La Serie A batte cassa sul pezzotto. La richiesta di Dazn di un indennizzo forfettario da 500 euro agli utenti pirati è piaciuta anche alla Lega calcio, che ha annunciato di volere seguire l’esempio del colosso streaming e reclamare un risarcimento alle oltre 2mila persone multate per aver sottoscritto abbonamenti su piattaforme Iptv illegali.
L’importo non è ancora stato fissato, ma i legali della Serie A sarebbero già al lavoro sulla somma a forfait da chiedere per il danno economico subito dai club del massimo campionato.
Il risarcimento chiesto dalla Serie A
L’iniziativa è stata rivelata dal presidente della Lega, Ezio Maria Simonelli, intervenuto al Football Summit Forum, organizzato dalla Gazzetta dello Sport e dalla Sda Bocconi.
Il numero uno della Serie A ha spiegato che il team legale sta ancora mettendo a punto la lettera da recapitare agli iscritti ad abbonamenti che violavano il diritto d’autore in tutta Italia che dovrebbe ricalcare la richiesta di 500 euro inviata da Dazn.
Gli oltre 2mila multati per l’abbonamento al pezzotto, trasmettendo le partite di calcio, potrebbero dunque ricevere nei prossimi mesi un’altra lettera con la sollecitazione all’indennizzo forfettario, per chiudere il contenzioso con la Serie A.
Così come fatto dalla piattaforma streaming, infatti, anche la Lega avvertirebbe nella comunicazione il multato che se si rifiutasse di pagare il risarcimento andrebbe incontro alla causa civile.
Simonelli ha aggiunto che la cifra non è stata stabilita, ma che dovrebbe essere anche superiore a 500 euro.
La lettera di Dazn
La decisione della Lega calcio arriva nel solco della stretta anti-pirateria, portata avanti dall’autorità per le comunicazione Agcom in collaborazione con i broadcaster.
Grazie alle indagini del Nucleo speciali beni e servizi della Gdf, su input del lavoro congiunto delle procure di Bologna, Cagliari, Catania, Lecce e Napoli, negli ultimi mesi sono stati scoperti in 80 province italiane oltre 2mila utenti del pezzotto.
Migliaia di persone che hanno ricevuto sanzioni tra 154 e i 5mila euro a seconda della gravita della trasgressione.
In quanto titolare dei diritti della Serie A, Dazn ha rivendicato il diritto di conoscere i dati delle persone identificate e sanzionate per l’utilizzo di sistemi in violazione del copyright.
Su autorizzazione della procura, la piattaforma OTT ha acquisto i nominativa dalla Guardia di Finanza, esclusivamente per “l’ottenimento del legittimo indennizzo per i danni patrimoniali e non subiti”.
Ai soggetti multati, il colosso streaming ha dunque inviato una lettera a firma dell’ad di Dazn Italia Stefano Azzi, in cui chiedeva un indennizzo forfettario a titolo di risarcimento, per evitare la richiesta di risarcimento in sede civile.