Nel 2025 la composizione dell’azionariato della Juventus ha registrato un cambiamento significativo, con l’ingresso di Tether tra i principali investitori istituzionali. Il colosso delle stablecoin ha raggiunto una partecipazione pari all’11,5% del capitale sociale, diventando così uno degli attori più rilevanti nella governance bianconera. Parallelamente, si è verificata una riduzione della quota detenuta da Lindsell Train, storica società di investimento che ha progressivamente abbassato il proprio coinvolgimento nel club.
L’ingresso di Tether nel capitale della Juventus
Secondo quanto emerso dal verbale dell’assemblea degli azionisti del 7 novembre 2025 e riportato da Calcio e Finanza, Tether ha consolidato la propria presenza arrivando a detenere l’11,5% del capitale della Juventus. L’operazione ha rafforzato il legame tra il club e il settore delle criptovalute, iniziato già negli anni precedenti con diverse partnership commerciali.
La partecipazione di Tether rappresenta un investimento di natura strategica: il gruppo continua a diversificare il proprio portafoglio, entrando in aziende considerate ad alto potenziale di crescita e visibilità internazionale. Per la Juventus, l’ingresso di un investitore di tale peso contribuisce a rafforzare la solidità finanziaria e la capacità di attrarre capitali in un contesto economico complesso per il settore calcistico.
La riduzione della quota di Lindsell Train
Il secondo elemento rilevante riguarda la posizione di Lindsell Train, società di investimento mobiliare fondata nel 2000 dai broker londinesi Michael Lindsell e Nick Train. Nel corso degli anni il gruppo aveva incrementato la partecipazione nella Juventus fino a raggiungere l’11,4%, consolidando un ruolo stabile nell’azionariato bianconero.
Nel verbale assembleare più recente risulta però che Lindsell Train possiede ora 21.963.021 azioni, pari al 5,793% del capitale e al 3,537% dei diritti di voto. Si tratta di un ridimensionamento significativo rispetto agli anni precedenti, in linea con una strategia interna che ha già portato a variazioni nelle partecipazioni detenute in diversi settori. Nonostante la riduzione, la società rimane comunque il terzo maggiore socio della Juventus.
Chi è Lindsell Train e perché il suo ruolo resta rilevante
Lindsell Train gestisce oltre 13 miliardi di sterline (circa 15 miliardi di euro), dopo aver toccato un picco di 23 miliardi negli anni scorsi. La società opera principalmente per clienti istituzionali e mantiene un portafoglio fortemente diversificato. Oltre alla Juventus, detiene quote del Manchester United (2,85%) e del Celtic Glasgow (circa 15,7%). Possiede inoltre partecipazioni significative in aziende come Nintendo, Prada e Heineken.
La scelta di ridurre la presenza nel capitale bianconero non rappresenta un disimpegno totale, ma una revisione della strategia complessiva di investimento. Lindsell Train continua infatti a essere presente nell’azionariato e mantiene un ruolo stabile, anche se più contenuto rispetto al passato.
Un azionariato sempre più internazionale
L’evoluzione delle quote sottolinea un trend già evidente negli ultimi anni: la Juventus continua ad attrarre investitori globali, grazie alla notorietà del marchio e alla presenza consolidata nei mercati finanziari. La quota di capitale diffusa tra il mercato resta attorno al 14,4%, mentre Exor mantiene il controllo della società.
L’ingresso di Tether e il ridimensionamento di Lindsell Train modificano l’equilibrio interno ma confermano la centralità del club come polo di interesse per gruppi finanziari e tecnologici internazionali.