arresto, come detto, di tre italiani:
- la direttrice dell’istituto ed ex capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini;
- l’ex segretario generale del Seae, Stefano Sannino;
- un dirigente del Collegio d’Europa, Cesare Zegretti.
I sospetti sul conflitto di interessi
L’indagine verte sui forti sospetti di irregolarità nell’ambito dell’appalto per la nuova Accademia diplomatica europea (violazione dell’art. 169 del Regolamento finanziario relativo alla concorrenza leale).
Sembra infatti che l’ambasciatore Sannino, oggetto di verifica amministrativa da parte dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode, sia sospettato di aver favorito alcuni candidati nell’assegnazione dei ruoli di alto livello durante il suo mandato alla guida del Servizio europeo per l’azione esterna (Seae).
Il programma di formazione di nove mesi per giovani diplomatici Ue sarebbe stato assegnato nel 2022 dal Seae proprio al Collegio d’Europa, del quale Mogherini è direttrice.
Un ruolo già criticato, come ricorda Il Fatto Quotidiano, perché potenzialmente in conflitto di interessi, dato che il Collegio (un istituto indipendente di studi europei) era finanziato in gran parte dai fondi della Commissione europea, dove l’ex ministra aveva servito come vicepresidente dal 2014 al 2019.

Chi è Federica Mogherini
Federica Mogherini è accusata di frode, corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale insieme a Stefano Sannino e Cesare Zegretti. Al momento non è stato chiarito il numero dei reati contestati alla singola persona.
Mogherini, nata a Roma nel 1973, ha sempre partecipato alla vita politica della sinistra. Da giovane fece parte della giovanile del Partito comunista italiano, per poi approdare nel Partito Democratico. Nel 2008 venne eletta deputata e si occupò di politica estera. A febbraio 2014 venne nominata ministra degli Esteri da Matteo Renzi. Un ruolo che occupò per pochi mesi, prima di lasciare l’incarico e assumere quello di Alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri nella Commissione europea di Jean-Claude Juncker. Ne divenne anche vicepresidente.
Alla fine del suo mandato, venne nominata direttrice del Collegio d’Europa, un istituto post-universitario con sede a Bruges. Fu una nomina piuttosto criticata sia da studenti che da professori, ma anche da alcuni parlamentari. Secondo questi, alla luce del bando per la posizione di direttore o direttrice, che chiedeva una comprovata esperienza nell’amministrazione e gestione di una struttura accademica, Mogherini non avrebbe avuto le competenze adeguate. Inoltre, esisteva il tema del possibile conflitto di interessi, visto che la direttrice aveva occupato un ruolo all’interno della Commissione europea, principale finanziatrice del Collegio d’Europa.
Proprio sui fondi dati dall’Unione europea al Collegio ora si sta indagando. Alcuni rappresentanti del Collegio d’Europa, secondo la Procura europea, avrebbero avuto in anticipo informazioni utili per vincere una gara d’appalto.
Chi è Stefano Sannino
L’altro personaggio di spicco fermato nell’ambito delle indagini è Stefano Sannino. Nato a Portici, ha iniziato la propria carriera diplomatica nel 1986. Tra il 1994 e il 1996 è stato vicecapo missione presso l’Ambasciata italiana a Belgrado. Rientrò a Roma con il primo governo Prodi, assumendo il ruolo di segretario di Stato agli Affari esteri.
A Bruxelles ha ricoperto diversi ruoli chiave per le relazioni estere, tra cui nel 2008 quello di direttore per le relazioni con l’America Latina e, in seguito, con Asia e America Latina. Nel 2013 è diventato rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea, nominato da Enrico Letta. Venne poi sostituito da Carlo Calenda dal successore Matteo Renzi.
Sannino ha svolto anche il ruolo di ambasciatore d’Italia in Spagna, distinguendosi nel suo sostegno all’inclusione sociale delle persone trans e vincendo premi per i suoi sforzi nella lotta contro l’omofobia. Nel 2020 è stato nominato segretario generale per gli affari economici e globali del Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) dall’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell. Ha ricoperto il ruolo fino al 2024. Dal 2025, terminato l’incarico, è direttore generale per il Medio Oriente, Nord Africa e Golfo presso la Commissione europea.
Chi è Cesare Zegretti
Infine, l’ultimo nome emerso dall’inchiesta è quello di Cesare Zegretti. Si tratta di un cittadino italo-belga che ricopre l’incarico di codirettore dell’ufficio Executive Education, Training and Projects. Fa parte del Collegio d’Europa dal 2016 come coordinatore di progetto.
Ha una lunga esperienza in progettazione e sviluppo aziendale. Prima di entrare a far parte del Collegio, ha lavorato a progetti di sviluppo internazionale per aziende europee specializzate nella fornitura di servizi alle istituzioni europee e internazionali nel settore della sicurezza.