Napoli-Juventus, il confronto economico spiazza i tifosi delle squadre

Il confronto economico tra Napoli e Juventus che si affrontano allo stadio Maradona per il big match della 14/a giornata di serie A

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

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La quattordicesima giornata di Serie A propone una delle partite più attese della stagione: Napoli-Juventus, in programma questa sera allo stadio Diego Armando Maradona. Un confronto che va oltre il campo e che mette di fronte due realtà competitive ma profondamente diverse dal punto di vista economico, gestionale e strategico. Numeri e indicatori finanziari mostrano infatti come i due club abbiano intrapreso percorsi distinti, pur rimanendo tra le società più strutturate del calcio italiano.

Il valore dei club: due dimensioni differenti

Secondo le stime elaborate da Football Benchmark, il Napoli ha raggiunto un enterprise value di circa 1,08 miliardi di euro, un livello che lo colloca stabilmente tra i primi venti club europei. Si tratta di un traguardo significativo per una società che vent’anni fa ripartiva dalla Serie C e che oggi si distingue per efficienza gestionale e valorizzazione degli asset tecnici.

La Juventus mantiene un enterprise value più elevato, pari a circa 1,651 miliardi di euro, nonostante una lieve contrazione rispetto al 2024. È il valore più alto tra le società italiane, sostenuto dal peso storico del club, dal marchio globale e dall’ampiezza della base di ricavi commerciali. Le recenti operazioni sul capitale, l’ingresso di nuovi investitori e la riorganizzazione interna hanno contribuito a consolidare il posizionamento bianconero sul mercato europeo.

Valore delle rose, organici diversi per età ed esperienza

Il valore delle rose restituisce un quadro più vicino. Il Napoli dispone di un organico stimato in 496,1 milioni di euro, composto prevalentemente da giocatori giovani e in crescita, in linea con la strategia del club orientata alla sostenibilità e alla valorizzazione tecnica.

La Juventus presenta invece un valore complessivo di circa 582,7 milioni di euro, espressione di un gruppo più maturo e con maggiore esperienza internazionale. Il club bianconero ha investito negli anni su profili affermati, con l’obiettivo di mantenere competitività immediata in Serie A e nelle competizioni europee.

Monte ingaggi, gestione prudente e politiche differenti

Sul fronte dei costi, le due società hanno adottato approcci coerenti con i rispettivi modelli economici. Il Napoli sostiene un monte ingaggi di circa 110 milioni di euro lordi, cifra che riflette la volontà di mantenere un bilancio solido e di preservare equilibrio finanziario.

La Juventus, invece, presenta un monte ingaggi pari a 122,9 milioni di euro lordi, in aumento rispetto alla stagione precedente. Il club ha scelto di rivedere gradualmente la propria struttura salariale, contenendo i costi ma garantendo comunque contratti importanti ai calciatori più rappresentativi. Nella rosa bianconera spiccano infatti stipendi di livello superiore, come quello di Dusan Vlahović, che supera i 6 milioni netti annuali.

Strategie di mercato a confronto

Il mercato estivo ha confermato due approcci molto distinti. Il Napoli ha registrato 115 milioni di euro di spese e 126,6 milioni di incassi, chiudendo con un saldo positivo di 11,6 milioni. Gli azzurri hanno investito su profili giovani come Rasmus Hojlund, Miguel Gutiérrez e Noa Lang, mantenendo un’età media degli acquisti inferiore ai 24 anni.

La Juventus ha effettuato investimenti per 137,3 milioni di euro, a fronte di 84,5 milioni di entrate, con un saldo negativo di 52,8 milioni. Una scelta che rientra nella strategia di ricostruzione della rosa avviata nelle ultime stagioni, orientata a rafforzare il gruppo con giocatori già pronti per competere ai massimi livelli.