Nonostante le temperature in rialzo in Italia, a partire da martedì 15 ottobre 2024 sarà consentito accendere i termosifoni nei comuni appartenenti alla zona climatica E, la più fredda, salvo ordinanze comunali contrarie. Il riscaldamento potrà essere mantenuto acceso fino a un massimo di 14 ore al giorno, con termine fissato al 15 aprile 2025.
Ma quanto ci verrà a costare l’accensione del riscaldamento? Facile.it ha calcolato che, con le tariffe attuali del mercato libero, quest’anno gli italiani spenderanno in media 1.144 euro per riscaldare le proprie abitazioni.
Quando si accende il riscaldamento: le date per zona
I primi a poter accendere i termosifoni, a partire dal 15 ottobre, saranno i condomini nelle città della Zona E, che include gran parte del nord e del centro Italia, seguiti dalle altre zone del Paese. Ecco le date di accensione del riscaldamento in base alle diverse zone climatiche italiane:
- Zona F: Belluno, Cuneo, Trento – nessun limite di orario o di date per l’uso del riscaldamento.
- Zona E: Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona, Vicenza – dal 15 ottobre, massimo 14 ore al giorno, spegnimento entro il 15 aprile.
- Zona D: Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Vibo Valentia, Viterbo – dal 1° novembre, massimo 12 ore al giorno, spegnimento entro il 15 aprile.
- Zona C: Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto – dal 15 novembre, massimo 10 ore al giorno, spegnimento entro il 31 marzo.
- Zona B: Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa, Trapani – dal 1° dicembre, massimo 8 ore al giorno, spegnimento entro il 31 marzo.
- Zona A: Lampedusa, Porto Empedocle, Linosa – dal 1° dicembre, massimo 6 ore al giorno, spegnimento entro il 15 marzo.
Secondo le stime di Facile.it, con le attuali tariffe del mercato libero, gli italiani spenderanno quest’anno in media 1.144 euro per il riscaldamento domestico a gas.
Temperatura in casa e doccia, i consigli per risparmiare in bolletta
Per evitare che le bollette del gas raggiungano cifre esorbitanti, Facile.it ha elaborato sette utili consigli per risparmiare.
Prima di tutto, non è necessario mantenere in casa temperature tropicali; oltre a essere dannose per la salute, comporterebbero uno spreco di gas e denaro. Ad esempio, abbassare il riscaldamento di un solo grado potrebbe ridurre la bolletta di circa 100 euro. Inoltre, ridurre l’accensione dei termosifoni di un’ora al giorno potrebbe far risparmiare fino a 36 euro l’anno. Va ricordato che la temperatura massima consentita nelle abitazioni con i termosifoni accesi è di 20 gradi, con una tolleranza di ±2 gradi. Pertanto, la temperatura domestica dovrebbe rimanere tra i 18 e i 22 gradi. Questi valori sono in linea anche con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che indica come ideale una temperatura interna di 21 °C per il benessere delle persone.
Piccoli accorgimenti possono essere fatti anche ai fornelli. Ad esempio, cuocere con la pentola a pressione anziché quella tradizionale riduce il consumo di gas, e usare il coperchio durante la cottura della pasta consente di risparmiare qualche euro l’anno. Un semplice gesto, come abbassare l’intensità del fuoco dopo l’ebollizione, può ridurre il consumo di gas fino al 25%. Per una famiglia di due persone che cuoce 200 grammi di pasta al giorno, questo trucchetto permette di risparmiare circa 12 euro all’anno.
In bagno poi, adottare piccoli accorgimenti può fare la differenza. Lasciare scorrere l’acqua calda mentre ci si rade non solo spreca questa preziosa risorsa, ma consuma anche gas inutilmente. Quando ci si lava, ridurre la durata da 7 a 5 minuti permette di risparmiare circa 30 centesimi a doccia, mentre abbassare la temperatura dell’acqua di 3 gradi può ridurre i consumi di gas fino al 9%.