Identità Digitale: come ottenere SPID, CIE e CNS e i servizi accessibili

Una guida dettagliata per utilizzare SPID, CIE e CNS e accedere facilmente ai servizi online in Italia

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Pubblicato: 12 Luglio 2024 10:29

Viviamo in un modo sempre più connesso, e SPID, CIE e CNS rappresentano elementi chiave per interagire con i servizi pubblici e privati. Per chi non lo sapesse, l’identificazione digitale comprende tutte le informazioni che individuano una persona in un sistema informatico. Grazie a essa è possibile accedere a servizi pubblici e privati con un solo click e dire addio definitivamente alle lunghe code agli sportelli.
Per capire meglio di cosi si tratti, è possibile immaginare queste forme di identità digitale come una versione virtuale della propria identità reale da utilizzare per interagire con i sistemi informatici/persone mediante dei dispositivi elettronici.
Lo SPID e la CIE sono gli strumenti di identificazione digitale più utilizzati dai cittadini italiani per il riconoscimento in rete e la fruizione dei servizi della Pubblica Amministrazione. È disponibile, però, anche la CNS ovvero la Carta Nazionale dei Servizi. Ecco dunque una guida su come utilizzare tutti e tre i servizi.

I servizi ai quali si può accedere con SPID

Lo SPID è il sistema pubblico di identità digitale grazie al quale i cittadini e le imprese hanno un accesso unico, protetto e sicuro ai servizi della PA (Pubblica Amministrazione) e dei soggetti privati aderenti. È possibile richiedere lo SPID al gestore che si preferisce che poi, dopo aver verificato i dati di chi lo richiede, emetterà l’identità digitale fornendo a ognuno le proprie credenziali. Al momento della richiesta, il gestore richiederà, oltre al documento di identità valido, anche la tessera sanitaria o il tesserino del codice fiscale. Nonostante possa sembrare un’operazione inutile, tali elementi aggiuntivi richiesti offriranno al cittadino uno strumento in più per proteggersi dal furto di identità.

Per richiedere lo SPID, si dovrà avere un’età superiore ai 18 anni. Inoltre, prima di accedere al sito web di uno dei gestori riconosciuti e vigilati dell’ AgID, si dovranno tenere a portata di mano tre importanti documenti. Parliamo di quello di identità, della tessera sanitaria/codice fiscale e dell’indirizzo e-mail nonché del numero di cellulare. Una volta che ci si collegherà al gestore prescelto sarà poi necessario registrarsi ed effettuare il riconoscimento. Quest’ultimo potrà avvenire di persona, mediante webcam, in modalità audio-video con bonifico o con CIE, CNS o firma digitale. La tempistica, infine, varierà da gestore a gestore così come i costi.

L’Agenzia per l’Italia Digitale ha spiegato inoltre che è possibile richiedere lo SPID anche per i minori. Ovviamente tale operazione spetta ai genitori che dovranno rivolgersi al proprio gestore dell’identità digitale con le credenziali di livello 2.

Cos’è la Cie e come si ottiene

Oltre allo SPID, per accedere ai servizi online, si può utilizzare anche la CIE che è l’acronimo di carta di identità elettronica. Essa si può richiedere presso il proprio comune di residenza /domicilio mentre se si è all’estero al Consolato di riferimento. Con essa, il cittadino riceve due codici di sicurezza ovvero il Pin e il Puk. La prima metà dei codici si ha insieme alla CIE mentre la seconda metà è inviata alla persona che l’ha richiesta mediante lettera raccomandata.

Per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione, infine, si dovranno unire le due metà e attivare le credenziali della carta di identità elettronica. Per eseguire quest’ultima operazione è importante, in fase di richiesta della CIE, aver comunicato un numero di cellulare valido e/o un indirizzo e-mail.

Ecco come ottenere la CNS

La CNS ovvero la carta nazionale dei servizi è l’ultima soluzione di identità digitale grazie alla quale l’utente può farsi riconoscere dalla Pa e accedere ai suoi servizi. Essa non contiene la foto del titolare e non richiede dei requisiti di sicurezza particolari per il supporto plastico.
Per autenticarsi con essa, però, è necessario avere un dispositivo come una Smart Card o una Chiavetta USB. Tale strumento deve essere rilasciato da un Ente certificatore nazionale accreditato (l’elenco pubblico si può consultare sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale) e contenere un certificato di autenticazione detto CNS. Spesso tale aggeggio viene utilizzato anche per la firma digitale per cui contiene due certificati: uno per la firma e l’altro per l’autenticazione. Se il dispositivo è abilitato per l’autenticazione CNS, in ogni caso, all’esterno mostrerà la dicitura “Carta Nazionale dei Servizi“.

Infine, per effettuare l’attivazione della TS-CNS ci si dovrà recare presso uno sportello abilitato nella propria regione portando con sé la tessera e un documento di riconoscimento in corso di validità. Una volta che la carta sarà attivata, poi, al cittadino verranno rilasciati i codici di accesso Pin e Puk e in più quello di identificazione ovvero il Cip che è opzionale. Per l’utilizzo, infine, sarà necessario avere un lettore di smart card apposito nonché il software relativo.

La maggior parte dei cittadini preferisce sicuramente lo SPID e la CIE per autenticarsi. Il motivo è che sono più semplici da utilizzare e poi perché non c’è la necessità di portare con sé un dispositivo fisico come la smart card.

L’importanza cruciale dell’identità digitale nella società moderna

Le identità digitali come SPID, CIE e CNS sono molto importanti in un mondo che diventa sempre più digitale. Lo SPID, come abbiamo visto, semplifica l’accesso a una vasta gamma di servizi online e promuove l’interoperabilità con elevati standard di sicurezza. La CIE, invece, non solo è un documento d’identità fisico ma offre anche funzionalità avanzate come la possibilità di autenticarsi ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione. La CNS, infine, sebbene sia meno diffusa, è comunque uno strumento per interagire con la PA.

Scegliere e utilizzare correttamente queste identità digitali è essenziale per sfruttare appieno i benefici della digitalizzazione. Utilizzandole, infatti, non solo si ha un accesso più semplice ai servizi essenziali ma si ha anche una maggiore protezione.

In ogni caso, per difendere la sicurezza della propria identità digitale, è sempre consigliabile utilizzare delle password complesse che si dovrebbero cambiare continuamente. Inoltre sarebbe necessario aggiornare il sistema operativo ed evitare di connettersi a reti Wi-fi non sicure nonché prestare la massima attenzione alle e-mail che si ricevono. In più, si dovrebbero sempre controllare le impostazioni sulla privacy, aggiornandole regolarmente e, nel caso di smart working diffuso, filtrare con attenzione le informazioni sui social media.