Trump ha vinto le elezioni Usa, Kamala Harris fuori dai giochi

Donald Trump torna alla Casa Bianca, superando ogni previsione e consolidando una nuova coalizione politica. Vittorie decisive in Wisconsin e Pennsylvania

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 6 Novembre 2024 08:32Aggiornato: 6 Novembre 2024 11:04

Donald Trump è il nuovo presidente. Il tycoon riscrive la storia con un ritorno alla presidenza mai visto prima: primo a ricoprire due mandati non consecutivi dai tempi di Grover Cleveland, presidente più anziano a insediarsi e unico leader Usa con una condanna penale in attivo.

La sua è una corsa costruita tra provocazioni e conflitti, sfidando ogni previsione dopo l’assalto al Capitol Hill e nonostante l’apparente isolamento politico. Per molti, era un leader fuori gioco. Ma, di fronte a scandali e processi, Trump è riuscito a ribaltare tutto, tornando al potere con un impatto inarrestabile. Una vittoria non ancora arrivata, ma data praticamente per certa e matematica.

In questo momento, alle elezioni Usa 2024 Trump è a un passo dalla vittoria: con 266 grandi elettori e oltre 69 milioni di voti, gli mancano solo quattro elettori per raggiungere la soglia di 270, ormai quasi certa. Kamala Harris è ferma a 205 grandi elettori con 64,5 milioni di voti, mentre la distanza si allarga. Nel Senato, i Repubblicani confermano la maggioranza con 51 seggi, strappandone due ai Democratici, che restano a 41. Alla Camera, i Repubblicani avanzano a 197 seggi, con quattro seggi guadagnati, mentre i Democratici si fermano a 170.

Da parte italiana, il ministro Salvini ha pubblicato un post su Instagram augurando un buon lavoro al presidente Trump.

Il primo discorso di Donald Trump: “The golden age of America”

Nel suo primo discorso da presidente rieletto, Donald Trump ha parlato con toni quasi increduli e grati, come se stesse ancora assaporando il peso della sua vittoria. Ha ringraziato gli americani per la fiducia e ha promesso di lavorare ogni giorno per riportare il paese alla grandezza che ha promesso, evocando il motto Make America Great Again.

Non ha seguito un copione preciso, ma si è lasciato trasportare, mescolando l’entusiasmo dei cori del pubblico ai suoi commenti spontanei. Accanto a lui c’erano Melania e Barron, una presenza famigliare che sottolineava un ritorno in scena consolidato e quasi familiare. La sua vittoria al voto popolare – qualcosa che lui stesso ha definito “incredibile” – e l’appoggio del Senato gli hanno dato modo di rafforzare la sua posizione, lasciando intendere che questa sarà una presidenza decisa e senza compromessi.

Trump ha dichiarato di non poter trovare pace finché l’America non diventerà “più prospera, più sicura,” ribadendo che il popolo americano merita questo cambiamento, per sé e per le generazioni future. Con enfasi, ha proclamato “l’inizio dell’età dell’oro americana,” definendo la sua vittoria come un trionfo collettivo che darà al paese l’opportunità di essere “di nuovo grande.”

Vittorie decisive: Wisconsin e Pennsylvania

Secondo i dati forniti in un primissimo momento da Fox News, Trump ha conquistato il Wisconsin, aggiungendo i suoi dieci elettori ai risultati già raggiunti e superando il quorum di 270 necessario per la Casa Bianca. Gli stati del cosiddetto “Blue Wall” sono crollati: oltre al Wisconsin, anche la Pennsylvania con i suoi 19 voti è andata al repubblicano, consolidando una vittoria inattesa.

Il Minnesota a Harris, ma Trump fa il pieno negli stati chiave

Kamala Harris si è aggiudicata il Minnesota, stato rappresentato dal suo vice Tim Walz, come riportato da Fox News. Ma, gli stati decisivi sono ormai saldamente nelle mani di Trump, vanificando gli sforzi democratici di mantenere un saldo sostegno elettorale nei feudi tradizionalmente blu. Al momento Harris ancora non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

Musk celebra la “chiara missione” di Trump

Su X, Elon Musk ha esultato per il risultato, dichiarando che “il popolo americano ha dato a Donald Trump un mandato chiarissimo per il cambiamento”. Musk non ha risparmiato entusiasmo, prevedendo che “il futuro sarà fantastico”. Un plauso che risuona forte e chiaro tra le file dei sostenitori del presidente.

I mercati finanziari e il dollaro in ascesa

La corsa di Trump sembra accendere anche i mercati: il dollaro si rafforza, mentre l’euro e il peso messicano segnano un ribasso. I futures sull’indice S&P 500 indicano un possibile rialzo alla riapertura di Wall Street, mentre il bitcoin continua a crescere.

Gli investitori leggono nei movimenti di mercato l’aspettativa per un programma politico che punta a nuovi tagli fiscali e meno vincoli sulle grandi fortune, segnando un ritorno di Trump alla guida con politiche che promettono di rivoluzionare l’economia.

Arizona e Florida: gli elettori si esprimono sull’aborto

Mentre si contano i voti per la presidenza, in Arizona passa il referendum che difende il diritto all’aborto fino all’ultimo trimestre, con il 63% degli elettori favorevoli. In Florida, invece, viene bocciata la proposta per estendere l’aborto fino a 24 settimane. Una vittoria per i repubblicani e il governatore Ron DeSantis, che rende la Florida il primo stato a respingere una misura pro-aborto dopo il ribaltamento della Roe v. Wade nel 2022.

Una nuova coalizione sociale dietro Trump

Il ritorno di Trump non rappresenta solo una vittoria politica: incarna il consolidarsi di un’alleanza che raccoglie cittadini delusi dal costo della vita e minoranze che cercano ordine e sicurezza, oltre a ricchi contribuenti attratti dalle sue politiche fiscali. La base repubblicana appare oggi compatta e ampia, capace di attrarre consensi che vanno dal ceto medio ai poveri in cerca di riscatto.

Timori di un autoritarismo in crescita

Il cosiddetto “Project 2025” dei conservatori estremi del partito repubblicano prospetta cambiamenti radicali, puntando alla sostituzione di decine di migliaia di funzionari con fedelissimi, all’espulsione di milioni di immigrati clandestini e al controllo delle università.

C’è chi teme che queste proposte estremiste potrebbero condurre l’America verso una deriva autoritaria, ma altri commentatori rassicurano: la struttura costituzionale statunitense, con i suoi pesi e contrappesi, sarebbe in grado di contenere ogni eccesso.

Lo scenario internazionale e le sfide per i democratici

La vittoria di Trump rappresenta una lezione per la sinistra globale, sempre più in difficoltà a contrastare un populismo conservatore che appare rafforzato. I democratici, da parte loro, pagano il prezzo di una percezione di debolezza su temi come l’inflazione, la sicurezza e le questioni migratorie. La sconfitta sembra destinata a segnare un nuovo quadriennio trumpiano, con il senatore J.D. Vance già pronto a subentrare come erede di una leadership che continua a sorprendere e scuotere la politica americana e internazionale.