Attacco hacker agli aeroporti, ritardi e cancellazioni: perché andrà sempre peggio

Un cyberattacco ha mandato in tilt diversi aeroporti europei. Secondo uno studio di Argo nei prossimi mesi gli attacchi hacker potrebbero diventare sempre più frequenti

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

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Un massiccio attacco hacker ha generato un’ondata di ritardi e cancellazioni di voli che ha colpito alcuni tra i principali scali europei: da Bruxelles a Londra Heathrow, passando per Berlino.

Il cyberattacco ha preso di mira Collins Aerospace, gigante americano dell’aerospazio e fornitore chiave dei sistemi di check-in e imbarco.

Cyberattacco contro aeroporti europei: disagi e cancellazioni

Gli aeroporti si sono ritrovati a gestire le procedure manualmente, come avveniva decenni or sono, con conseguenze immediate su migliaia di passeggeri.

In Italia i disagi sono stati relativamente contenuti: Fiumicino ha segnalato soltanto ritardi circoscritti e Malpensa non ha registrato anomalie. Ore dopo gli attacchi hacker della mattina, lo strascico dei disagi si è trascinato anche nel pomeriggio con ritardi, fortunatamente contenuti, e alcune cancellazioni.

Ma la vicenda apre scenari inquietanti: potrebbe trattarsi solo dell’antipasto di cyberattacchi sempre più frequenti e a largo raggio, che potrebbero colpire anche l’Italia.

In questi casi il consiglio, prima di mettersi in viaggio, è quello di visitare il sito della propria compagnia aerea e dello scalo aeroportuale, così da verificare in tempo reale eventuali ritardi o cancellazioni.

Per Argo il punto debole sono i fornitori

Matteo Adjimi, presidente del CdA di Argo Spa, società italiana leader nell’intelligence e nella consulenza strategica, ha commentato evidenziando che quello che è successo negli aeroporti europei dimostra che basta un problema a un fornitore esterno per bloccare interi sistemi. In questo caso, il software di Collins Aerospace.

Così ha dichiarato Adjimi, come riporta Agi:

Le falle di sicurezza arrivano soprattutto da due fronti: un monitoraggio dei fornitori piu rigoroso e capillare e vista la congiuntura internazionale anche una adeguata formazione del personale. A volte le crisi nascono da errori banali come password non sufficientemente solide, click su mail sospette o configurazioni fatte male. La lezione è chiara: bisogna controllare meglio i fornitori, avere piani di emergenza pronti, e formare bene il personale. La sicurezza non è solo tecnologia, ma un insieme di macchine, procedure e persone: basta un anello debole per rompere tutta la catena.

Secondo uno studio interno della stessa Argo, gli attacchi informatici cresceranno del 50% nei prossimi mesi, alimentati dalle tensioni geopolitiche. Non solo aeroporti: nel mirino anche banche, grande distribuzione e grandi eventi internazionali, con un riferimento esplicito a Milano-Cortina 2026.

La minaccia degli hacker filorussi

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ricordato che gli hacker filorussi, legati a gruppi vicini al Cremlino, rappresentano la principale minaccia informatica per l’Europa. E ha sottolineato che la capacità di risposta dei Paesi europei è ancora limitata.

Da qui la necessità di accelerare con nuovi strumenti normativi e operativi: alla Camera è stato presentato un disegno di legge sulla sicurezza cibernetica (Ddl Minardo) che rafforza i poteri delle Forze Armate nel cyberspazio, anche in tempo di pace, e prevede l’inserimento di corsi di formazione specifici nelle scuole militari. In sintesi, l’Italia si prepara a contrattaccare nella guerra ibrida arruolando hacker di Stato.

Collins Aerospace, colosso vulnerabile

La società colpita, Collins Aerospace, è uno dei principali fornitori mondiali del settore, con 80.000 dipendenti e oltre 250 sedi. I suoi sistemi Muse, responsabili del check-in e della gestione bagagli, sono stati messi fuori uso. L’azienda ha confermato l’attacco, assicurando di essere al lavoro per ripristinare la piena funzionalità.