Genoa in vendita, Banca Moelis in cerca di acquirenti per sostituire 777 Partners

Avviate le procedure per cercare investitori pronti a rilevare la maggioranza del fondo statunitense 777 Partners, che si è ormai disimpegnato dal Genoa

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 12 Novembre 2024 23:59

Partono le ricerche di una nuova proprietà per il Genoa. La società rossoblu è ufficialmente al lavoro per trovare un acquirente che raccolga l’eredità del Grifone tra le rovine dell’universo calcistico di 777 Partners. La holding americana è a un passo dal fallimento e dopo tre anni da azionista di maggioranza ha intrapreso da mesi la ritirata dalla guida del club, lasciando l’incombenza a A-Cap, principale finanziatore del gruppo di Miami con un investimento di 2 miliardi di dollari, e oggi creditore.

L’incarico

La società statunitense di assicurazione controlla di fatto il Genoa e ha dato mandato alla banca d’investimenti Moelis & Company di sondare il terreno tra le proposte arrivate dai potenziali acquirenti.

Paul Mann, tra i più alti dirigenti dell’istituto, è stato in Italia nelle scorse settimane per incontrare i rappresentanti del club e proprio per dare inizio al percorso esplorativo alla ricerca di investitori interessati a rilevare il controllo della società rossoblu.

Un’operazione che richiederà diversi mesi, sia per la valutazione della solidità delle proposte ma considerando anche il tempo necessario per svolgere la due diligence sull’eventuale candidato scelto come migliore opzione per acquisire le quote di maggioranza.

In questo processo va tenuta in conto anche Banca Sistema, altro grande creditore del Genoa, la quale ha il diritto di opzione del 30 per cento del pacchetto azionario e ha anche il diritto di veto nel caso il potenziale nuovo acquirente non dia le garanzie dovute sull’estinzione del debito.

L’operazione

Banca Moelis ha già avviato la stessa procedura anche per gli altri club rimasti orfani della disintegrazione della multiproprietà calcistica 777 Football Group. La holding di Miami è in crisi profonda già da mesi e sarebbe al centro di circa 15 cause per inadempienza negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Australia, con conseguente disfacimento della multiproprietà creata nel 2021.

Una delle società dell’ex galassia calcistica, lo Standard Liegi, non ha più rappresentanti di 777 Partners nel proprio Consiglio d’amministrazione già dallo scorso settembre, rimpiazzati dagli esponenti di A-Cap che stanno gestendo la transizione verso una nuova proprietà.

Situazione simile anche per il club parigino Red Star, su cui ci sarebbe il concreto interessamento di Steve Pagliuca, investitore italoamericano principale azionista della squadra di Basket dei Boston Celtics e socio di riferimento della famiglia Percassi nell’Atalanta.

Nel Cda del Genoa, al momento, sono ancora presenti in quota 777 Partners Josh Wander e Steve Pasko, ma entro fine mese è prevista l’assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio chiuso allo scorso 30 giugno e sarà l’occasione per capire qualcosa in più sul futuro del Grifone.

Secondo le indiscrezioni raccolte dall’ex responsabile della comunicazione del club rossoblu, Giampiero Timossi, un investitore privato si sarebbe già fatto avanti per raccogliere le redini del Genoa, per un’operazione che si aggirerebbe attorno a una cifra di 160 milioni di euro, debiti compresi.

Il giornalista non ha rivelato il nome del possibile acquirente, ma ha escluso che si tratti di un fondo o di una nuova holding e ha anche tagliato dalla lista alcuni nomi circolati finora, come l’ex presidente della Roma James Pallotta e del patron di MSC Crociere Gianluigi Aponte.