Al via la somministrazione gratuita del farmaco anti-bronchiolite per tutti i neonati

Da novembre tutti i neonati potranno accedere gratuitamente all’anticorpo Nirsevimab contro il virus sinciziale. Stanziati 50 milioni

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 20 Ottobre 2024 10:49

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il piano di immunizzazione per proteggere i neonati dal virus respiratorio sinciziale (Vrs), una delle principali cause di bronchiolite nei bambini. Il farmaco scelto è l’anticorpo monoclonale Nirsevimab, che verrà somministrato gratuitamente a partire da novembre. I destinatari iniziali saranno i bambini nati da quel mese in poi, insieme a quelli nati “nei 100 giorni precedenti”, ovvero da fine luglio, e ai bambini fragili di età inferiore ai 24 mesi.

Stanziati 50 milioni per l’accesso equo al farmaco

Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute, ha dichiarato: “Siamo riusciti a stanziare 50 milioni di euro per consentire un accesso equo a tutti i neonati già per questa stagione invernale”. Ha poi aggiunto: “Un risultato che rispetta l’impegno preso dal ministro Schillaci e che abbiamo ottenuto con il contributo delle Regioni. La collaborazione e la sinergia si rivelano ancora una volta fattori strategici per rafforzare la tutela della salute.”

L’intesa stabilisce che l‘attività inizierà da novembre, durerà almeno sei mesi e potrà essere estesa in base ai risultati e alla disponibilità di risorse. L’investimento di 50 milioni di euro sarà approvato nell’ambito del riparto del Fondo sanitario nazionale 2024 entro metà novembre.

Virus sinciziale: cosa comporta

Il virus respiratorio sinciziale è una minaccia seria per neonati e bambini piccoli. Nei più fragili, può trasformarsi in bronchiolite, causando complicazioni gravi e ricoveri ospedalieri. A livello globale, provoca circa 100mila morti l’anno tra i bambini sotto i cinque anni. Nel 2023, in Italia, si sono registrati 15mila ricoveri per bronchiolite, di cui 3mila in terapia intensiva, con 16 decessi.

Nirsevimab, l’anticorpo monoclonale ora disponibile gratuitamente, rappresenta la risposta tanto attesa. È in grado di ridurre il 90% delle ospedalizzazioni, offrendo una protezione immediata ai neonati, senza dover attendere la risposta del sistema immunitario. Finalmente, i neonati in Italia potranno affrontare la stagione epidemica con uno scudo efficace.

Chi potrà ricevere il farmaco?

La campagna coinvolgerà i bambini nati da novembre in poi e quelli nati nei 100 giorni precedenti. Saranno inclusi anche i neonati più fragili sotto i 24 mesi. Il piano potrebbe essere esteso progressivamente per coprire l’intera coorte del 2024, a seconda dei risultati iniziali.

Per garantire che tutte le Regioni abbiano le dosi necessarie, è stato creato un meccanismo di “cessione solidale”: il 20% delle dosi acquistate da alcune Regioni sarà condiviso con quelle che non sono ancora attrezzate. La distribuzione inizierà a novembre, con una durata di sei mesi, e potrà essere estesa in base alla disponibilità di risorse.

Pareri dal settore medico

Luigi Orfeo, presidente della Società italiana di neonatologia, ha accolto con favore l’intesa, dichiarando: “Bene l’aver trovato una camera di compensazione con un meccanismo solidale per assicurare subito la disponibilità di dosi a tutte le Regioni. Questo consentirà di evitare una diseguaglianza nell’assistenza sul territorio, cosa che sarebbe stata inaccettabile.”

Orfeo ha inoltre spiegato che l’azienda produttrice del farmaco garantirà la copertura del 75% dei neonati, con il meccanismo solidale che permetterà di raggiungere una copertura completa. “La stagione epidemica sta per iniziare ed il picco è previsto tra novembre e dicembre. La campagna da inizio novembre consentirà dunque di proteggere dai rischi tutti i neonati”.