Riunitasi il 19 marzo 2024 a Palazzo Chigi, la Cabina di Regia per la crisi idrica ha adottato tutta una serie di misure per affrontare problemi e conseguenze legati alla crescente siccità in Italia. Per l’occasione è stata analizzata la relazione del Commissario straordinario nazionale, che ha sottolineato la gravità della situazione, complicata ulteriormente dai cambiamenti climatici, che si sono manifestati in modo differenziato su tutto il territorio nazionale.
Vediamo, in concreto, cosa è stato deciso.
Cosa è stato deciso
Una delle cause principali della crisi è stata individuata nella frammentazione delle competenze amministrative e gestionali, ovvero la divisione o la dispersione delle responsabilità e delle competenze tra diverse entità o organizzazioni ha reso difficile una risposta efficace e coordinata alla situazione emergenziale.
In altre parole, poiché i soggetti e gli enti coinvolti a vario titolo nella gestione delle risorse idriche hanno operato in modo separato e disconnesso, è stato fino ad oggi difficile adottare una risposta efficace e coordinata all’emergenza siccità. Questa mancanza di coesione e collaborazione tra gli attori coinvolti ha ostacolato la capacità di affrontare tempestivamente e in modo efficace l’emergenza.
Tuttavia, sono state proposte una serie di azioni immediate volte a mitigare le conseguenze negative e a garantire un approvvigionamento idrico sicuro per la popolazione.
L’obiettivo di tali misure è quello di superare le barriere causate dalla frammentazione delle competenze e di promuovere un approccio più integrato e coordinato nella gestione delle risorse idriche, al fine di garantire un approvvigionamento idrico sicuro e sostenibile per tutti.
Le misure adottate
La Cabina di Regia convocata a Palazzo Chigi, in merito alla crisi idrica, ha adottato una serie di misure che hanno come obiettivo quello di rispondere all’emergenza e in parte mitigare le conseguenze negative.
Ecco un elenco delle azioni che verranno intraprese:
- Redazione dei bilanci idrici in tempo reale: Gli Osservatori distrettuali permanenti dovranno redigere i bilanci idrici in tempo reale per monitorare l’utilizzo delle risorse idriche e garantire una gestione più efficiente.
- Accelerazione delle nuove opere e redazione di un Piano della siccità: Sarà accelerata la realizzazione di nuove infrastrutture idriche e verrà redatto un Piano della siccità per adattarsi ai cambiamenti climatici e garantire un approvvigionamento idrico adeguato.
- Studio di una nuova governance per l’approvvigionamento idrico primario: Si valuterà la necessità di una nuova governance per gestire le infrastrutture idriche primarie e migliorare l’efficienza nell’approvvigionamento idrico.
- Coordinamento dello studio sulle proiezioni climatiche: Gli Enti meteo nazionali studieranno le proiezioni climatiche per pianificare in modo efficace le strategie di gestione delle risorse idriche.
- Prima analisi degli interventi presentati: È stata cioè condotta un’analisi preliminare degli interventi proposti per migliorare le infrastrutture idriche primarie, con l’obiettivo di garantire un approvvigionamento idrico sicuro.
- Ricognizione delle risorse disponibili e degli interventi in corso: Ovvero si sta conducendo una ricognizione delle risorse finanziarie disponibili e degli interventi già in corso per determinare le azioni necessarie e pianificare ulteriori interventi.
- Tavoli tecnici di supporto: Sono stati istituiti quattro tavoli tecnici per supportare la Cabina di regia per l’emergenza idrica su diversi aspetti, tra cui interventi prioritari, monitoraggio e semplificazione.
- Coordinamento attuativo dei primi interventi finanziati: Il Commissario straordinario è stato incaricato di coordinare l’attuazione dei primi interventi finanziati su impulso della Cabina di regia, per un totale di 102 milioni di euro, concentrati su diverse regioni dell’Italia.
Queste misure sono volte a affrontare il problema dell’approvvigionamento e della disponibilità di acqua in Italia in modo tempestivo ed efficace, garantendo un sistema idrico adeguato e sostenibile per l’intero Paese.
Per esempio, relativamente al Piano per gli interventi nelle infrastrutture idriche primarie, sono state valutate e ammesse 562 proposte, per un valore economico complessivo di oltre 13,5 miliardi di euro. Questi interventi mirano a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento idrico e a ridurre il rischio di crisi future. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è impegnato a concludere entro breve tempo la ricognizione delle risorse disponibili e la predisposizione del piano operativo.
Inoltre, per garantire un efficace coordinamento e implementazione delle misure, sono stati istituiti quattro tavoli tecnici a supporto della Cabina di Regia, che si occupano di interventi prioritari, risorse disponibili, monitoraggio e semplificazione, e proposte normative. Inoltre, il Commissario straordinario è stato incaricato di coordinare l’attuazione dei primi interventi finanziati, per un importo totale di 102 milioni di euro, concentrati su diverse regioni dell’Italia.