La Turchia oscura Instagram in tutto il paese dopo la morte di Haniyeh, leader di Hamas

La Turchia blocca Instagram perché censura i post di condoglianze su Haniyeh. Meta silente, reazioni social ironiche e precedenti blocchi simili

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 2 Agosto 2024 22:04

La Turchia ha deciso di bloccare l’accesso al popolare social media Instagram, una mossa che mette nuovamente in evidenza le tensioni tra il governo di Ankara e le grandi piattaforme tecnologiche globali. La decisione arriva dopo che Instagram è stata accusata di non rispettare le leggi e le norme nazionali.

L’ente nazionale delle comunicazioni Btk ha annunciato la decisione tramite un avviso sul proprio sito, senza fornire dettagli ulteriori. Questo provvedimento ha suscitato reazioni e polemiche, poiché segue accuse di censura mosse contro la società statunitense da un alto funzionario turco.

L’accusa di censura e il caso Haniyeh

Il divieto di accesso a Instagram è stato introdotto in risposta alla presunta censura di post di condoglianze per l’assassinio di Ismail Haniyeh, leader del gruppo militante palestinese Hamas. Fahrettin Altun, direttore delle comunicazioni della presidenza turca, ha duramente criticato la piattaforma, accusandola di “censura pura e semplice”. Altun ha detto che il blocco dei post di condoglianze rappresenta un’inaccettabile violazione della libertà di espressione.

Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Abdulkadir Uraloglu, ha dichiarato che la Turchia ha avvertito Instagram di conformarsi alle sue leggi. “Interveniamo quando ignorano le norme legali e le sensibilità pubbliche,” ha affermato Uraloglu, aggiungendo che il divieto sarà revocato solo quando la piattaforma risolverà le sue carenze.

Il silenzio di Meta

Mentre la Turchia intensifica le sue critiche, Meta Platforms Inc., la società madre di Instagram, non ha ancora rilasciato alcun commento ufficiale sulla questione.

Secondo il gruppo di monitoraggio della rete NetBlocks, l’accesso a Instagram in Turchia è stato limitato a seguito di un ordine del tribunale, evidenziando come le autorità abbiano adottato misure drastiche per esercitare il controllo sui contenuti online.

Reazioni degli utenti e memes virali

In seguito al blocco di Instagram, molti utenti in Turchia hanno espresso il loro disappunto sulla piattaforma X, lamentandosi dell’impossibilità di aggiornare il loro feed.

La decisione ha scatenato l’ironia e la creatività degli utenti su altri social media. Un meme che mostrava una stazione della metro congestionata con la didascalia “X quando i turchi si svegliano e scoprono che Instagram è bloccato” è diventato virale.

Un altro utente, “CringeOfMaster”, ha scritto: “Instagram è bloccato in Turchia, la vita è finita”, accompagnando il commento con l’immagine di un uomo in lutto. Altri hanno ironicamente chiesto dove avrebbero potuto vedere le loro immagini modificate ora che Instagram non era più accessibile.

Instagram è molto popolare, conta oltre 50 milioni di utenti registrati in Turchia, su una popolazione di 85 milioni.

Questo episodio non è un caso isolato. Le autorità turche hanno in passato bloccato l’accesso a vari siti di social media. Tra aprile 2017 e gennaio 2020, Wikipedia è stata oscurata a causa di due articoli che suggerivano un collegamento tra la presidenza e l’estremismo. Questo blocco ha suscitato scalpore in un paese in cui il governo di Erdogan è spesso accusato di limitare le libertà civili, riducendo la quantità di informazioni online accessibili al pubblico.

Lo scorso aprile, Meta, proprietaria di Facebook, ha sospeso il suo social network Threads in Turchia, dopo che le autorità locali hanno impedito alla piattaforma di condividere informazioni con Instagram.

Il futuro del dialogo tra governi e social media

L’Autorità Turca per le Tecnologie dell’Informazione e la Comunicazione (Btk) ha ufficializzato la decisione di bloccare Instagram pubblicando il decreto sul proprio sito web. Mentre il governo turco ribadisce l’importanza del rispetto delle sue leggi, la questione rimane aperta: come possono i governi e le piattaforme tecnologiche trovare un equilibrio tra la regolamentazione e la libertà di espressione in un mondo sempre più digitalizzato?