Il ministro della Cultura Sangiuliano si è dimesso per il caso Maria Rosaria Boccia

Gennaro Sangiuliano ha presentato le proprie dimissioni da ministro della cultura dopo le accuse di Maria Rosaria Boccia: chi lo sostituirà

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

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Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha presentato le sue dimissioni irrevocabili alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’ormai ex capo del dicastero ha ammesso negli scorsi giorni di aver avuto una relazione con l’influencer Maria Rosaria Boccia, alla quale sarebbe stata promessa e poi tolta una nomina a consigliera per i Grandi Eventi proprio al ministero.

Dall’opposizione erano giunte molte critiche sul caso, soprattutto chiedendo al ministro di chiarire eventuali pagamenti della donna, che potrebbero costituire reato di peculato, e il suo coinvolgimento nell’organizzazione del G7 Cultura di Pompei. Al posto di Sangiuliano è stato nominato il presidente del Maxxi di Roma Alessandro Giuli.

Il ministro Sangiuliano presenta le sue dimissioni “irrevocabili”

Gennaro Sangiuliano si è dimesso da ministro della Cultura a seguito dello scandalo che lo ha coinvolto insieme all’influencer Maria Rosaria Boccia. Le dimissioni sono state presentate nella serata di venerdì 6 settembre e sono state accettate dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sangiuliano aveva dichiarato di aver già accennato alla premier di questa eventualità nei giorni scorsi, ma la leader di Fratelli d’Italia avrebbe inizialmente rifiutato.

Il caso che ha portato alle dimissioni è cominciato con la pubblicazione di alcune mail del ministero della Cultura che avevano in copia Maria Rosaria Boccia, influencer 41enne che ai tempi non aveva alcun ruolo nel ministero. Nei giorni seguenti si è verificata una serie di scambi tra la donna e il ministero stesso, riguardo alla sua nomina a consigliera per i Grandi Eventi, alla sua conoscenza dell’organizzazione dell’imminente G7 Cultura a Pompei e ai pagamenti dei viaggi di lavoro che l’influencer aveva fatto in compagnia di Sangiuliano.

Il ministro ha poi provato a chiarire in un’intervista televisiva andata in onda sul Tg1 la sua posizione, ammettendo una relazione con Boccia ma negando sia le accuse di peculato che il coinvolgimento della 41enne nel G7. Nei giorni successivi le polemiche non si sono però placate e Sangiuliano ha deciso di presentare le sue dimissioni irrevocabili alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Chi è il nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli

A sostituire Sangiuliano sarà il presidente della Fondazione Maxxi di Roma Alessandro Giuli. Nominato in questa posizione nel 2022 proprio da Sangiuliano, Giuli è un giornalista, ex vicedirettore e condirettore del Foglio e conduttore televisivo. Da giovane avrebbe militato in un’organizzazione di estrema destra, Meridiano Zero. Sarà quindi lui il prossimo 19 settembre a inaugurare il G7 Cultura a Pompei, evento attorno a cui si è dipanato lo scandalo che ha portato alle dimissioni del suo predecessore.

Nel frattempo la vicenda che riguarda proprio Sangiuliano potrebbe non essere finita. La Corte dei Conti, l’organo che vigila sulla spesa pubblica, ha annunciato che avvierà un’informativa su quanto accaduto, in particolare sul possibile utilizzo di soldi pubblici per il pagamento delle spese di viaggio di Boccia. Il leader dei Verdi Angelo Bonelli ha inoltre presentato un esposto in procura proprio per verificare se quanto fatto dall’ex ministro possa costituire peculato. Boccia intanto ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Stampa, nella quale ha ricostruito dettagliatamente la propria versione.