In Italia suona forte il campanello d’allarme per i farmaci introvabili su tutto il territorio. Non si tratta solo di medicinali base, bensì di quelli importanti, a volte anche salvavita, che nel Bel Paese sembrano essere solo di passaggio, per poi andare a finire in “lidi” ben più facoltosi. L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, si è infatti accorta del traffico anomalo di prodotti verso l’estero, con la Svizzera in prima posizione ad accaparrarsi le medicine che a volte vengono rivendute 10 volte il prezzo italiano. Una situazione critica, che l’Aifa stessa ha prontamente frenato bloccando l’esportazione di trenta etichette.
Sos farmaci in Italia
La situazione sembra davvero allarmante, perché di un terzo delle medicine che dovrebbero essere sui banchi non si ha traccia. Su 10.000 farmaci in prontuario, infatti, il mercato italiano è carente di 3.876, per la metà dei quali è proprio cessata la commercializzazione. Di questi 3mila, inoltre, 325 non hanno un equivalente, ovvero un generico o un biosimilare che possa sostituirlo. Un vero e proprio problema.
Un guaio che Aifa ha tamponato cercando la via dell’importazione, chiedendo ai Paesi vicini le confezioni carenti. Tra questi ci sono farmaci come il Mifepristone della Exelgyn, il Pancrelipasi della Viatris Italia. Ma a mancare sono anche il vaccino antinfluenzale di Astrazeneca, mentre Pfizer ha comunicato avrà problemi con il Metrotrexate sodico fino alla fine dell’anno.
Fra i 32 presenti nell’elenco semestrale (marzo-agosto 2024), Aifa ha inserito il Trimeton per le riniti allergiche, il Dipiradamolo Persantini per le terapie anticoagulanti, l’Altiazem post-infartuale, il Methotrexate per il trattamento della leucemia, dell’artrite reumatoide, della psoriasi. Richiamati anche farmaci per l’insufficienza renale, il trattamento della schizofrenia, sia adolescenziale che adulta.
La precisazione dell’Aifa
Il direttore tecnico scientifico di Aifa, Giampiero Russo, ha spiegato un po’ la situazione ai microfoni de La Repubblica: “In un mondo globalizzato la questione della carenza di farmaci è un problema complesso, e ormai cronico. La nuova Commissione scientifico-economica del ministero della Salute, in funzione da febbraio, ha ereditato un largo arretrato e sta cercando di ridurre i tempi di intervento, ma non è semplice farlo preventivamente. Spesso dobbiamo inseguire il problema”.
“Un aspetto rilevante sulle carenze è dato dalla comunicazione, a volte una Regione sbaglia a fare la gara di bando e poi va in difficoltà nel reperire il farmaco. L’attenzione sul tema è a livello europeo, ma è fuor di dubbio che le aziende farmaceutiche tendano ad andare verso mercati che garantiscono loro ritorni economici maggiori. Spesso questi privati, quando entrano in contrattazione con noi, tengono conto dei prezzi che applicano all’estero” ha spiegato.
E proprio su questo punto ha sottolineato che Paesi come la Svizzera spesso “rubano” farmaci all’Italia, proprio perché è un mercato più ricco.
Multe alle aziende farmaceutiche
Un mercato altamente competitivo, ma l’assenza dei farmaci potrebbe anche essere causata da una cattiva comunicazione. Ecco quindi che se dalle verifiche effettuate fosse accertata una carenza non comunicata da parte dell’azienda farmaceutica, la Regione può segnalare ad Aifa e avviare un procedimento.
Dai controlli, se effettivamente constatata la posizione mancante dell’azienda stessa, può risultare una sanzione inflitta al responsabile legale dell’autorizzazione e della commercializzazione del medicinale (Aic).