Il calcio italiano è indebitato, e non poco. Guardando alle big, risulta chiaro come il sistema portato avanti fino a questo punto sia insostenibile. Si è parlato molto dell’Inter, campione d’Italia in carica costretta a un passaggio di mano in ambito societario, con l’addio di Zhang. Lo sguardo è ora rivolto alla Juventus che, per quanto viva una condizione migliore, presenta comunque un rosso in bilancio da ben 200 milioni di euro.
Juve in perdita
Rispetto alla stagione passata (2022-2023) quella da poco conclusasi (2023-2024) ha visto la Juventus aumentare le proprie perdite. Il bilancio non sorride affatto, con un risultato netto in rosso di 180-200 milioni di euro, stando alle stime di Calcio e Finanza.
In attesa di eventuali manovre economiche straordinarie, è possibile analizzare la situazione effettiva del club, fuori dal campo. Guardando alla stagione 2021-2022 si è fatto un passo in avanti, tenendo conto del rosso da 239,3 milioni a bilancio. La situazione è però clamorosamente peggiorata in confronto alla precedente annata, 2022-2023, conclusa “positivamente” a -123 milioni.
Sono svariati però gli aspetti che evidenziano come il percorso di rinascita dei bianconeri sia ancora in corso. Il fatturato è in forte calo, attestandosi intorno ai 380-390 milioni di euro, a fronte dei 507,7 del bilancio al 30 giugno 2023.
Restare fuori dalle coppe europee ha permesso di concentrarsi sul campionato, ma ciò non è bastato per arginare l’ultima Inter di Zhang, che ha salutato tutti con uno scudetto e la seconda stella. Al tempo stesso, ha gravato enormemente sulle casse.
Guardando al primo semestre, infatti, la Juve ha evidenziato come 60 milioni di calo dei ricavi fossero direttamente correlati all’assenza di introiti da competizioni Uefa. Guardando alla totalità dell’esercizio, il danno sarebbe stato di circa 90 milioni di euro, tenendo conto anche di diritti Tv e non solo.
Bilancio 2024 colpito anche da un calo delle plusvalenze, ma non solo. Al netto di una revisione dei costi, ci sono le vicende Allegri e Ronaldo da fronteggiare, che di fatto andranno a ridurre notevolmente i benefici di alcune cessioni, già di per sé non ricchissime.
Il piano futuro della Juve
L’epoca Andrea Agnelli è terminata da un po’ ma la rinascita post Covid richiede del tempo. La Juventus sta rifondando, in termini di campo e di bilancio, ma si guarda al lungo periodo. Si prevede di fatto un ritorno all’utile nel 2026-27.
Lo ha spiegato chiaramente la stessa società, in fase di presentazione dei dati del primo semestre (rosso di 95 milioni). Ci si attende un impatto notevole dalla partecipazione alla nuova Champions League, strutturata diversamente e più ricca: “Si segnala che il Piano prevede un progressivo miglioramento dell’andamento economico e finanziario nell’arco del periodo del Piano stesso, con raggiungimento di risultato netto e cash-flow positivi nell’esercizio 2026-2027”.
Contribuirà in questo progetto finanziario anche la partecipazione al Mondiale per Club (seconda italiana qualificata, al fianco dell’Inter). Non è però al momento ancora possibile stilare un piano d’entrate ben preciso, tenendo conto dell’incertezza che ancora aleggia sul torneo in termini di ricavi.