Chiellini alla Juventus come dirigente? Il caso del contratto speciale con i bianconeri

Giorgio Chiellini è vicino al ritorno alla Juventus, club dal quale non si mai separato realmente in quanto diventato ambassador con "contratto speciale"

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Giorgio Chiellini sembra essere a un passo dal grande ritorno alla Juventus. Chi fantastica sul rientro in campo con la maglia bianconera però resterà deluso, perché l’ex capitano ha appeso le scarpette al chiodo da quasi sei mesi e il suo ritorno a Torino è da intendersi come dirigente. La figura del 39enne pisano, infatti, è una delle prime scelte per il nuovo ciclo della Juventus che, salutato Massimiliano Allegri con tanta turbolenza e prossima ad accogliere Thiago Motta, è chiamata a trasmettere la “juventinità” alla squadra. Una sorta di dirigente-collante tra società e spogliatoio, a stretto contatto con chi costruisce la squadra (Giuntoli) e chi invece va in campo per garantire alla Vecchia Signora di raggiungere gli obiettivi sperati. E in questo senso l’avventura già fatta oltreoceano con i Los Angeles Fc è stata formante, una sottospecie di tirocinio che lo ha preparato al grande salto, quello del ritorno in pompa magna a casa, con la “sua” Juventus.

Chiellini dirigente nel nuovo ciclo della Juventus

“Nel mio futuro vedo la Juventus” aveva detto qualche mese fa, parole profetiche dato che il suo ritorno in bianconero pare cosa fatta. Manca ancora qualche dettaglio, di certo l’ufficialità, ma tra gli uffici della sede della Juventus più che bisbigliare ormai si parla tranquillamente del Chiellini dirigente, per un grande ritorno a Torino.

Lo farà in grande stile, perché a lui toccherà fare da collante tra società e spogliatoio, una figura che è mancata nelle ultime stagioni e che ha portato, forse anche inevitabilmente, a vivere delle tensioni tra il club e chi andava in campo. Ne sa bene qualcosa Massimiliano Allegri, esonerato dopo la vittoria della Coppa Italia per lo sfogo velenoso contro Cristiano Giuntoli, un errore che la Juventus non vuole ripetere.

Ed ecco che per trasmettere a tutti lo stile Juve è stato richiamato alla base Giorgio Chiellini, che avrà l’arduo compito di far capire a tutti cosa significa essere bianconero, come ci si comporta e non solo. Lo farà mettendosi in valigia l’esperienza fatta in America con i Los Angeles Fc, per garantire alla Vecchia Signora il massimo impegno per la causa.

Lo farà aprendo di fatto un nuovo ciclo per la Juventus che, considerati gli otto anni in doppia tranche di Allegri (dal 2014 al 2019 e bis dal 2021 al 2024) intervallati dalla gestione Sarri e Pirlo, ripartirà da Thiago Motta. Anche in questo senso si attende l’ufficialità dell’arrivo dell’italo-brasiliano sulla panchina, ma pare cosa fatta.

E Chiellini, che conosce Motta in quanto ex compagno di Nazionale, aiuterà l’ex felsineo ad adattarsi al meglio in bianconero garantendosi come sponda tra tecnico e società, in prima linea per operare con Giuntoli, ma sentendo anche le esigenze della squadra vissuta ogni giorno nello spogliatoio. E sarà anche una figura messa a garanzia anche per i tifosi.

Tifosi divisi, c’è chi è pro e chi è contro

Tifosi che però, almeno per il momento, sono divisi alla notizia del ritorno di Giorgio Chiellini alla Juventus. Come già successo in occasione dell’esonero di Allegri, infatti, c’è una fazione del tifo bianconero che spinge per l’arrivo dell’ex capitano, mentre un’altra è totalmente contraria al rientro del 39enne in società.

Perché? In molti gli criticano lo stretto rapporto con l’ex tecnico toscano, e c’è chi lo definisce anche “amico del fantino“. “Fuori il più possibile l’allegrismo dalla Juventus FC” c’è chi tuona sui social, sottolineando che “gli ultimi 6 anni sono stati troppo brutti per tenere un collegamento con il passato” e che prima di Chiello meriterebbero un posto in società figure come Gianluigi Buffon e Alessandro Del Piero.

Ma non mancano anche le parole entusiaste di chi non vede l’ora di avere Chiellini dirigente ricordandolo come capitano, bianconero da 561 presenze e 21 trofei. Un vincente.

Da pilastro bianconero ad ambassador

Ma a dir la verità, seppur lontano migliaia di chilometri data l’ultima esperienza in carriera in America e l’avvio in dirigenza a Los Angeles, Chiellini non ha mai lasciato Torino. O per meglio dire la Juventus. Perché la maglia bianconera l’ha sempre avuta cucita addosso in un certo senso, anche quando l’ha svestita da giocatore l’ha tenuta sotto quella di Los Angeles e sotto il completo da dirigente della squadra californiana.

Da sempre visto come esempio di juventinità, per attitudine e voglia di non arrendersi mai, Chiellini al suo addio alla Vecchia Signora da calciatore aveva fatto seguire l’accordo da ambassador.

Come altri suoi ex compagni di squadra, infatti, si è messo a disposizione del club per essere coinvolto in attività extra campo organizzate in Italia o in qualsiasi parte del mondo, anche negli Usa dove ha smesso di giocare e ha iniziato, congiuntamente, la carriera da dirigente

Il caso del contratto speciale

E proprio quell’accordo di diventare ambassador dei bianconeri è stato oggetto di particolari discussioni, con un contratto speciale firmato dal 39enne pisano. Lasciata la Juventus nel giugno 2022, infatti, Chiellini ha continuato a essere stipendiato dalla società piemontese che, in un certo senso, doveva sdebitarsi con lui.

Il contratto da ambassador firmato nel 2021 per cinque anni, infatti, ha previsto il pagamento di 3,14 milioni di euro, cifra in cui la società ha pensato bene di versare anche quote di stipendi non corrisposti all’ex capitano. Coinvolto nel famoso caso stipendi, delle carte segrete smosse da Cristiano Ronaldo, Chiellini all’epoca decise di firmare un accordo privato con la Juventus garantendosi il contratto da ambasciatore in cui sono stati versati gli stipendi non corrisposto di aprile-maggio 2021.

Un dirigente già manager

Ma Chiellini ha anche spirito imprenditoriale che fa gola. Amministratore unico della “Market1 Srl“, di cui possiede il 100%, ha anche il 33% della “Mate“, un’agenzia di comunicazione torinese. Con l’amico Riccardo Montolivo ha poi creato la “MMW GG“, srl che si occupa dell’agevolazione su investimenti da parte di figure esterne a singoli gruppi, fisiche o giuridiche.

E poi col fratello gemello Claudio, dirigente nella Vecchia Signora, ha una partecipazione al 95%  della “Twin Group“, azienda che cura diritti di immagine, pubblicità e visibilità di molti sportivi.

Da marzo 2024, tra l’altro, è anche ambassador per la AWE Sport Education, società nata dall’unione tra una costola di AWE Sport e la realtà portoghese Play Your Future che si occupa della formazione e professionalizzazione dell’industria dello sport.