Mondiale per club nel caos, le squadre chiedono chiarezza su premi e diritti Tv

Le 32 società che parteciperanno alla nuova versione del Mondiale per club voluta dalla Fifa alzano la voce per conoscere le sedi e gli incassi del torneo

Foto di Claudio Carollo

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 27 Settembre 2024 07:00

Ancora lavori in corso ai piani alti della Fifa per l’organizzazione del Mondiale per club. Della nuova versione del torneo internazionale allargato a 32 squadre, fortemente voluto da Gianni Infantino, non si conoscono ancora né le sedi, né i fondi, né tantomeno le stime sugli incassi. Nella giornata di sabato 28 settembre potrebbero essere comunicati gli stadi delle città americane in cui si svolgerà la competizione, della quale al momento si sanno solo le date. Informazioni insufficienti per le società partecipanti, che sono tornate a chiedere con maggiore insistenza spiegazioni da parte della Fifa.

L’organizzazione del Mondiale per club

Allo stato attuale, le uniche comunicazioni ufficiali fornite ai club riguardano il Paese ospitante, gli Stati Uniti, e il periodo nel quale si svolgerà il torneo, dal 15 giugno-13 luglio 2025.

Impegni destinati ad infittire un calendario calcistico già congestionato, per la rabbia dei giocatori che hanno già fatto causa alla Fifa tramite i sindacati.

La coppa coinciderà con l’Europeo Under 21 (12 giugno-5 luglio) e con la Gold Cup della Concacaf (14 giugno-7 luglio) e si giocherà col mercato aperto e a cavallo del 30 giugno, data di scadenza dei contratti dei calciatori, con il rischio che si venga a creare il caos nella composizione delle rose.

“Queste date – ha spiegato la Fifa in una nota – sono state stabilite per assicurare che la programmazione del torneo sia armoniosamente allineata con il calendario internazionale delle partite, per consentire un tempo sufficiente tra la finale del torneo e l’inizio della stagione in molti campionati nazionali a livello globale, e considerando che un minimo di tre giorni di riposo tra le partite dovrebbe essere garantito per salvaguardare il benessere dei giocatori”.

Per quanto riguarda la struttura del Mondiale per club, non dovrebbe essere prevista nessuna finale per il terzo posto e il format dovrebbe essere composto dai seguenti turni:

  • Una fase a gironi formata da otto gruppi di quattro squadre ciascuno che giocheranno in gironi all’italiana a partita singola, con le prime due squadre classificate qualificate agli ottavi di finale
  • Una fase a eliminazione diretta in partite singole dagli ottavi di finale alla finale

I premi e i diritti Tv

A nove mesi dall’esordio, invece, la composizione del montepremi e l’assegnazione dei diritti Tv del Mondiale per club sono ancora in alto mare.

Nella giornata di martedì 24 settembre è scaduta la gara per i diritti televisivi Nord e Sud America, in Asia e in Medio Oriente & Nord Africa, senza che nessun broadcaster avanzasse candidature.

Una situazione che fa preoccupare non poco i club partecipanti, i quali avevano ricevuto inizialmente rassicurazioni dalla Fifa su incassi stimati in totale per 4 miliardi di dollari, il doppio dei 2 miliardi di spese previsti nel budget iniziale.

Il tema dei diritti Tv è finito al centro dei pensieri della Fifa dopo l’accordo saltato con Apple per la trasmissione globale in streaming e il presidente Gianni Infantino ha dunque serrato le file chiedendo alle società uno sforzo per promuovere il torneo, il cui format è stato presentato a circa 50 emittenti televisive e piattaforme in streaming.

Secondo quanto riferito dal portale di approfondimento sportivo statunitense The Athletic, diverse squadre avrebbero messo a bilancio oltre 50 milioni di dollari di ricavi dal Mondiale per club, ma al momento la massima organizzazione calcistica non avrebbe comunicato loro nemmeno i premi partecipazione e per i risultati ottenuti in campo.